E’ stato firmato il rinnovo del contratto degli Statali 2022-2024 che prevede non solo aumenti retributivi ma anche arretrati. Di quanto saranno e quando saranno pagati
Di quanto saranno gli arretrati da pagare agli statali dopo il rinnovo del Ccnl? E’ stato sottoscritto, seppur con la mancanza delle firme di Cgil e Uil, il rinnovo del contratto degli Statali che riguarda i dipendenti dei ministeri, i dipendenti delle agenzie fiscali, i dipendenti di enti pubblici non economici come Inps, Inail, Aci e così via.
Sono stati definiti i nuovi aumenti degli stipendi e si va verso il calcolo degli arretrati spettanti. Vediamo di seguito di quanto saranno e per chi.
In particolare, gli aumenti variano in base all’inquadramento del personale e sono, nello specifico, di:
Oltre agli aumenti salariali, il rinnovo prevede l‘erogazione di arretrati relativi al periodo 2022-2023.
Parte di questi arretrati è già stata anticipata con il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale maggiorata erogata alla fine del 2023.
Ciò significa che per il 2022 e il 2023 non ci sarà alcun arretrato, mentre saranno calcolati solo per il 2024 al netto dell’Indennità Vacanza Contrattuale già percepita e dell’acconto contratto percepito a dicembre 2023.
Stando a quanto stabilito, con il rinnovo del Ccnl degli Statali, si devono riconoscere arretrati per circa 850 euro.
Si tratta di un importo, però, ridotto rispetto al solito per l’anticipo dello scorso dicembre e variabile a seconda delle aree professionali di appartenenza dei lavoratori.
Ci sono funzionari che potranno, per esempio, avere circa 300 euro di arretrati, chi che potranno avere 500 euro e c'è anche chi ne avrà 700.
Per quanto riguarda i tempi di pagamento, non sono immediati e ci vorrà ancora un po'.
L’intesa firmata deve, infatti, ora passare i controlli della Ragioneria generale e della Corte dei Conti prima di arrivare alla firma definitiva e quindi all’entrata in vigore delle nuove norme. L’auspicio è che tutto si concluda entro la fine dell’anno.