Quali sono le modifiche previste per i contribuenti dalla nuova delega fiscale in tema di tasse e di nuovi diritti: i chiarimenti e le spiegazioni
Cosa cambia per i diritti dei contribuenti con la nuova delega fiscale in tema di tasse? Dopo l’approvazione della delega fiscale, il governo ha due anni di tempo per rendere leggi esecutive tutte le misure inserite.
Tra queste misure spicca anche la volontà di definire un nuovo rapporto di fiducia e di trasparenza tra il Fisco e il contribuenti. Vediamo allora cosa cambia.
Stando a quanto stabilito, infatti, l’onere della prova non spetta più ai contribuenti ma al Fisco e debutta il nuovo obbligo per l’Agenzia delle Entrate di fornire le motivazioni dettagliate per gli invii degli atti impositivi, accompagnati da prove concrete.
L’ente di riscossione dovrà, infatti, motivare ogni atto con prove concrete e non basteranno più le sole presunzioni.
L’obiettivo del nuovo onere della prova a carico del Fisco è combattere l’evasione fiscale in maniera più efficace, garantendo una maggiore trasparenza da parte dello stesso ente di riscossione.
Tra gli altri nuovi diritti riconosciuti ai contribuenti dalla delega fiscale c’è anche il legittimo affidamento, secondo cui i rapporti tra contribuenti e il Fisco si devono basare sulla buona fede e sulla collaborazione.
La nuova delega fiscale ha stabilito che i contribuenti non devono pagare alcuna sanzione né alcun interesse moratorio se si rendono colpevoli di alcuni comportamenti derivanti da ritardi, omissioni o errori dell’amministrazione stessa, per esempio, se aderiscono in ritardo ad un ravvedimento per mancato invio della precedente comunicazione dal Fisco entro i termini di legge.
Con la nuova delega fiscale, cambiano i rapporti tra Fisco e contribuente e si rafforzano i diritti per quest'ultimo anche con il contraddittorio preventivo.
Si tratta di un nuovo meccanismo secondo cui l’Agenzia delle Entrate, prima di emettere un avviso di accertamento, deve informare il contribuente delle sue intenzioni e dei motivi per cui intende procedere all'accertamento.
In questo modo, gli atti fiscali non sono più immediatamente esecutivi, ma permettono ai contribuenti di fornire le dovute spiegazioni o di regolarizzare eventualmente le proprie posizioni, senza incorrere in ulteriori e più pesanti sanzioni e conseguenze.
Precisiamo che il contraddittorio preventivo vale sia per i cittadini che per le imprese.