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Superbonus 110%, cosa fare se i lavori sono fermi o non sono mai partiti? Come tutelarsi e difendersi

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Superbonus 110%, come difendersi

La realizzazione di lavori edili puň rivelarsi un problema per i contribuenti, specie quando le scadenze previste non vengono rispettate dalle imprese costruttrici.

Il Superbonus ha prodotto conseguenze inaspettate. Molti cantieri sono stati attivati con leggerezza, nonostante i lavori, soprattutto in ambito condominiale, implicassero investimenti molto cospicui. Quella che molti percepivano come un'opportunità a costo zero si è spesso rivelata una trappola per i committenti, che ora si trovano a dover pagare fatture emesse da imprese e professionisti. Vediamo meglio:

  • Lavori Superbonus 110% non sono mai partiti, cosa fare
  • Superbonus 110%, come difendersi se i lavori sono fermi

Lavori Superbonus 110% non sono mai partiti, cosa fare

La realizzazione di lavori edili può rivelarsi un problema per i contribuenti, specie quando le scadenze previste non sono rispettate dalle imprese costruttrici. Queste ultime sono spesso incapaci di completare i lavori entro i termini concordati, mettendo a rischio agevolazioni fiscali per i proprietari.

Per i condomini che non hanno ancora iniziato i lavori, come la semplice installazione dei ponteggi, le prospettive di accedere al Superbonus, anche nella sua aliquota massima del 110%, diventano praticamente nulle. In questo contesto, si consiglia di optare per l’Ecobonus standard, meno conveniente ma più gestibile rispetto al Superbonus. L’installazione dei ponteggi potrebbe essere decisiva per ottenere tale incentivo.

Una mancata conclusione dei lavori entro l'anno potrebbe interrompere il diritto al Superbonus al 110%, creando gravi difficoltà sia per le imprese sia per i condomini. Mantenere inalterate le condizioni attuali potrebbe, al contrario, peggiorare il bilancio pubblico.

Per quanto riguarda le procedure burocratiche, la Cilas, versione specifica della comunicazione inizio lavori per il Superbonus, semplifica il processo eliminando la necessità di certificare la conformità urbanistica dell’edificio. Per passare all’Ecobonus standard, che estende i benefici del Superbonus a tutte le opere senza obblighi aggiuntivi, è necessaria una nuova delibera condominiale e la gestione di ulteriori oneri professionali, visto che non si applicano lo sconto in fattura né la cessione del credito.

Superbonus 110%, come difendersi se i lavori sono fermi

La normativa vigente stabilisce specifiche misure di tutela per il committente in caso l'impresa edile interrompa o non concluda i lavori nei termini stabiliti. Queste protezioni spaziano dalla sollecitazione all'adempimento fino alla richiesta di risarcimento per i danni subiti a causa della mancata esecuzione degli accordi.

Per far valere tali diritti, il committente deve avviare un'azione legale e il contratto firmato dalle parti rappresenta il principale strumento di prova degli obblighi inadempienti dell'impresa. Ma non è l'unico mezzo di prova ammissibile.

In assenza di un contratto formale, è sufficiente presentare qualsiasi documento che attesti l'accordo, come un preventivo redatto dall'impresa. In questo scenario bisogna dimostrare che l'incarico complessivo sia stato affidato all'impresa in un'unica soluzione, non in fasi successive.

Un inadempimento si verifica quando vi è una discrepanza tra le opere concordate, tramite contratto o preventivo, e quelle effettivamente realizzate. Se parte dei lavori viene eseguita ma non completata, e questi sono indivisibili per natura, si considera un mancato adempimento totale. Al contrario, se i lavori sono distinti e solo alcuni sono finiti, l'inadempimento è parziale.

Nel caso si noti che l'impresa non rispetta i termini di consegna dei lavori, una possibile soluzione potrebbe essere sostituire rapidamente l'appaltatore. Questo approccio risulta però spesso impraticabile per concludere i lavori entro fine anno, data la vicinanza della scadenza.

Un'alternativa consiste nell'applicare le penali previste nel contratto per ritardi nella consegna, una clausola utile per tutelarsi contro eventuali danni, come la perdita di incentivi fiscali, quali il Superbonus 110%.