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Prestiti Inps 2025: a chi spettano, requisiti, per cosa vengono dati, importi, durata, interessi e come fare domanda

Chi puņ richiedere i Prestiti Inps 2025 e per quali motivi possono essere richiesti: regole, condizioni e interessi.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Prestiti Inps 2025: a chi spettano, requ

Nel 2025 i Prestiti INPS si confermano una delle principali soluzioni di finanziamento a condizioni agevolate per dipendenti pubblici, pensionati, iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, dipendenti di Poste Italiane e per alcune altre categorie di lavoratori.

L’INPS, anche in virtù delle recenti novità legislative, rafforza il proprio ruolo di ente di riferimento, assicurando accesso al credito a condizioni vantaggiose rispetto a quelle di mercato: tassi calmierati, procedure snelle e un’ampia articolazione di prodotti, tra cui piccoli prestiti, prestiti pluriennali e cessione del quinto. 

Il 2025 si apre con un’importante novità per pensionati ed ex dipendenti pubblici: dal 12 gennaio, grazie alla L. 203/2024, è ora possibile iscriversi in qualsiasi momento alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, principale fondo che consente l’accesso alle agevolazioni INPS su mutui e prestiti. In precedenza, l’adesione era soggetta a scadenze stringenti; oggi, invece, diventa libero e flessibile l’accesso al fondo, anche per pensionati che non vi avessero aderito precedentemente durante la carriera lavorativa.

L’iscrizione comporta una trattenuta mensile sullo stipendio (per i dipendenti) o sulla pensione (per i pensionati), e solo dopo un anno è possibile usufruire delle prestazioni creditizie. Significativa anche la digitalizzazione completa delle procedure: l’adesione avviene esclusivamente online tramite il portale INPS e autenticazione SPID/CIE/CNS. Questo ampliamento dell’accesso incrementa la platea dei potenziali beneficiari e offre maggiore continuità nell’offerta di prodotti creditizi agevolati.

A chi spettano i Prestiti INPS 2025: categorie ammesse e requisiti generali

I Prestiti INPS 2025 sono riservati a soggetti che soddisfano specifici requisiti legati allo status lavorativo e previdenziale. Possono presentare domanda:

  • Dipendenti pubblici iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • Pensionati iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
  • Dipendenti di Poste Italiane e società collegate (Gestione Fondo ex IPOST);
  • Insegnanti e direttori scolastici a tempo indeterminato delle scuole statali primarie e dell’infanzia (Gestione Assistenza Magistrale);
  • Talune categorie di ufficiali e sottufficiali in ausiliaria o ex lavoratori di enti pubblici ora accorpati all’INPS.

I requisiti variano in base alla tipologia di prestito e alla gestionale d’appartenenza, e possono includere anzianità minima di servizio, continuità tra lavoro e pensione, assenza di provvedimenti disciplinari, e una contribuzione effettiva (tipicamente almeno 2 o 4 anni). Per la platea dei pensionati, è possibile l’adesione volontaria alla Gestione Unitaria anche dopo la cessazione del servizio, a patto di attendere un anno per la piena fruizione dei servizi creditizi, in caso di mancata continuità nell’iscrizione.

Vantaggi per pensionati e dipendenti: convenzione INPS e cessione del quinto

Oltre ai prestiti diretti INPS, sono particolarmente vantaggiosi i prestiti in convenzione INPS con cessione del quinto della pensione, che assicurano tassi calmierati (TEG massimo stabilito annualmente dall’ente) ed efficienza nei rimborsi grazie alla trattenuta automatica. Possono accedervi tutti i titolari di pensioni previdenziali INPS (eccetto assegni sociali, invalidità civili e alcune prestazioni assistenziali) che non superano, alla scadenza del finanziamento, limiti di età prefissati dagli istituti convenzionati. La procedura digitale consente ulteriore snellimento dei tempi, senza richiesta di garante o ipoteche.

