Si può evitare il pagamento dell’IMU per una casa occupata? Requisiti e condizioni necessarie
I proprietari di immobili occupati abusivamente possono beneficiare di un'importante agevolazione fiscale: l'esonero dal versamento dell'Imposta Municipale Unica. Questa misura di esenzione riguarda specificamente gli immobili che risultano inutilizzabili o indisponibili a causa di occupazioni illegittime, purché il proprietario abbia provveduto a sporgere formale denuncia per i reati di "violazione di domicilio" o "invasione di terreni o edifici", come disciplinato rispettivamente dagli articoli 614 e 633 del Codice Penale italiano.
Il beneficio fiscale non è circoscritto alle sole unità abitative residenziali, ma si estende anche agli immobili con differenti destinazioni d'uso, a condizione che sia stata presentata regolare denuncia all'autorità giudiziaria competente o che sia già stato avviato un procedimento legale. Questa disposizione rappresenta un concreto supporto per i proprietari che si trovano a fronteggiare situazioni problematiche derivanti dall'occupazione non autorizzata dei propri beni immobili.
La sentenza 60 del 2025 della Corte di Cassazione ha segnato un punto di svolta significativo per i proprietari di immobili occupati illegalmente, stabilendo che questi non dovrebbero essere gravati dall'obbligo di pagare l'IMU su proprietà di cui non possono effettivamente disporre. Il principio alla base di questa decisione è che un immobile occupato abusivamente è assimilabile a un bene sottratto: non essendo più nella disponibilità materiale del legittimo proprietario, non dovrebbe generare obblighi tributari.
Fino a tempi recenti, numerosi comuni hanno continuato a esigere il pagamento dell'IMU anche per gli immobili occupati, ma con la legge di bilancio per il 2025, il governo ha introdotto una norma specifica che esenta dal versamento dell'imposta i proprietari che hanno denunciato penalmente gli occupanti abusivi. È importante sottolineare che questa normativa non ha effetto retroattivo, escludendo quindi la possibilità di rimborso per chi ha corrisposto l'IMU negli anni precedenti, con la sola eccezione degli anni 2024 e 2025.
Secondo le stime governative, basate sui dati forniti da Federcasa, gli immobili soggetti a occupazione abusiva in Italia sono approssimativamente 48.000, con un gettito annuale di IMU per le case occupate valutato intorno ai 26 milioni di euro per l'edilizia residenziale pubblica e 13 milioni per i proprietari privati. Considerando anche un margine prudenziale di calcolo, si stima una riduzione del gettito fiscale annuale di circa 73 milioni di euro, che nell'arco di un quadriennio potrebbe ammontare a circa 292 milioni di euro.
Per poter beneficiare dell'esenzione IMU sugli immobili occupati abusivamente, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali:
Il recupero effettivo dei fondi derivanti dalle esenzioni IMU per immobili occupati dipenderà in larga misura dalla volontà e dalla capacità dei proprietari di intraprendere azioni legali contro gli occupanti abusivi. La questione si complica notevolmente quando le famiglie che occupano gli immobili versano in condizioni di grave disagio economico e sociale, un aspetto che in alcuni casi può dissuadere i proprietari dall'avviare procedimenti giudiziari.
Questa misura fiscale si inserisce in un contesto più ampio di politiche abitative, dove si cerca di bilanciare il diritto di proprietà con la necessità di garantire un alloggio a chi si trova in condizioni di vulnerabilità. Gli enti locali, in collaborazione con i servizi sociali, sono spesso chiamati a intervenire per trovare soluzioni alternative per le famiglie occupanti, specialmente quando sono presenti minori o persone fragili.
Nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente tensione abitativa nelle grandi città italiane, l'esenzione IMU per le case occupate rappresenta solo uno degli strumenti necessari per affrontare il problema. Sarebbe auspicabile un approccio integrato che includa:
Per quanto riguarda le tempistiche, è importante rispettare alcune scadenze chiave:
La questione dell'esenzione IMU per gli immobili occupati abusivamente ha generato nel corso degli anni una giurisprudenza significativa, con diverse sentenze che hanno contribuito a definire i contorni di questa agevolazione fiscale. Alcuni casi emblematici possono aiutare a comprendere meglio come viene applicata questa esenzione nella pratica.
Un caso particolarmente rilevante è stato trattato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 13793 del 2019, in cui i giudici hanno stabilito che l'impossibilità di utilizzo dell'immobile dovuta a cause estranee alla volontà del proprietario, come l'occupazione abusiva, costituisce motivo valido per l'esenzione dall'IMU. Questa sentenza ha rappresentato un importante precedente, poi confermato dalla già citata sentenza 60 del 2025.
Altro caso interessante riguarda la situazione di immobili occupati abusivamente ma per i quali il proprietario non ha sporto denuncia. In questi casi, la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia (sentenza n. 4799/2021) ha stabilito che l'assenza di denuncia formale preclude l'accesso all'esenzione, sottolineando l'importanza di questo adempimento per poter beneficiare dell'agevolazione.
È fondamentale distinguere tra l'occupazione abusiva di un immobile e la situazione di morosità di un inquilino regolarmente contrattualizzato. Nel secondo caso, infatti, non si può parlare di occupazione abusiva ai sensi degli articoli 614 e 633 del Codice Penale, ma di inadempimento contrattuale.
La Commissione Tributaria Provinciale di Roma, con la sentenza n. 11816/2020, ha chiarito che l'esenzione IMU non si applica nei casi di morosità dell'inquilino, anche quando il proprietario ha avviato una procedura di sfratto. In questi casi, infatti, l'occupazione dell'immobile è inizialmente avvenuta con il consenso del proprietario, attraverso un regolare contratto di locazione.
Questa distinzione è cruciale per i proprietari di immobili locati a inquilini morosi, che devono essere consapevoli di non poter accedere all'esenzione IMU prevista per le occupazioni abusive, ma dovranno continuare a versare l'imposta anche durante il periodo di morosità e fino all'effettivo rilascio dell'immobile.