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Importo aggiuntivo di 155 euro per le pensioni a Dicembre: i chiarimenti, spiegazioni ed esempi dall'INPS

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Cosa cč da sapere sull'importo aggiuntivo di 155 euro sulle pensioni a dicembre 2025: dalle novitŕ, ai requisiti, al calcolo e agli esempi pratici. Chiarisce rapporti con tredicesima, quattordicesima e altri aspetti fiscal

Il mese di dicembre rappresenta un momento particolarmente atteso da molti pensionati, grazie all'accredito di somme aggiuntive rispetto all'ordinaria mensilità. Oltre al consueto assegno mensile, numerosi beneficiari hanno ricevuto un sostegno supplementare finalizzato ad alleggerire i carichi economici tipici di questo periodo dell'anno. Negli ultimi anni, INPS ha consolidato la pratica dell'erogazione di una quota aggiuntiva per determinate fasce di pensionati, confermandola anche per il 2025.

Le recenti comunicazioni ufficiali dell'Istituto di previdenza hanno puntualizzato che, accanto a tredicesima e – dove spettante – alla quattordicesima mensilità, i pensionati che rientrano in precisi limiti reddituali e tipologie di trattamento riceveranno anche un importo supplementare. Questa misura, rinnovata per il 2025, si rivolge alle fasce più fragili con l'obiettivo di offrire un supporto concreto nel periodo invernale, tradizionalmente segnato da spese più alte.

La conferma giunta nelle ultime circolari INPS e nei messaggi del dicembre 2025 ha ulteriormente chiarito regole di accesso, modalità di calcolo e caratteristiche dell'accredito. 

Cos'è il bonus di 155 euro: origine normativa e finalità dell'importo aggiuntivo

L’importo extra, noto come “bonus pensioni di dicembre”, trova la propria origine nel comma 7 dell’articolo 70 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (Finanziaria 2001), che ne ha previsto l’attribuzione in favore dei pensionati con assegni di valore limitato. Questa misura ha preso avvio nel 2001 con l'obiettivo di offrire un sostegno economico mirato a chi si trova a gestire trattamenti pensionistici inferiori ai livelli minimi previsti annualmente.

La normativa ha fissato l’importo massimo in circa 155 euro (154,94 euro). La ragione d’essere di questo bonus è fortemente sociale: aiutare le persone che beneficiano di pensioni particolarmente basse, fornendo una somma una tantum spendibile proprio nelle settimane in cui si concentrano le principali scadenze di fine anno. In questo modo, lo Stato interviene ad alleviare in parte le difficoltà che possono derivare dall’aumento temporaneo delle spese domestiche, sanitarie e familiari.

La misura, amministrata dall'INPS in via automatica, è divenuta negli anni una componente stabile delle politiche previdenziali volte a tutelare i pensionati più esposti. Il bonus, infatti, si affianca – senza sostituirli – agli altri strumenti di sostegno al reddito quali l’integrazione al minimo, la tredicesima e la quattordicesima mensilità, caratterizzandosi per la sua concessione limitata ai soggetti che soddisfano criteri reddituali molto stringenti.

Le norme prevedono che la somma venga erogata direttamente sul rateo di dicembre, senza necessità di domanda da parte dell’interessato, e che l'effettività del diritto alla prestazione venga confermata a posteriori sulla base dei dati reddituali definitivi.

Requisiti per l'accesso al bonus: limiti reddituali, tipologie di pensioni e beneficiari esclusi

Per il riconoscimento del bonus, la normativa impone tre condizioni principali:

  • La somma delle pensioni percepite non deve superare per l’anno 2025 il valore minimo annuo stabilito dalle tabelle ufficiali (7.844,20 euro, con una soglia massima – inclusivo del bonus – di 7.999,14 euro).
  • Il reddito complessivo individuale, comprendente tutte le fonti rilevanti ai fini fiscali (ad esempio altri trattamenti pensionistici, redditi da lavoro, immobili non abitativi), deve rimanere al di sotto di 11.766,30 euro per l’anno preso a riferimento.
  • Per i pensionati coniugati o appartenenti a unione civile, il reddito della coppia – inteso come somma dei redditi del pensionato e del coniuge – non deve eccedere 23.532,60 euro. Rimane comunque necessario anche il rispetto del limite personale del pensionato.
Tra le tipologie di trattamenti che danno diritto al bonus rientrano:
  • Pensioni a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO)
  • Forme sostitutive, esclusive ed esonerative dell’AGO gestite da INPS o altri enti privatizzati (ai sensi del d.lgs. 509/1994)
Vanno invece esclusi i titolari di:
  • Assegni sociali e prestazioni di natura assistenziale (come pensioni di invalidità civile, di guerra, o prestazioni agli orfani)
  • Trattamenti di natura non previdenziale, pensioni integrative o complementari
  • Pensioni dei lavoratori degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda, e altre prestazioni non assimilate a pensioni previdenziali
L’erogazione avviene in automatico, ma è comunque obbligatorio per gli interessati assicurarsi che la propria posizione reddituale trasmessa o risultante all’INPS sia corretta, in quanto la verifica ex post può portare anche a richieste di rimborso in caso di superamento dei parametri.