Tipologie di prestiti INPS: piccoli prestiti, prestiti pluriennali e cessione del quinto

L’offerta INPS si articola su più strumenti destinati a coprire esigenze di breve, medio e lungo periodo:

  • Piccoli prestiti: prestiti personali di breve durata (da 12 a 48 mesi), senza necessità di giustificare la spesa. L’importo massimo è proporzionale allo stipendio o alla pensione (da una a quattro mensilità per la Gestione Unitaria, fino a otto per la Gestione Fondo Credito ex IPOST). Adatti per fronteggiare esigenze familiari, sanitarie o improvvisi imprevisti; sono soggetti alla disponibilità annuale del fondo.
  • Prestiti pluriennali diretti: finanziamenti quinquennali (60 rate) o decennali (120 rate), finalizzati a coprire spese specifiche come ristrutturazioni, acquisto abitazione, spese sanitarie documentate, eventi straordinari. Richiedono un’anzianità contributiva minima (4 anni) e documentazione delle motivazioni.
  • Prestiti pluriennali garantiti: erogati da banche convenzionate ma con garanzia di INPS, replicano le regole dei prestiti pluriennali diretti (inclusa la trattenuta fino al quinto di stipendio o pensione) ma con procedura parzialmente intermediata dalle banche.
  • Cessione del quinto: modalità di rimborso tramite trattenuta diretta di massimo il 20% del reddito netto (stipendio o pensione), di durata fino a 10 anni. Accessibile alla maggior parte dei pensionati INPS, con obbligo di assicurazione rischio premorienza a tutela del beneficiario e della famiglia.

Motivazioni ammesse e finalità dei prestiti INPS

Le ragioni valide per richiedere un prestito INPS sono molteplici e possono comprendere:

  • Spese sanitarie (visite specialistiche, terapie, protesi, interventi odontoiatrici, fisioterapia);
  • Nascita, adozione o matrimonio di un figlio;
  • Lutto e onoranze funebri;
  • Acquisto di beni durevoli, veicoli o abitazioni;
  • Ristrutturazioni e manutenzione straordinaria;
  • Studi universitari e formazione (compreso pagamento di rette e corsi specialistici);
  • Emergenze e calamità naturali;
  • Altri eventi straordinari di comprovato impatto economico sul nucleo familiare.

I piccoli prestiti sono generalmente erogati senza l’obbligo di giustificare il motivo della richiesta, mentre per i prestiti pluriennali è necessario allegare la documentazione relativa all’evento o alla spesa da sostenere. Per alcuni fondi, le motivazioni coincidono con quelle indicate dal regolamento (ad esempio, nascita di un figlio, malattia, acquisto prima casa, lutto).

Importi, durata, tassi e condizioni nel 2025

Gli importi dei prestiti INPS variano in funzione della tipologia, delle mensilità maturate e della gestione di riferimento:

  • Piccoli prestiti: da una a quattro mensilità di stipendio o pensione netta (fino a otto per alcune gestioni), da rimborsare tra 12 e 48 mesi.
  • Prestiti pluriennali: importo determinato in base allo stipendio mensile netto, fino a un quinto del salario per ogni rata, durata 60 (5 anni) o 120 mesi (10 anni).
  • Cessione del quinto: limite massimo erogabile calcolato in base al 20% del reddito mensile netto e durata massima di 10 anni.

Per il 2025, sulla base della circolare INPS n. 3298/2024, i tassi TEG per la cessione del quinto variano in base all’età e all’importo:

Classe di età Fino a 15.000 € Oltre 15.000 €
Fino a 59 anni 9,75% 7,82%
60-64 anni 10,55% 8,62%
65-69 anni 11,35% 9,42%
70-74 anni 12,05% 10,12%
75-79 anni 12,85% 10,92%
Oltre 79 anni 20,76% 15,98%

Sono previste, inoltre, quote per spese di amministrazione (0,5%) e premio fondo rischi variabile a seconda dell’età, secondo regolamento INPS. Il pagamento avviene tramite accredito su conto corrente bancario o postale.

