Il primo passo per i dipendenti degli enti locali in attesa di un rinnovo contrattuale consiste nell'aumento straordinario dell'indennità di vacanza contrattuale.
Le novità riguardanti la retribuzione dei dipendenti degli enti locali sono state ufficialmente confermate: a dicembre 2023, nelle loro buste paga, ci sarà un incremento iniziale. Ma il percorso verso il rinnovo strutturale dei contratti dei dipendenti pubblici sarà più complesso e le trattative inizieranno non prima del 2024.
La conferma arriva dal Decreto Anticipi collegato alla Manovra 2024 che prevede un'anticipazione nell'ambito della Legge di bilancio riguardo all'aumento dell'indennità di vacanza contrattuale per il personale della Pubblica Amministrazione con contratti a tempo indeterminato. Entro l'anno successivo, l'obiettivo è raggiungere un accordo definitivo sul Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Nel frattempo, i dipendenti pubblici saranno beneficiari di un anticipo straordinario, noto come una tantum, che comprende il pagamento delle 13 mensilità previste come aumento. Un secondo anticipo confermato che sarà erogato a dicembre riguarda la rivalutazione delle pensioni. Approfondiamo tutto:
La conferma di questa misura proviene dal decreto Anticipi, che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 18 ottobre 2023 ed è formalmente il decreto-legge 145 del 18 ottobre 2023. Questo decreto prevede misure urgenti in campo economico e fiscale a favore degli enti territoriali, a tutela dell'occupazione e per necessità impellenti.
L'aumento a partire da dicembre riguarda l'indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti degli enti locali con contratto a tempo indeterminato. L'anticipo consiste in un incremento pari a 6,7 volte l'importo annuale attualmente corrisposto. In termini percentuali, ciò rappresenta un aumento del 3,35%, traducendosi in un importo mensile aggiuntivo che varia da 50 a 149 euro, a seconda delle posizioni e delle qualifiche dei dipendenti. Questo importo è moltiplicato per le 13 mensilità dell'anno.
Il decreto Anticipi stabilisce che questa misura è temporanea e si applica in attesa del rinnovo dei contratti pubblici per il triennio 2022-2024. Questi rinnovi contrattuali per il personale con contratto a tempo indeterminato delle amministrazioni statali non saranno discussi prima dell'anno successivo.
Il rinnovo dei contratti nel settore non avverrà prima del 2024, in quanto richiede la stipula di accordi e la disponibilità delle risorse necessarie. Questa decisione è in linea con quanto indicato nella Nadef 2023, approvata dal governo, che sottolinea l'obiettivo di migliorare il reddito disponibile delle famiglie, incluso il finanziamento per il rinnovo dei contratti del personale pubblico, con una particolare enfasi sul comparto sanitario.
Il ministro per la Pubblica Amministrazione ha confermato l'obiettivo di giungere a un accordo entro il 2024. Ed è quindi previsto che i dipendenti della pubblica amministrazione beneficeranno, come i lavoratori privati, di una riduzione del cuneo fiscale confermata per il 2024. la riduzione include una diminuzione del 7% dei contributi Iva per coloro che percepiscono un reddito annuale fino a 25.000 euro, una riduzione del 6% per coloro che ricevono una retribuzione compresa tra 25.000 e 35.000 euro. Queste misure contribuiranno ad aumentare ulteriormente gli stipendi a partire dal 2024.