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In quali casi i pagamenti della malattia avvengono direttamente dall'INPS e non in busta paga? E come fare richiesta?

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali sono i casi in cui spetta direttamente allInps effettuare i pagamenti dellindennit di malattia ai lavoratori dipendenti: tutti i chiarimenti

Quando la malattia viene pagate direttamente dall’Inps e non in busta paga? Secondo quanto stabilito dalle leggi in vigore, l'indennità nei casi di malattia di un lavoratore viene erogata dall'Inps, ma è anticipata dal datore di lavoro. Ora l'Istituto ha reso note nuove istruzioni per il pagamento di malattia. Vediamo cosa cambia nel dettaglio.

  • Quando l’Inps paga direttamente la malattia ai lavoratori dipendenti e come fare la richiesta
  • Per riassumere…

Quando l’Inps paga direttamente la malattia ai lavoratori dipendenti e come fare la richiesta 

Con la circolare 2909 del 30 agosto 2024, l’Istituto di Previdenza ha chiarito che, se generalmente il pagamento della malattia avviene in busta paga tramite anticipo delle somme da parte del datore di lavoro, se quest'ultimo non vuole anticipare le somme previste, queste vengono pagate direttamente dall'Inps.

Per ottenere il versamento diretto delle somme da parte dell'Ente, il lavoratore deve dichiarare sotto la propria responsabilità di non aver ottenuto dal datore alcuna somma a titolo di anticipazione per la malattia, e deve inviare all'istituto una dichiarazione dove specifica gli importi per cui chiede il pagamento.

Se il datore ha pagato parzialmente l’indennità di malattia, l'Inps provvede ad una prima verifica delle somme già versate e procede poi al pagamento della quota restante.

Precisiamo che nella domanda, il lavoratore deve indicare anche il codice IBAN del conto sul quale vuole ricevere il pagamento.

Per riassumere…

Dunque, per riassumere, l'Inps procedere ai pagamenti diretti della malattia ai lavoratori, previa apposita richiesta, nei seguenti casi:

  • quando il datore di lavoro è stato sottoposto a procedura concorsuale;
  • quando l'azienda è sottoposta a fallimento;
  • se l’azienda ancora attiva rifiuta espressamente di anticipare le indennità agli aventi diritto;
  • alle aziende per le quali non sussiste l’obbligo di anticipazione, mancando la previsione del Ccnl;
  • se l’Istituto sta effettuando il pagamento diretto del trattamento di integrazione salariale, anche in deroga;
  • quando l’ITL, Ispettorato del Lavoro, accertato l’inadempimento del datore di lavoro, ha disposto il pagamento diretto della prestazione da parte dell’Inps.