Simulazione calcolo rata prestito INPS

L’INPS mette a disposizione un servizio online di simulazione per i prestiti, in cui l’utente può:

  • Selezionare il tipo di prestito (piccolo, pluriennale, cessione quinto);
  • Inserire la rata mensile sostenibile o l’importo desiderato;
  • Ottenere l’indicazione su importo minimo/massimo, durata e tasso annuo (non vincolante);

La simulazione, effettuabile sul portale INPS, consente di impostare il piano di ammortamento più adatto alle esigenze personali e di valutare la sostenibilità del finanziamento prima di presentare effettivamente la richiesta.

Come fare domanda per i Prestiti INPS 2025: modalità operative e documenti

Dal 2025 la procedura di domanda per i prestiti INPS è integralmente digitale ed è suddivisa in due percorsi, a seconda della tipologia di prestito e della gestione di appartenenza:

  1. Prestiti diretti INPS:
    • Accesso alla propria area personale sul sito INPS tramite SPID, CNS o CIE;
    • Generazione di un codice di sicurezza da comunicare alla propria amministrazione (per dipendenti) o da usare in autonomia (pensionati);
    • Compilazione domanda con allegazione dei documenti richiesti (carta d’identità, tessera sanitaria, busta paga o cedolino pensionistico, eventuali certificati medici, documentazione a supporto della motivazione, certificato stipendiale per dipendenti Poste);
    • Invio della domanda e ricezione del protocollo telematico in area riservata;
    • Per le pratiche pluriennali, presentazione di autocertificazione dello stato di famiglia e atto notorio sulla conformità dei documenti.
  2. Prestiti in convenzione INPS (es. cessione del quinto):
    • Scelta della banca o intermediario convenzionato;
    • Richiesta preventiva della comunicazione di cedibilità della pensione, da consegnare alla banca;
    • Compilazione pratica con documentazione personale e, se prevista, sottoscrizione della polizza assicurativa vita/invalidità.

Gli utenti possono monitorare lo stato della pratica tramite il portale INPS e ricevere riscontro e numero di protocollo entro poche ore dall’invio. I tempi di erogazione sono generalmente inferiori a 60 giorni lavorativi. Inoltre, per la cessione del quinto il pagamento delle rate avviene direttamente tramite trattenuta sulla pensione o stipendio, riducendo il rischio di insolvenza.

Rinnovo, estinzione anticipata e altre operazioni sui prestiti INPS

Chi ha già in corso un prestito può chiedere il rinnovo o l’estinzione anticipata secondo criteri regolamentari specifici:

  • Rinnovo: nuova concessione possibile solo dopo due anni (per prestiti quinquennali) o quattro anni (per decennali);
  • Estinzione anticipata: consentita in qualsiasi momento, con calcolo del residuo e rimborso pro-quota del premio fondo rischio;
  • In caso di cessazione dal servizio prima dell’estinzione del debito, il trattenuto viene addebitato sul TFR/TFS;
  • In caso di passaggio tra amministrazioni pubbliche, la trattenuta prosegue presso il nuovo ente;
  • In caso di decesso del beneficiario, l’obbligazione si estingue per le rate non ancora scadute e non sono richiesti pagamenti agli eredi.

Contratti a tempo determinato di almeno tre anni danno diritto a prestiti estinguibili entro il periodo del contratto, se la durata residua lo consente.

Vantaggi e caratteristiche distintive dei prestiti INPS

I prestiti agevolati INPS rappresentano una soluzione di credito sostenibile, grazie alla trasparenza delle condizioni, al monitoraggio centralizzato, all’obbligo assicurativo, all’inesistenza di garanzie personali. Caratteristiche chiave:

  • Tassi di interesse riconosciuti come tra i più bassi sul mercato degli istituti di credito;
  • Rate predeterminate e sostenibili, mai superiori al 20% della retribuzione netta, in linea con la soglia massima delineata dall’art. 5 del D.P.R. 180/1950;
  • Accessibilità anche a chi, in passato, ha avuto disguidi finanziari;
  • Piani di rimborso flessibili e possibilità di rinnovo secondo i limiti normativi;
  • Protezione assicurativa obbligatoria in caso di decesso o invalidità grave, a tutela della famiglia;
  • Digitalizzazione integrale delle procedure di domanda e gestione online dei finanziamenti.

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