Il passaggio di circa 1.200 impianti dal controllo della multinazionale EG Group, con sede nel Regno Unito, ad attori nazionali come Pad Multienergy, Vega Carburanti, Toil, Dilella Invest e Giap non è soltanto un'operazione industriale e finanziaria di ampia portata, ma implica profonde trasformazioni sull'assetto proprietario della rete distributiva, riflettendo dinamiche evolutive legate anche alla transizione energetica e alla competitività nel mercato italiano.
Il rilievo dell'operazione si misura non solo dal punto di vista economico, per una transazione del valore di 425 milioni di euro, ma anche in termini occupazionali, sindacali e per l'erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese. Nelle settimane che hanno preceduto e seguito la firma dell'accordo, le principali associazioni di categoria, i gestori e le organizzazioni sindacali hanno espresso interrogativi circa la continuità operativa dei punti vendita, la tutela dei rapporti di lavoro e la capacità del nuovo assetto di garantire affidabilità e innovazione in un mercato polverizzato, segnato da criticità strutturali e da un rapido mutamento normativo.
La rete Esso torna italiana: dettagli e attori dell'operazione di acquisizione
Il ritorno della storica rete Esso in mani italiane segna un passaggio strategico nel comparto nazionale della distribuzione carburanti. Dopo aver acquisito nel 2018 il controllo degli impianti Esso per circa 1.200 punti vendita, distribuiti capillarmente lungo il territorio nazionale e rappresentanti circa il 6% dell'intera rete, EG Group ha deciso di cedere il pacchetto alla cordata composta da Pad Multienergy (Brescia), Vega Carburanti (Mestre), Toil (Napoli), Dilella Invest (Bari) e Giap (Modica). Queste realtà, leader nei rispettivi ambiti locali, hanno formato un Consorzio per acquisire una risorsa strategica del settore.
Le motivazioni che hanno spinto EG Group a questa scelta sono riconducibili principalmente alla necessità di rafforzare il proprio bilancio e di focalizzare gli investimenti su mercati giudicati core, come quello statunitense. Il valore aziendale stimato dell'operazione si attesta a 425 milioni di euro, con la transazione sottoposta al vaglio dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come previsto dalla normativa. Il quadro è il seguente:
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Soggetti coinvolti: Oltre alle società acquirenti, gli advisor finanziari che hanno gestito l'operazione includono Mediobanca ed Equita Mid Cap Advisory, mentre gli aspetti legali, contabili e fiscali sono stati affidati a studi legali e di consulenza di primo piano come Gianni & Origoni, Zaglio Orizio Braga e Associati, EY-Parthenon e Pirola Pennuto Zei & Associati.
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Prospettive occupazionali: La maggioranza delle stazioni di servizio era già gestita da concessionari terzi, con una quota residuale in gestione diretta. L'accordo sottolinea la volontà di non disperdere il know-how maturato dalle organizzazioni e di mantenere inalterata, almeno nella fase iniziale, la struttura operativa, garantendo la continuità.
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Percorso autorizzativo: L'intera procedura richiede la notifica all'Antitrust e l'approvazione definitiva. Il Consorzio auspica una rapida conclusione dell'istruttoria.
La nuova situazione pone le basi per un ripensamento della rete distributiva nazionale, riaffermando il controllo su asset considerati strategici, in una logica di rilancio e maggiore integrazione tra servizi tradizionali e innovativi, come convenience store e punti ristorazione.
Sinergie, obiettivi del Consorzio e ricadute sul mercato della distribuzione
L'accordo per la rete Esso rappresenta un esempio concreto di alleanza tra operatori italiani, che puntano a generare sinergie industriali e nuovi modelli di business. Il Consorzio nasce con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo coordinato degli asset acquisiti, sfruttando la complementarietà delle aziende aderenti e superando, almeno in parte, la frammentazione storica del settore. Tra le principali progettualità si annoverano:
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Ampliamento servizi: L'integrazione tra diversi retisti permette l'offerta di servizi aggiuntivi - dalla ristorazione ai convenience store - per rafforzare la fidelizzazione della clientela e rispondere al cambiamento delle abitudini di consumo.
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Transizione energetica: La nuova governance mira a rendere la rete un laboratorio di sperimentazione per la transizione verso carburanti a minore impatto ambientale, favorendo soluzioni innovative come l'introduzione di prodotti alternativi.
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Mantenimento delle competenze: Uno degli aspetti valorizzati dal Consorzio è la tutela del know-how acquisito nel tempo da EG Italia, al fine di non disperdere competenze essenziali e garantire continuità sia operativa sia gestionale.
Dal punto di vista del mercato, l'aggregazione degli operatori permette di consolidare una quota significativa nella rete distributiva, rendendo i singoli attori più competitivi e maggiormente capaci di dialogare sia con le istituzioni sia con i grandi clienti industriali e commerciali. Il modello di alleanza adottato dal Consorzio si configura come una risposta alle nuove sfide della mobilità e alla necessità di affrontare una domanda sempre più diversificata e segmentata.
