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Dehors bar, ristoranti e altri locali, le regole e costi 2024 prorogati e la riforma strutturale al via nel 2025

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuove regole dehors

Il governo ha avviato una revisione delle normative relative agli spazi pubblici destinati all'installazione di strutture temporanee, come i dehors.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge Concorrenza 2023, che ora attende il via libera del Parlamento per diventare legge. L'approvazione è prevista entro dicembre, come previsto dal Pnrr. Di questo pacchetto di norme vogliamo approfondire:

  • Cosa prevedono le nuove regole su dehors bar, ristoranti e altri locali
  • Proroghe e autorizzazioni dehors 2024-2025

Cosa prevedono le nuove regole su dehors bar, ristoranti e altri locali

Il governo ha avviato una revisione delle normative relative agli spazi pubblici destinati all'installazione di strutture temporanee, come i dehors. Entro un anno dall'entrata in vigore della legge, è previsto l'emendamento di un decreto legislativo su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo provvedimento mira a organizzare e coordinare l'uso degli spazi pubblici di interesse culturale e paesaggistico per la collocazione di strutture amovibili.

In aggiunta, i Comuni dovranno aggiornare i regolamenti locali per garantire che, in caso di occupazione di marciapiedi, siano mantenute aree di passaggio per pedoni e persone con mobilità ridotta.

Le disposizioni in vigore, introdotte nel 2020 per affrontare l’emergenza Covid-19, resteranno applicabili fino al 31 dicembre 2025 e fino a quando il nuovo decreto legislativo entrerà in vigore. Queste norme avevano semplificato le autorizzazioni per l’installazione di strutture temporanee, sostenendo le attività commerciali durante la pandemia.

Il decreto legislativo in arrivo stabilirà nuovi criteri e principi, modificando il regime autorizzatorio attuale per la posa di elementi o strutture amovibili. L’autorizzazione rimarrà obbligatoria per le installazioni in aree di particolare valore, come pubbliche piazze, vie o spazi aperti urbani vicini a siti archeologici o beni culturali di rilevanza artistica, storica o archeologica.

Il decreto definirà anche le modalità di identificazione dei siti e beni culturali, assicurando una gestione appropriata delle strutture temporanee in queste aree protette.

I diritti di occupazione del suolo pubblico per dehors e strutture simili sono stabiliti dai Comuni e possono variare notevolmente. In generale, le tariffe possono oscillare tra 5 e 50 euro al metro quadrato all'anno. Alcuni Comuni applicano tariffe più alte per le aree centrali e turistiche.

In alcune città, possono essere previsti costi aggiuntivi per permessi speciali, come l’autorizzazione per installazioni in aree di particolare valore culturale o storico, o per le modifiche strutturali. Questi costi possono variare da 100 a 1.000 euro, a seconda della complessità e della durata del permesso.

Alcuni Comuni richiedono il rinnovo annuale delle autorizzazioni, con costi simili a quelli iniziali. Le spese per il rinnovo possono essere comparabili a quelle per il rilascio iniziale.

Proroghe e autorizzazioni dehors 2024-2025

La nuova normativa estende fino al 31 dicembre 2024 la possibilità per ristoranti e bar di installare questi manufatti su suolo pubblico senza dover ottenere specifiche autorizzazioni legate al Codice dei beni culturali e paesaggistico.

Il decreto Concorrenza prevede che, fino alla scadenza del 2024, i dehors e altre strutture temporanee come tavolini, sedute e ombrelloni possano essere installati senza richiedere il permesso delle Soprintendenze dei Beni culturali e paesaggistici. Vene tolto il vincolo dei 180 giorni previsto per le opere stagionali, permettendo l'installazione di queste strutture senza un titolo abilitativo edilizio. Questo limite temporale, inizialmente previsto per garantire la rimozione tempestiva delle opere stagionali, non si applica più fino alla fine del 2024.