Per i dipendenti delle Funzioni Locali, gli aumenti medi mensili si attesteranno sui 232,08 euro nel 2026, per poi salire a 277,13 euro nel 2027. E si attendono anche arretrati
Il panorama retributivo e normativo dei dipendenti degli enti locali è prossimo a una trasformazione rilevante. Dopo anni di trattative e confronti accesi tra rappresentanze sindacali, governo e Aran, l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, sembra si sia vicini alla chiusura della trattativa per il rinnovo del Ccnl 2022-2024 e migliaia di lavoratori nei Comuni, Province e Unioni territoriali si preparano a ricevere significativi riconoscimenti economici, tra aumenti in busta paga e arretrati stimati in media superiore a 2.000 euro.
I tempi per la chiusura della trattativa di rinnovo del Ccnl degli enti Locali 2022-2024 si sono fatti stretti, con un crescendo di pressione da parte delle principali sigle sindacali e delle istituzioni coinvolte. L’obiettivo è raggiungere l’accordo entro l’anno, rendendo disponibili in tempi rapidi sia le risorse già accantonate sia quelle previste per i prossimi annuali rinnovi.
Il calendario negoziale prevede appuntamenti chiave, come il confronto fissato per il 3 novembre, data in cui potrebbero essere definiti i dettagli sui nuovi parametri economici e sulle modalità di erogazione degli incrementi.
Questa accelerazione è dettata non solo dalla necessità di allinearsi agli altri comparti del pubblico impiego già rinnovati, ma anche dall’urgenza di evitare ulteriori slittamenti che comprometterebbero la rapidità nell’erogazione di aumenti e arretrati attesi da tempo dai dipendenti locali. La tempistica coordinata punta inoltre ad aprire la trattativa per il triennio 2025-2027 già dai primi mesi del nuovo anno.
Le trattative puntano soprattutto sulla definizione degli aumenti contrattuali. Gli incrementi medi per il personale degli enti locali sono articolati in due distinti trienni:
| Anno | Aumento medio lordo mensile |
| 2022-2024 | 141,97 € |
| 2026 | 232,08 € |
| 2027 | 277,13 € |
Parallelamente agli aumenti, i dipendenti degli enti locali riceveranno anche il pagamento degli arretrati accumulati a seguito dei ritardi nella chiusura della contrattazione 2022-2024.
L’importo medio degli arretrati prospettato dalle simulazioni Aran si aggira intorno a 2.195 euro lordi per ciascun dipendente, includendo sia il periodo già trascorso sia una porzione riferita al nuovo ciclo contrattuale. I criteri di calcolo considerano differenze maturate sui minimi tabellari, indennità accessorie e tutte le componenti retributive interessate dai rinnovi.
È opportuno sottolineare che la liquidazione degli arretrati avverrà con il regime di tassazione separata, generalmente più favorevole rispetto a quello ordinario.
Per offrire una panoramica concreta sull’impatto dei rinnovi contrattuali, è utile presentare alcune ipotesi di calcolo. Prendendo a riferimento le cifre medie Aran, si ottiene:
| Voce | Importo medio lordo | Stima netto (al 23%) |
| Arretrati periodo 2022-2024 | 1.773,53 € | ~1.365 € |
| Quote aggiuntive 2025 | 421,86 € | ~325 € |
| TOTALE | 2.195,39 € | ~1.690 € |
Questa iniezione di liquidità, oltre ad avere una funzione risarcitoria per l’attesa, rappresenta uno stimolo per i bilanci delle famiglie, specie in un contesto economico inflazionato.