Conseguenze per lavoratori, gestori e dipendenti dei distributori coinvolti
L'operazione di acquisizione della rete comporta cambiamenti nelle condizioni lavorative e nelle aspettative occupazionali dei migliaia di lavoratori, gestori e dipendenti direttamente o indirettamente coinvolti. La preoccupazione espressa dalle associazioni di categoria e dai sindacati riguarda la stabilità occupazionale, dato che storicamente le transizioni di proprietà nel settore possono determinare riorganizzazioni, chiusure di punti vendita e ridefinizione di rapporti contrattuali:
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Trasparenza e comunicazione: Le recenti controversie legate alla gestione delle Esso Card evidenziano la necessità di un dialogo preventivo e strutturato tra proprietà e gestori di impianto. Situazioni di incertezza e carenza di comunicazione preventiva hanno generato tensioni e richieste pressanti di incontri istituzionali.
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Tutela sindacale: Le rappresentanze sindacali richiedono garanzie concrete su tutele contrattuali, previdenziali e sulle condizioni lavorative, temendo il rischio di licenziamenti, mancati rinnovi e riduzioni di personale. La presenza di un Consorzio di imprenditori italiani viene considerata come un'opportunità per instaurare relazioni di maggiore prossimità e responsabilità rispetto alle dinamiche dei grandi gruppi internazionali.
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Formazione e riconversione: La ridefinizione della rete comporta anche iniziative di aggiornamento professionale e programmi di formazione, volti a sostenere il personale nella gestione di nuove tecnologie, digitalizzazione dei servizi e transizione energetica.
Alcuni segmenti del comparto distributivo, come il segmento business e l'autotrasporto, sono particolarmente esposti alle ricadute delle scelte aziendali; la perdita di servizi consolidati e la riduzione dell'operatività incidono direttamente sui volumi, con conseguenze economiche per i gestori e impatti sulla tenuta delle piccole imprese familiari che costituiscono l'ossatura del sistema nazionale di distribuzione carburanti.
Effetti sui clienti e cambiamenti nei servizi: l'esempio delle Esso Card e dei pagamenti
L'acquisizione da parte del Consorzio ha sollevato dubbi e criticità tra clienti privati e aziendali, specialmente in relazione alla gestione di servizi consolidati come le Esso Card. Il termine dell'accettazione di queste carte, previsto dal 1° gennaio 2026 presso gli impianti oggetto della cessione, rappresenta un cambiamento significativo per migliaia di utilizzatori, in particolare nel comparto business e autotrasporti.
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Mancanza di comunicazione preventiva: Molti gestori e clienti sono venuti a conoscenza della disattivazione delle Esso Card in modo tardivo e senza un piano di transizione strutturato, con rischi evidenti per la fidelizzazione e la continuità dell'erogazione dei servizi.
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Impatto sui flussi economici: La perdita di uno strumento di pagamento così diffuso rischia di penalizzare volumi di vendita rilevanti, aggravando la redditività degli impianti che già affrontano margini ridotti e concorrenza crescente.
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Sistemi alternativi: Nei mesi successivi saranno cruciali le proposte di soluzioni alternative, come nuove carte carburante o accordi con altri provider, per compensare l'uscita dal circuito delle Esso Card e mitigare i disagi per la clientela.
Rilevanti, inoltre, sono i casi di disservizi legati ai pagamenti digitali causati da problematiche tecniche estese a livello nazionale, come confermano le recenti segnalazioni delle autorità di vigilanza del settore bancario (
Banca d'Italia). Questi episodi evidenziano la necessità di una maggiore resilienza delle infrastrutture di pagamento e di una trasparente comunicazione con utenti e gestori, in modo da preservare la fiducia nel sistema e garantire la continuità di accesso ai servizi essenziali.
Crisi degli impianti e tutele per la clientela e i lavoratori
Nel contesto della ristrutturazione e del passaggio di proprietà, diversi impianti affrontano condizioni di crisi, sia per le difficoltà logistiche che per la riduzione dei volumi commerciali. Sono frequenti i casi di punti vendita costretti a fermare le attività per mancanza di carburante o a causa di interventi di riorganizzazione produttiva non adeguatamente gestiti. I punti emersi sono:
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La carenza di tutele e di supporto operativo da parte delle precedenti amministrazioni ha intensificato il disagio tra le categorie di lavoratori e tra i clienti, i quali vedono compromessa la continuità dei servizi erogati.
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I gestori, supportati dalle associazioni di categoria, hanno richiesto l'intervento delle istituzioni, auspicando la definizione di misure normative o di incentivi di emergenza, al fine di tutelare i livelli occupazionali e offrire certezza ai rapporti commerciali.
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Particolare attenzione viene posta sui percorsi di composizione negoziata delle crisi, come nel caso di Europam, dove le procedure sono gestite secondo quanto stabilito dalla legge fallimentare e dalla disciplina concorsuale.
Infine, la sopravvivenza della rete e la salvaguardia dei posti di lavoro restano obiettivi centrali nella transizione attuale. Solo una governance attenta e responsabilità condivisa possono contribuire a garantire la sostenibilità della rete di distribuzione, promuovendo la sicurezza dei servizi per i cittadini e stabilità per le migliaia di addetti coinvolti.