Chi può usufruire delle detrazioni sul fondo pensione nel 730/2025, l’importo massimo detraibile e come inserirlo correttamente nella dichiarazione dei redditi
Il ricorso a un fondo pensione è oggi una delle strategie più efficaci per integrare il trattamento pensionistico pubblico e migliorare la sicurezza finanziaria futura. Lo Stato incentiva l’adesione attraverso rilevanti vantaggi fiscali, tra cui la possibilità di dedurre i contributi versati dal reddito imponibile ai fini IRPEF. Questa caratteristica rende le forme di previdenza complementare particolarmente appetibili sia per lavoratori dipendenti, autonomi, che per pensionati ancora in attività.
I contributi versati a un fondo pensione, sia su base volontaria sia in virtù di accordi collettivi o aziendali, possono essere dedotti dal reddito complessivo fino a un limite massimo di 5.164,57 euro per ciascun contribuente ogni anno. Le spese deducibili riguardano:
Hanno diritto a dedurre i contributi tutti i soggetti titolari di reddito assoggettato a IRPEF: lavoratori dipendenti, autonomi, professionisti, imprenditori e pensionati che proseguano l’attività lavorativa. Anche i genitori o tutori che versano per figli a carico e altri familiari con specifici requisiti reddituali possono beneficiare dell’agevolazione. È essenziale che i versamenti siano registrati con strumenti tracciabili e documentati (bonifico bancario, carta di credito, POS, ecc.).
Per i dipendenti e pensionati, parte dei contributi può essere dedotta immediatamente in busta paga, la restante quota (per esempio per versamenti una tantum o extra) è portata in deduzione nella dichiarazione 730/2025 compilando appositi righi (E27-E30).
Portando in deduzione i contributi versati al fondo pensione, l’effetto diretto è una diminuzione della base imponibile IRPEF e, quindi, un risparmio fiscale proporzionale all’aliquota marginale dell’iscritto. Più elevato è il reddito, più incrementale è il beneficio: chi si colloca nel terzo scaglione (oltre 50.000 euro) potrà risparmiare fino al 43% dell’importo dedotto.
Esempio operativo:
Nel caso in cui i versamenti ai fondi pensione superino il limite di 5.164,57 euro in un anno, la quota eccedente non può essere dedotta nell’anno corrente ma resta fiscalmente esente alla liquidazione, cioè non verrà tassata in fase di prestazione pensionistica. È però necessario comunicare tempestivamente al proprio fondo l’importo non dedotto entro il 31 dicembre dell’anno successivo affinché la posizione venga aggiornata secondo normativa.
Il diritto alla futura esenzione sulla quota non dedotta è garantito da precise procedure stabilite dal d.lgs. 252/2005 e dalle indicazioni delle circolari COVIP.
I lavoratori con prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007 possono beneficiare di un bonus deducibile ulteriore rispetto al limite ordinario. Se nei primi cinque anni di adesione sono stati versati meno di 25.822,85 euro complessivi, è possibile, nei venti anni successivi, incrementare la deduzione annuale di una quota aggiuntiva fino a 2.582,29 euro. Tale misura agevola chi non ha potuto sfruttare appieno il tetto nei primi anni di carriera, rafforzando l’efficacia del fondo pensione nel lungo termine.
I contributi versati per familiari fiscalmente a carico (figli, coniuge, genitori o altri parenti conviventi con requisiti reddituali) sono interamente deducibili dal reddito del soggetto che li sostiene, ma fanno capo allo stesso limite cumulativo di 5.164,57 euro. Il familiare a carico deve avere un reddito lordo non superiore a 2.840,51 euro o a 4.000 euro se figlio di età inferiore a 24 anni.
La titolarità della posizione deve essere del familiare, mentre il versamento deve essere tracciabile e attribuibile al contribuente che intende dedurre la spesa. In caso di eccedenza rispetto al limite annuo, la quota residua può essere comunicata e sfruttata fiscalmente al momento della liquidazione della prestazione.
Per chi compila il modello 730/2025, le somme deducibili vengono riportate nei righi E27-E30 distinguendo i contributi personali, quelli trattenuti in busta paga e quelli erogati per familiari a carico. Il contribuente deve conservare la documentazione attestante i versamenti (certificazioni annuali del fondo pensione, bonifici tracciabili, CU per lavoratori dipendenti).
Per i soggetti con multiple posizioni previdenziali (più fondi aperti, PIP, fondo negoziale e così via), il limite è sempre personale e il plafond deducibile si applica su base individuale e cumulativa.