Modalità di calcolo e pagamento dell'importo aggiuntivo di dicembre

L’ammontare massimo del bonus viene riconosciuto a chi possiede un trattamento pensionistico uguale o inferiore al minimo INPS (annualmente rivalutato), mentre per chi supera questa soglia, ma rientra nel limite massimo previsto sommando importo minimo e bonus, viene riconosciuta un’integrazione parziale. In tal caso, la cifra versata è pari alla differenza tra il cosiddetto trattamento minimo maggiorato e l’importo effettivo della pensione.

Valore pensione annua Bonus erogato
Fino a 7.844,20 € 154,94 € (importo pieno)
Tra 7.844,21 € e 7.999,14 € Dal massimo a zero (a scalare a seconda della differenza)

Per i soggetti il cui trattamento pensionistico decorre nel corso dell’anno (neo-pensionati), sia l’importo del beneficio sia il limite di reddito vengono proporzionati ai mesi di effettiva fruizione della pensione. Per esempio, chi acquisisce il diritto a luglio 2025 riceverà il bonus diviso su 6 dodicesimi.

L’erogazione del bonus avviene in via automatica da parte dell’INPS, solitamente nella prima settimana di dicembre, assieme al pagamento della rata mensile e delle mensilità aggiuntive eventualmente spettanti. L'effettività del pagamento è poi confermata dal cedolino elettronico accessibile tramite i servizi online dell’INPS.

In caso di errori o omissioni nell’attribuzione, il pensionato può attivare la procedura di ricostituzione della pensione, anche attraverso Patronati, per la verifica o il recupero delle somme spettanti.

Esempi pratici: casi concreti di erogazione e riduzione del bonus

Ecco alcune situazioni-tipo utili a comprendere il funzionamento dell’importo extra:

  • Pensionato solo con trattamento annuo di 7.600 euro e reddito personale di 8.000 euro: riceverà il bonus intero di 154,94 euro.
  • Pensionato solo con pensione annuale di 7.950 euro e reddito personale di 10.000 euro: in questo caso, il bonus erogato sarà pari a 49,14 euro (7.999,14 – 7.950).
  • Coppia di coniugi pensionati, ciascuno con 6.000 euro di pensione e reddito coniugale totale di 14.000 euro: entrambi ricevono il bonus pieno, avendo sia limiti individuali sia coniugali rispettati.
  • Neo-pensionato con decorrenza pensione da settembre (quindi 4 mesi su 12), con trattamenti e redditi in regola rispetto ai parametri: riceverà il bonus frazionato su 4/12 dell’importo massimo, quindi circa 51,65 euro.
  • Pensionato con importo pensione annuo di 8.100 euro: non riceverà il bonus poiché supera la soglia massima prevista anche per l’erogazione parziale.
In presenza di situazioni reddituali incerte o non ancora verificate, il bonus può essere riconosciuto «in via provvisoria». In tal caso, dopo il controllo dei dati fiscali a consuntivo, INPS può eventualmente richiedere la restituzione, rateizzando la somma se necessario.

Il rapporto con tredicesima e quattordicesima: differenze, importi e tempistiche

A dicembre confluiscono più elementi nella liquidazione pensionistica:

  • Tredicesima: corrisponde, di regola, a una mensilità intera calcolata sull’importo lordo mensile. Viene erogata in automatico nel cedolino di dicembre, a condizione che il trattamento sia stato in pagamento per tutto l’anno. In caso di pensione iniziata in corso d'anno, la quota spetta in misura proporzionale ai mesi di titolarità. La somma è soggetta a tassazione ordinaria secondo le aliquote IRPEF in vigore, senza detrazioni aggiuntive.
  • Quattordicesima: attribuita soltanto a chi ha compiuto 64 anni entro il secondo semestre dell’anno o è divenuto nuovo titolare di pensione, e risulta in determinati limiti reddituali. L’importo varia in base agli anni di contributi e al reddito, con valori che nel 2025 oscillano tra 336 e 655 euro.
L’importo aggiuntivo di dicembre è distinto sia dalla tredicesima sia dalla quattordicesima: rappresenta un ulteriore beneficio, attribuito su base annuale, che si somma alle altre mensilità integrative solo a determinate condizioni reddituali. I pagamenti vengono sincronizzati nel cedolino di dicembre, mentre la quattordicesima ordinaria per la prima fascia di beneficiari arriva di norma a luglio.

Come verificare il cedolino e chiedere assistenza su bonus, tredicesima e quattordicesima

La piattaforma telematica dell’INPS permette di accedere al cedolino mensile che contiene il dettaglio di tutte le voci di pagamento, incluse le mensilità aggiuntive. L’accesso è possibile tramite SPID, CNS o CIE. Nel cedolino di dicembre sono visibili tutte le somme erogate, l’eventuale bonus, le trattenute sospese e gli eventuali conguagli fiscali derivanti dal modello 730.

Chi non dovesse ricevere una o più somme attese (come bonus o quattordicesima), o notasse incongruenze, può inoltrare una richiesta di ricostituzione della pensione direttamente online tramite il servizio dedicato, oppure rivolgersi a un Patronato con la documentazione reddituale aggiornata. In alternativa, è possibile utilizzare i canali di assistenza telefonica o il servizio "Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino" sempre presente sull’area riservata INPS.

Il controllo puntuale del cedolino e dei relativi pagamenti assicura trasparenza e tutela per ogni pensionato, garantendo la corretta fruizione dei propri diritti previdenziali ogni fine anno.