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Decreto sicurezza sul lavoro 2025: le misure approvate per aziende e dipendenti. E da quanto entreranno in vigore

di Marcello Tansini pubblicato il
decreto sicurezza sul lavoro

Il nuovo decreto sicurezza sul lavoro 2025 prova a modificare in modo importante le tutele per aziende e dipendenti: misure, innovazioni digitali, formazione, prevenzione e attenzione al benessere psicologico per cercare di dare una svolta ad un aspetto molto delicato del mondo lavorativo italiano

L’Italia si appresta a vivere, o almeno si spera ed è questa l'idea base e la volontà dei legislatori, una fase di cambiamento significativa in tema di tutela nei luoghi di lavoro, grazie alle nuove disposizioni varate dal Consiglio dei ministri. I più recenti dati Inail, seppur in lieve calo, confermano l’urgenza di strategie sempre più efficaci contro infortuni e decessi. Il decreto sicurezza sul lavoro rappresenta una risposta strutturata e innovativa a questa esigenza, evidenziando la volontà delle istituzioni di innalzare il livello di prevenzione e formazione.

Le principali misure approvate nel decreto sicurezza sul lavoro 2025

Le nuove disposizioni delineano un quadro di riferimento volto a coinvolgere tutti i soggetti della filiera produttiva, con strategie dedicate sia alla prevenzione sia alla gestione degli infortuni. I punti salienti includono:

  • Bonus-malus assicurativo INAIL: previsti 500 milioni di euro per la riduzione delle tariffe alle imprese che adottano pratiche virtuose; in agricoltura stanziati ulteriori 90 milioni, secondo un modello che favorisce comportamenti responsabili.
     
  • Badge elettronico nei cantieri: l’introduzione di un sistema digitale per la tracciabilità del personale sui luoghi di lavoro, in particolare nei settori ad alto rischio, limitando possibili irregolarità e agevolando i controlli da parte degli organismi ispettivi.
     
  • Inasprimento delle sanzioni: prevista la decurtazione di cinque punti sulla patente a crediti per ogni lavoratore irregolare rilevato, rafforzando così le misure di contrasto al lavoro nero.
     
  • Nuove assunzioni per ispezioni: incrementata la pianta organica degli ispettori e del personale INAIL per garantire il rispetto delle normative.
     
  • Formazione sempre più selettiva: maggiore attenzione è rivolta ai percorsi formativi obbligatori, soprattutto per figure di rilievo come i preposti. I corsi d’ora in avanti saranno tracciabili e documentati nel fascicolo digitale dei lavoratori.
     
  • Estensione della copertura assicurativa: inserita una tutela anche per studenti e insegnanti impegnati in percorsi di alternanza scuola-lavoro.
     
  • Campagna informativa nelle scuole: stanziati fondi per promuovere la sensibilizzazione sui rischi e le buone pratiche fin dalla giovane età.
     
  • Visite mediche obbligatorie: previste per sospetti legati a consumo di sostanze, esclusa invece la valutazione automatica dopo assenze superiori a sessanta giorni (se valutato non necessario dal medico competente).
     
  • Tutele contro molestie e violenza: inserimento di disposizioni specifiche nel Testo Unico per una tutela integrata di salute fisica e benessere psicologico.

Quando entreranno in vigore le nuove disposizioni e quali sono i tempi di attuazione

Il cronoprogramma dell’attuazione prevede una suddivisione delle tempistiche in base alla natura delle diverse misure approvate. Alcune novità, come le modifiche sulla sorveglianza sanitaria e sui lavori in spazi confinati, sono già operative dal 12 gennaio 2025, secondo quanto stabilito dalla legge 13 dicembre 2024, n. 203. Per altri interventi, invece, il debutto effettivo è posticipato al 2026, soprattutto per quanto riguarda il nuovo modello bonus-malus assicurativo INAIL e il supporto economico all’agricoltura.

Il dettaglio delle tempistiche:

  • Le agevolazioni sulle tariffe assicurative e le relative risorse saranno definite da un successivo decreto interministeriale, da emanare entro 60 giorni dalla conversione in legge.
     
  • Il badge elettronico e le innovazioni digitali richiederanno l’adeguamento tecnico delle piattaforme, con procedure che entreranno gradualmente a regime tra fine 2025 e 2026.
     
  • Le regole dedicate a formazione, copertura studenti e campagne scolastiche sono già previste per il 2026.
Alcuni provvedimenti richiederanno ulteriori atti specifici, predisposti dal Ministero del Lavoro d’intesa con altri organismi istituzionali. È previsto quindi un periodo di transizione necessario per consentire a aziende e lavoratori di prepararsi alle nuove regole.

