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Euro digitale al via nuova fase dal 1 novembre 2025: cosa succede, i primi test reali e data uscita annunciata

di Marcello Tansini pubblicato il
euro digitale nuova fase dal 1 novembre

Dal 1 novembre 2025 parte la nuova fase dell’euro digitale, tra sviluppi tecnici, primi test reali e innovazione nei pagamenti, analizzando benefici per cittadini, imprese e il rapporto con il contante.

A partire dal 1° novembre 2025 l’Eurosistema inaugura una nuova fase nella realizzazione della moneta digitale europea, segnando un’evoluzione significativa nel panorama dei pagamenti. La decisione della Banca Centrale Europea (BCE), maturata dopo il completamento positivo della preparazione avviata nel 2023, risponde all’esigenza crescente di strumenti di pagamento digitali sicuri, accessibili e rispettosi della privacy. 

Le tappe principali del progetto: dal 2023 al potenziale lancio nel 2029

L’avventura dell’euro digitale prende forma in diverse fasi, scandite da traguardi tecnici e normativi precisi. Dopo la fase esplorativa, il conferimento ufficiale di mandato alla BCE nel novembre 2023 ha posto le basi per pianificare sia l’architettura finanziaria sia l’infrastruttura operativa conforme alle norme europee. L’anno 2025 vede l’inizio della fase di sviluppo, durante la quale saranno potenziate le soluzioni tecniche e affinati i requisiti regolamentari in stretta collaborazione con istituzioni europee e operatori di mercato.

  • 2023: conclusione della fase preparatoria che ha definito le caratteristiche funzionali e i possibili schemi operativi
  • 2025-2026: sviluppo degli elementi tecnologici e concomitante avanzamento dell’iter legislativo europeo
  • Entro la metà del 2027: avvio del progetto pilota, con test concreti su scala contenuta, coinvolgendo PSP, commercianti e consumatori selezionati
  • 2029: previsione della prima emissione dell’euro digitale, subordinata all’approvazione normativa e alla verifica dell’idoneità infrastrutturale dell’Eurosistema

La fase di sviluppo: infrastruttura tecnica, pilota e test d’uso reale

Con il passaggio alla fase operativa, assume centralità la costruzione dell’infrastruttura necessaria a garantire transazioni sicure, efficienti e conformi alle aspettative di tutte le categorie di utenti, dalle grandi istituzioni finanziarie ai singoli cittadini. Nel dettaglio, il lavoro si articola su tre direttive principali:
  • Sviluppo tecnico: progettazione e implementazione di una piattaforma digitale che permetterà la gestione dei pagamenti e la custodia delle valute digitali presso la BCE. La selezione dei fornitori è già avvenuta con attenzione alla sicurezza, alla performance e all’interoperabilità dell’architettura.
  • Progetto pilota: a partire dal 2027 sono previste le prime operazioni sperimentali su un campione ristretto di mercato. Questa fase includerà test pratici sia online che offline, puntando a perfezionare l’esperienza dell’utente e a individuare eventuali criticità sistemiche prima della diffusione su larga scala.
  • Coinvolgimento del mercato: collaborazione costante tra BCE, settore bancario, fornitori di servizi di pagamento e associazioni di consumatori, finalizzata a redigere il manuale di norme dello schema operativo e a raccogliere feedback su usabilità, sicurezza e percezione pubblica.

I benefici attesi per cittadini e imprese: inclusività, privacy e innovazione nei pagamenti

L’introduzione della valuta digitale europea mira a realizzare una serie di vantaggi sia per le persone fisiche sia per il tessuto imprenditoriale del continente. In primo piano si collocano i seguenti benefici:
  • Inclusività: garantire l’accesso ai servizi di pagamento digitali anche a fasce di utenza più vulnerabili (anziani, chi non possiede un conto bancario tradizionale, residenti in aree meno servite tecnologicamente), come emerso da studi condotti direttamente dall’Eurosistema
  • Privacy e sicurezza: la natura pubblica della valuta digitale gestita dalla BCE assicura la tutela dei dati personali, con livelli di riservatezza superiori rispetto a molte soluzioni private oggi sul mercato. Vengono inoltre integrate misure avanzate per prevenire frodi e accessi non autorizzati
  • Innovazione nei pagamenti: attraverso un’infrastruttura aperta e standard condivisi, le imprese private potranno proporre nuovi servizi e applicazioni in modo rapido e sicuro, aumentando la competizione e ampliando l’offerta per consumatori e aziende
Le ricerche effettuate dall’Eurosistema sottolineano l’importanza di soluzioni di pagamento semplici e affidabili, soprattutto per chi gestisce piccole attività commerciali. L’esperienza utente sarà uno degli assi su cui si giocherà l’efficacia della moneta digitale, con l’obiettivo di offrire transazioni rapide, universali e facilmente accessibili su ogni dispositivo.

Impatto economico e costi dell’euro digitale: stime, investimenti e sostenibilità

Voce di costo Stima (euro)
Sviluppo infrastruttura e servizi esterni/interni (2023-2029) 1,3 miliardi
Costi operativi annui dal 2029 320 milioni
Costi per le banche e PSP (servizi collegati) 4-6 miliardi (stima BCE su dati istituti)

Il finanziamento della nuova infrastruttura segue il modello di quello delle banconote, ritenute anch’esse un bene pubblico. Gli oneri saranno sostenuti dall’Eurosistema e compensati dai proventi di signoraggio maturati grazie alla diffusione della nuova tipologia di moneta. 

L’euro digitale e il contante: complementarità e salvaguardie per la sovranità monetaria europea

Gli operatori monetari dell’Unione hanno più volte chiarito che la moneta digitale non sarà destinata a sostituire il contante: le due forme di pagamento resteranno alternative e pienamente disponibili in parallelo. Questa scelta risponde sia alla necessità di garantire libertà di scelta che a quella di salvaguardare la sovranità monetaria europea, rafforzando al contempo la capacità dell’Ue di competere globalmente.

Tra le principali tutele introdotte:

  • Sostegno legislativo al diritto di utilizzare il contante, come proposto dalla Commissione europea
  • Limiti quantitativi all’ammontare di euro digitali per prevenire rischi sistemici
  • Tutela dell’anonimato e misure severe su privacy e sicurezza, per mantenere la fiducia degli utenti