Nel 2026 la Sardegna si prepara a ridefinire i collegamenti aerei grazie alle nuove tratte, alla partecipazione di nuove compagnie e alla centralità dei suoi tre aeroporti. Un cambiamento che incide sulla continuità territoriale e sulle prospettive di mobilità dell'isola.
Mantenere collegamenti aerei efficienti e accessibili tra la Sardegna e la Penisola rappresenta un tema prioritario nel panorama della mobilità italiana. La continuità territoriale non è solo una necessità logistica ma uno degli elementi cardine per il diritto alla mobilità degli abitanti dell’isola, oltre che per garantire lo sviluppo economico e turistico. Da sempre, l’equilibrio tra interesse pubblico e iniziativa privata ha segnato il quadro normativo e operativo del settore, richiamando l’attenzione di istituzioni locali e autorità europee. Nel 2026, questa sfida assume nuove dimensioni, con l’entrata in gioco di vettori nazionali e internazionali e il progressivo cambiamento delle esigenze degli utenti.
L’incremento della domanda di viaggi da e verso la Sardegna, alimentato sia dal traffico turistico sia da quello di ritorno dei residenti e lavoratori, spinge verso una revisione delle strategie di collegamento. Esperienze recenti mostrano che l’isola, soprattutto durante i picchi stagionali, richiede rotte diversificate, affidabili e adattabili alle evoluzioni del mercato. Il quadro normativo, disciplinato dal regolamento europeo CE 1008/2008, rimane centrale per definire i criteri di affidamento e gestione delle rotte in regime di oneri di servizio pubblico.
In vista del 2026, la configurazione del trasporto aereo da e per la Sardegna ruota attorno a tre aeroporti fondamentali: Cagliari-Elmas, Olbia-Costa Smeralda e Alghero-Fertilia. Ognuno presenta peculiarità in termini di traffico, stagionalità e strategie di sviluppo, che influenzano sia la domanda locale sia le scelte dei principali vettori interessati a operare sull’isola.
Lo scalo di Cagliari-Elmas rimane lo snodo principale per i collegamenti con la Penisola e l’Europa. Storicamente affidabile per flusso di passeggeri e numero di destinazioni, presenta in agenda nuove rotte dirette verso i maggiori capoluoghi italiani e diversi hub europei, il cui sviluppo dipende anche dalle politiche regionali di sostegno alla mobilità.
Olbia-Costa Smeralda ha recentemente riscosso particolare attenzione grazie all’attivazione di collegamenti intercontinentali. L’avvio dei voli diretti tra Olbia e New York, operati da compagnie statunitensi come Delta Air Lines a partire dalla primavera 2026, segna una svolta storica nel posizionamento internazionale dell’aeroporto gallurese. Questo risultato, frutto anche delle positive tendenze del traffico turistico americano e della collaborazione tra enti locali e operatori, proietta lo scalo verso una dimensione sempre più globale.
Il terzo polo, l’aeroporto di Alghero-Fertilia, si distingue per il forte legame con il territorio e la capacità di attrarre compagnie low cost, garantendo accessibilità e tariffe competitive. Per la stagione 2026, sono in fase di definizione nuove rotte verso il Nord Italia e potenziamenti dei collegamenti stagionali per mete europee a grande interesse turistico.
| Aeroporto | Nuove rotte previste per il 2026 |
| Cagliari-Elmas | Roma, Milano, Bologna, Verona e città europee in aumento |
| Olbia-Costa Smeralda | New York (Delta), Hub europei come Londra e Francoforte |
| Alghero-Fertilia | Potenz. per Torino, nuove rotte stagionali Nord Europa |
L’insieme di questi scali definisce il mosaico della mobilità sarda, posizionando l’isola come snodo strategico nel bacino del Mediterraneo e aprendo la strada a un rinnovato interesse da parte di operatori aerei di primo piano.
L’appetito dei maggiori vettori per la Sardegna cresce in vista del 2026, tra consolidamento delle tratte storiche e apertura di rotte inedite. L’isola, tradizionalmente oggetto di attenzione per le compagnie nazionali, inizia ad attirare sempre più interesse anche da parte di operatori esteri, a conferma della sua rilevanza nel panorama aeronautico mediterraneo.
Per le rotte interne con la Penisola, le principali compagnie coinvolte nei bandi di continuità territoriale prevedono l’operatività di aerolinee consolidate nel mercato domestico italiano, spesso con l’appoggio di nuovi partner internazionali. Vi sono trattative in corso per l’ingresso di vettori come ITA Airways, già protagonista delle ultime stagioni, e l’ampliamento della presenza di operatori low cost tra cui Ryanair, easyJet e Volotea. L’obiettivo è garantire una pluralità di scelta per i passeggeri, combinando flessibilità, frequenza e tariffe trasparenti.
L’interesse si estende ai collegamenti di medio e lungo raggio, dove emergono opportunità rilevanti per il turismo. L’annuncio dell’avvio della tratta Olbia-New York da parte di Delta Air Lines ha evidenziato l’appeal della Sardegna agli occhi dei mercati americani e nord europei, spingendo altre compagnie a considerare l’isola per l’offerta di voli diretti con destinazioni internazionali. In parallelo, si rileva una crescente attenzione verso la qualità del servizio e l’adozione di aeromobili a minore impatto ambientale, in linea con le direttive dell’Unione Europea sulla sostenibilità del trasporto aereo.
Il nuovo scenario regolamentare, in particolare le normative in materia di oneri di servizio pubblico e di concorrenza, incentiva la partecipazione di compagnie sia affermate sia emergenti, delineando una situazione sinergica:
In sintesi, il 2026 segnerà un punto di svolta per i voli da e verso la Sardegna. Il ruolo attivo delle compagnie aeree, insieme al costante adeguamento delle politiche regionali ed europee, contribuirà a ridefinire l’accessibilità dell’isola verso la Penisola e il mondo, rafforzando la reputazione della Sardegna come destinazione di primo piano per turismo, affari e mobilità dei residenti.