Il Btp Più avrà una durata di otto anni, con scadenza nel 2033, e offrirà cedole fisse pagate trimestralmente.
Il Ministero dell’Economia ha annunciato l’emissione di un nuovo titolo di Stato destinato esclusivamente ai risparmiatori retail. Il Btp Più, in collocamento dal 17 al 21 febbraio 2025, si inserisce in una strategia volta a consolidare il rapporto tra Stato e piccoli risparmiatori, offrendo strumenti finanziari che coniughino stabilità e rendimento. Questa nuova obbligazione ha una durata complessiva di otto anni e prevede il pagamento di cedole fisse trimestrali, una caratteristica che la rende appetibile per chi cerca un flusso di reddito regolare.
Una delle innovazioni principali del Btp Più è l’opzione di rimborso anticipato. Dopo i primi quattro anni, gli investitori hanno infatti la possibilità di recuperare il capitale investito senza attendere la scadenza naturale del titolo. Questo elemento di flessibilità risponde alle esigenze di una platea di risparmiatori che desidera mantenere il controllo sul proprio investimento, adattandolo alle mutevoli condizioni economiche e personali. Vediamo quindi:
In un contesto di tassi di interesse elevati e inflazione ancora presente, il Btp Più si posiziona come un’alternativa interessante per i piccoli risparmiatori. La combinazione di cedole regolari e rendimento competitivo lo rende un’opzione appetibile, soprattutto per chi desidera diversificare il proprio portafoglio con strumenti a rischio relativamente contenuto.
L’opzione di rimborso anticipato al quarto anno è un punto chiave per comprendere la natura innovativa del Btp Più. Questa possibilità permette agli investitori di ritirarsi dall’investimento a medio termine, evitando di essere vincolati fino alla scadenza naturale. Questa flessibilità risulta utile in un momento in cui le dinamiche economiche globali sono caratterizzate da incertezza.
Per esempio, se i tassi di interesse dovessero salire ancora, i risparmiatori potrebbero optare per il rimborso anticipato e reinvestire in titoli con rendimenti superiori. Allo stesso tempo, chi sceglie di mantenere il titolo fino alla scadenza potrebbe beneficiare di cedole più elevate negli ultimi anni con un rendimento cumulativo competitivo rispetto ad altre forme di investimento.
Sebbene sia ancora presto per determinare con precisione il rendimento del nuovo Btp Più, è possibile formulare alcune previsioni basandosi sull’attuale scenario di mercato. I Btp negoziabili sul mercato secondario con scadenza a 8 anni offrono, al momento, un rendimento netto attorno al 3%. Con ogni probabilità, il rendimento del Btp Più si manterrà su valori simili, a meno di significative variazioni nei tassi di interesse prima del 14 febbraio, data in cui il MEF comunicherà i dettagli definitivi.
Conviene allora investire? La risposta, come spesso accade, è dipende. Quasi tutte le emissioni destinate ai risparmiatori retail, come il Btp Più, possono essere considerate obbligazioni tradizionali.
Il rendimento offerto al momento dell’emissione non si discosterà molto da quello che è già possibile ottenere acquistando Btp simili sul mercato secondario. Questo solleva una domanda: perché non approfittare del mercato secondario? La risposta breve è che molti risparmiatori non lo sanno o non ne sono consapevoli fino a quando non viene comunicato dai media.
È probabile che il Btp Più offra un piccolo premio in termini di rendimento rispetto al mercato secondario, ma si tratterà di decimali di punto percentuale.
Il Btp Più si configura come uno strumento ideale per i risparmiatori che desiderano un’alternativa sicura ai prodotti finanziari più rischiosi. La struttura del titolo, con pagamenti trimestrali delle cedole, offre una regolarità che risponde alle esigenze di chi cerca stabilità e prevedibilità nel tempo. La durata complessiva di otto anni consente di pianificare un investimento a lungo termine, mitigando il rischio di volatilità tipico di altri asset.
Va ricordato che il contesto macroeconomico può influenzare il rendimento reale del titolo. Con un’inflazione ancora sopra i livelli pre-pandemia, il potere d’acquisto delle cedole potrebbe essere eroso. Di conseguenza bisogna valutare l’evoluzione dei tassi d’interesse e delle politiche monetarie della Bce, che potrebbero influire sia sui rendimenti offerti dal Btp Più sia sulla convenienza complessiva dell’investimento.