Innovazioni digitali per la sicurezza: badge elettronico, piattaforma Siisl e fascicolo lavorativo

L’adozione di strumenti digitali rappresenta una delle principali novità del quadro normativo. L’obiettivo perseguito dalle istituzioni è garantire una tracciabilità efficace dei percorsi lavorativi e formativi, attraverso:

  • Badge elettronico: obbligatorio nei cantieri edili in appalto e subappalto, consente la registrazione precisa delle presenze, integra un codice anticontraffazione e viene precompilato automaticamente tramite la piattaforma Siisl.
     
  • Piattaforma Siisl: già utilizzata per l’incrocio domanda/offerta lavorativa, ora si evolve in chiave anche di monitoraggio dei percorsi formativi e degli obblighi in tema di sicurezza, consentendo di verificare il rispetto dei requisiti quando le aziende richiedono sgravi o contributi.
     
  • Fascicolo elettronico del lavoratore: raccoglie in modo dettagliato informazioni su corsi svolti, attestazioni e aggiornamenti obbligatori, rendendo più trasparente il percorso di ciascun dipendente e agevolando i controlli dei datori di lavoro e degli enti preposti

Prevenzione, controlli e formazione: cosa cambia per aziende e lavoratori

Le disposizioni approvate segnano un rafforzamento significativo delle prassi di prevenzione e controllo. L’attenzione viene rivolta ai seguenti aspetti:
  • Potenziamento dei controlli: previsto l’aumento degli ispettori e il coordinamento delle attività di sorveglianza con strumenti digitalizzati, per rilevare tempestivamente anomalie e violazioni.
     
  • Formazione continua e tracciata: i corsi obbligatori devono essere tracciabili nel fascicolo lavorativo e svolti soprattutto in presenza per le figure di maggiore responsabilità, incrementando la qualità degli apprendimenti.
     
  • Criteri più severi per i formatori: fissati nuovi standard comuni per l’accreditamento dei soggetti che svolgono attività formativa in materia di sicurezza.
     
  • Obbligo di visite mediche puntuali: per i lavoratori coinvolti in attività a rischio, oltre all’integrazione tra visite preventive e esami già effettuati, si introducono controlli specifici laddove emergano motivi ragionevoli relativi all’uso di alcolici o sostanze stupefacenti.
     
  • Misure per gli studenti e i percorsi scuola-lavoro: vietato assegnare studenti a mansioni ad alto rischio, con estensione della copertura Inail anche agli infortuni in itinere. Previsti incentivi e borse di studio per i superstiti di incidenti.
     
La tabella seguente riassume le principali novità operative:
Ambito Novità 2025
Controlli Più ispettori, utilizzo sistemi digitali
Formazione Obbligatoria, selettiva, tracciata nel fascicolo
Visite mediche Specifiche per rischio sostanze, collaborazione con INL
Studenti/Scuole Copertura assicurativa estesa, vietato lavoro ad alto rischio

Nuove tutele nel Testo Unico: attenzione a violenza, molestie e benessere psicologico

Un aspetto innovativo è rappresentato dall’inserimento di specifiche disposizioni contro violenze e molestie nei luoghi di lavoro all’interno del Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008). Le imprese vengono chiamate ad aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) includendo procedure per contrastare non solo i pericoli fisici, ma anche le minacce psicologiche e relazionali. In particolare:

  • Sono stabilite regole per la valutazione e la prevenzione di fenomeni come mobbing, comportamenti vessatori e molestie sia verbali sia fisiche.
     
  • Diventa obbligatorio predisporre procedure per la gestione dello stress lavoro-correlato e per la segnalazione di episodi di malessere.
     
  • Sono previsti aggiornamenti delle linee guida in relazione a nuovi modelli organizzativi, inclusi smart working e flessibilità.

Le sfide e le opportunità per le aziende alla luce del nuovo decreto

La nuova normativa impone agli imprenditori una gestione più attenta e reattiva rispetto agli obblighi di legge. Le sfide riguardano:
  • Investimenti in formazione e compliance: sarà necessario aggiornare costantemente i percorsi di aggiornamento e adeguare i processi interni per rispettare gli obblighi documentali e digitali.
     
  • Adozione di Modelli di Organizzazione e Gestione (MOG): le PMI che investono in sistemi di gestione certificati potranno beneficiare di incentivi economici, favorendo l’emergere di una cultura manageriale orientata alla prevenzione.
     
  • Resilienza e reputazione: la capacità di adattare velocemente modelli di gestione interni alle nuove normative offrirà vantaggi in termini di competitività, attrattività per i talenti e minori rischi economici legati a infortuni e sanzioni.
     
  • Cooperazione e dialogo con le parti sociali: il coinvolgimento attivo delle rappresentanze sindacali e degli organismi paritetici sarà determinante per l’applicazione efficace delle misure e per cogliere ogni opportunità di miglioramento organizzativo.