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I marchi preferiti e considerati migliori nella grande distribuzione (GDO) dai clienti. Chi sale e chi scende nel 2024 secondo Cps

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Quali prospettive per i marchi

Il consumatore italiano continua a dimostrare una forte preferenza per i brand. Ma su cosa dovrebbero puntare i marchi per crescere ulteriormente?

Mulino Bianco, Kinder e Coca Cola sono i brand più scelti dagli acquirenti italiani nel settore dei beni di largo consumo nella Grande distribuzione organizzata così come in supermercati, ipermercati, discount. Lo rivela il Brand Footprint Europe Report 2024 di Cps GfK, società ora parte di YouGov dopo la fusione tra NielsenIQ e GfK e la cessione obbligatoria del Panel Consumer di quest’ultima.

Il rapporto, basato sui dati raccolti da novembre 2022 a ottobre 2023, esclude i marchi del distributore e analizza le modalità di acquisto dei consumatori utilizzando il criterio dei Consumer Reach Points (CRP). Questo indicatore si calcola moltiplicando tre fattori: il numero di famiglie, la penetrazione del marchio (percentuale di famiglie che acquistano un determinato brand) e la frequenza di acquisto di quel marchio. Vediamo i dettagli:

  • Quali sono i marchi preferiti nella grande distribuzione nel 2024
  • Quali prospettive per i marchi secondo la ricerca Cps GfK

Quali sono i marchi preferiti nella grande distribuzione nel 2024

In Italia, i marchi di largo consumo più scelti comprendono Mulino Bianco, Kinder e Coca-Cola, seguiti da San Benedetto, Barilla e Granarolo. Completano la lista Divella, Aia, Müller e Findus. Ecco la classifica dettagliata con il Consumer Reach Point (Crp) in milioni di euro:
  • Mulino Bianco - 382 Crp
  • Kinder - 228 Crp
  • Coca-Cola - 175 Crp
  • San Benedetto - 159 Crp
  • Barilla - 159 Crp
  • Granarolo - 142 Crp
  • Divella - 108 Crp
  • Aia - 108 Crp
  • Müller - 89 Crp
  • Findus - 87 Crp
In un'epoca in cui si riducono i tempi di consegna dei supemercati, a livello europeo, Coca-Cola domina la classifica, con Kinder al secondo posto, evidenziando un aumento del 4,2% nelle preferenze delle famiglie europee. Barilla e Mulino Bianco occupano rispettivamente la quindicesima e sedicesima posizione. Altri marchi italiani nella Top 100 includono Aia (89esimo), che ha guadagnato 15 posizioni con un incremento del Crp del 5,6%; Mutti (92esimo), che è salito di 20 posizioni con un aumento del 7,8%; e Divella (96esimo), che ha guadagnato 28 posizioni con un incremento dell'11%.

I discount continuano a crescere, diventando il secondo canale di vendita dopo i supermercati, nonostante gli aumenti di prezzo più alti. L'online, penalizzato dall'inflazione dopo il boom durante la pandemia, è previsto in crescita con il calo dell'inflazione. Questo canale è preferito dai brand, poiché non include marche private.

La marca privata, che ha beneficiato della fase inflattiva, continua a crescere. I retailer hanno sempre più puntato su di essa, portandola a raggiungere il 30% della quota di mercato in Italia, come sottolineato dal direttore commerciale di Cps Gfk.

Quali prospettive per i marchi secondo la ricerca Cps GfK

Il consumatore italiano continua a dimostrare una forte preferenza per i brand. Ma su cosa dovrebbero puntare i marchi per crescere ulteriormente? Secondo il report, la chiave del successo per i marchi in crescita è la capacità di conquistare nuovi acquirenti: l'86% dei marchi vincenti aumenta la propria penetrazione sul mercato. Il reclutamento costante di nuovi acquirenti dovrebbe essere un obiettivo prioritario.

La disponibilità del prodotto è essenziale, sia in termini geografici che attraverso i vari canali di vendita al dettaglio, per aumentare le opportunità di scelta per i consumatori.

C'è un altro elemento fondamentale su cui i brand devono puntare: la distintività. Molti brand cercano di innovare, ma spesso in modo poco originale, con piccole varianti rispetto ai prodotti esistenti.

Non bisogna dimenticare che anche i brand più affermati hanno ancora margini di crescita in termini di penetrazione del mercato.