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Contratto Scuola 2022-2024 riprendono le trattative, ma l'aumento di stipendi sarebbe irrisorio

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Riprendono le trattative per il rinnovo del Ccnl Scuola 2022-204, scaduto ormai da due anni: le ultime novità tra bonus una tantum di 145 euro e prossimi appuntamenti già in programma

Le trattative per il rinnovo del contratto della scuola 2022-2024 sono riprese dopo una lunga fase di stallo, generando attese e interrogativi tra gli addetti ai lavori. Il tavolo negoziale, convocato dall’ARAN, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ha visto la partecipazione delle principali organizzazioni sindacali del settore e interssa oltre un milione di dipendenti, tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).

Le proposte economiche: aumento una tantum e aumenti medi mensili

Dal punto di vista economico, il Ministro dell’Istruzione Valditara ha annunciato la disponibilità di 240 milioni di euro destinati esclusivamente al comparto istruzione, specificando che tali risorse saranno erogate come una tantum, con un aumento di circa 145 euro per tutto il personale scolastico. Questa misura, tuttavia, non ha carattere strutturale.

In parallelo, la discussione sugli aumenti medi mensili prevederebbe un incremento lordo di 150 euro lordi mensili per i docenti e di 142 per il personale ATA. Secondo le analisi sindacali, però, tali cifre rappresentano valori massimi, suscettibili di riduzione per effetto delle modalità di ripartizione e delle coperture già attribuite sotto forma di indennità di vacanza contrattuale. Inoltre, è stato evidenziato che la percentuale di aumento proposta. circa il 6%, risente dell’erosione legata all’inflazione e del ritardo accumulato nel rinnovo contrattuale.

I sindacati hanno sottolineato come una parte significativa degli incrementi salariali previsti sia già stata anticipata negli anni precedenti e che, senza ulteriori stanziamenti, sarà difficile colmare in modo efficace il divario tra la retribuzione del personale scolastico italiano e quella dei colleghi degli altri settori pubblici e dei principali paesi europei. 

Il Ministero ha dichiarato la volontà di incrementare gradualmente anche la dotazione strutturale a partire dal 2026 con aumenti di 15 milioni di euro annui fino al 2029, ma queste cifre, secondo numerosi osservatori, restano ancora distanti dalle reali necessità.

Tipologia di incremento Importo lordo Destinatari
Una tantum 145 euro Docenti e ATA
Aumento mensile 150 euro Docenti
Aumento mensile 142 euro ATA

Le richieste dei sindacati e le questioni ancora aperte

La trattativa sul rinnovo contrattuale della Scuola 2022-2024 non si limita solo al tema salariale: le organizzazioni rappresentative puntano anche a una valorizzazione generale delle professionalità interne e a una riforma della contrattazione integrativa, sia nazionale che di sede. Tra le principali richieste:

  • Rafforzamento dei diritti dei precari e superamento delle disparità di trattamento a parità di mansioni
  • Pieno recupero del potere d’acquisto eroso dall’inflazione negli ultimi anni
  • Valorizzazione delle esperienze pregresse e riconoscimento dell’anzianità di servizio a fini economici e professionali
  • Contrasto a ogni forma di gerarchizzazione eccessiva tra i ruoli del personale docente
  • Introduzione di welfare professionale e sostegno alle condizioni lavorative, anche attraverso risorse dedicate
  • Equiparare il punteggio dei servizi svolti da docenti precari a quello del personale stabilizzato
  • Revisione dei meccanismi di attribuzione degli incarichi
  • Semplificazione delle procedure amministrative. 
Tra i temi di rilievo inseriti nel dibattito, spiccano principalmente le novità in materia di formazione, percorsi di carriera e criteri di mobilità annuale e territoriale. In particolare, in discussi ci sarebbero i seguenti punti:
  • Obbligatorietà della formazione continua per i docenti neoimmessi e periodica per il personale in servizio, con valorizzazione di percorsi di aggiornamento accreditati
  • Adeguamento dei profili professionali del personale ATA, incluso il riordino delle mansioni e la definizione di nuove competenze richieste dalla digitalizzazione e dalla gestione delle nuove tecnologie
  • Semplificazione dei meccanismi di mobilità, con l’introduzione di deroghe specifiche per motivi familiari e di salute, come già previsto dalle recenti disposizioni (ad esempio per figli minori di 16 anni o per l’assistenza a familiari disabili)
  • Rivisitazione delle tabelle dei punteggi per la mobilità, con possibili incrementi legati alla continuità didattica, al servizio su posti di sostegno e alla specializzazione su ambiti specifici
  • Nuovi criteri di valutazione della professionalità, inclusa la valorizzazione di incarichi di docenza tutor o coordinamento e funzioni strumentali

Quali sono i prossimi appuntamenti

Il percorso negoziale coinvolge numerose sigle sindacali di rilievo nazionale, tra cui FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS e Gilda, oltre ai tecnici e rappresentanti dell’ARAN e del Ministero dell’Istruzione e del Merito. 

Durante il primo incontro, non sono state adottate decisioni risolutive, ma sono state poste le basi per la successiva presentazione da parte ministeriale delle risorse disponibili, nonché per la definizione del calendario degli incontri futuri. Il prossimo incontro è fissato per il 24 settembre, quando, come indicato dal Ministro Valditara e confermato da ARAN, saranno illustrate le cifre a disposizione e si discuterà sia degli aspetti economici che di quelli normativi.

 L’apertura dichiarata verso una revisione approfondita delle regole contrattuali prospetta la possibilità di decisioni concrete entro l’autunno.