L'accesso agli strumenti agevolativi introdotti dalla Legge n. 95/2024 e dal successivo decreto attuativo è riservato a specifiche categorie, con l'obiettivo di garantire l'efficacia dell'intervento pubblico.
Nuove misure legislative 2025-2026 mirano a favorire l'emergere di una nuova generazione di imprenditori, concentrando il loro effetto nei comparti identificati come chiave per lo sviluppo tecnologico e la transizione ecologica. Grazie all'attuazione di precise disposizioni normative, giovani disoccupati con meno di 35 anni trovano ora condizioni più favorevoli per avviare attività imprenditoriali o incrementare l'occupazione attraverso assunzioni mirate.
Questi strumenti puntano a rendere più competitiva e innovativa l'economia italiana, valorizzando l'impiego nei settori digitali, green e ad alta intensità di conoscenza. La disciplina, prevista dal cosiddetto "decreto Coesione", si traduce in vantaggi diretti sia per chi avvia un'impresa sia per chi rafforza la struttura organizzativa introducendo nuove risorse under 35, a sostegno della crescita socio-economica nazionale.
L'accesso agli strumenti agevolativi introdotti dalla Legge n. 95/2024 e dal successivo decreto attuativo è riservato a specifiche categorie, con l'obiettivo di garantire l'efficacia dell'intervento pubblico. Principali beneficiari sono i giovani under 35 che risultano disoccupati e che, tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, avviano un'attività d'impresa in Italia nei settori considerati strategici secondo i criteri stabiliti. Anche le imprese costituite da tali soggetti possono accedere agli incentivi per le nuove assunzioni, purché i rapporti siano a tempo indeterminato e riguardino persone con meno di 35 anni:
La normativa vigente ha previsto due forme principali di incentivo per favorire l'autoimpiego e l'aumento dell'occupazione tra gli under 35:
L'esonero contributivo per under 35 si rivolge esclusivamente a contratti di lavoro a tempo indeterminato stipulati fra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, in imprese che rientrano fra quelle designate come strategiche. L'agevolazione consente al datore di lavoro di non versare i contributi previdenziali all'INPS, fino ad un massimo di 800 euro mensili per ogni dipendente assunto; restano invece a carico premi e oneri INAIL. Il beneficio è attivo per tre anni e si applica soltanto alle nuove assunzioni che non derivano da obblighi di legge o successione di rapporti.
Le condizioni principali affinché il vantaggio possa essere ottenuto:
Per chi decide di costituire una nuova attività imprenditoriale, sono previste risorse economiche dirette: un contributo mensile di 500 euro, riconosciuto dall'INPS ed erogato annualmente in via anticipata per massimo tre anni. Tale misura sostiene l'avvio e la gestione nei primi mesi di attività delle micro e piccole imprese composte da giovani disoccupati sotto i 35 anni, ma solo se operate nei settori individuati dalle autorità competenti come strategici per innovazione e crescita.
L'importo è attribuito previa verifica dei requisiti attraverso controlli documentali, con un iter amministrativo che garantisce la tempestività dell'erogazione. I criteri per la determinazione del diritto prevedono:
La definizione di settori strategici si basa sull'elenco dei codici ATECO riportato nel decreto attuativo, con particolare attenzione alle attività orientate alla transizione digitale ed ecologica e alle imprese ad alta intensità di ricerca, conoscenza e valore aggiunto. Gli ambiti principali, individuati tramite criteri tecnici condivisi fra i Ministeri competenti, includono:
L'accesso agli incentivi prevede una procedura telematica definita dalle istruzioni dell'INPS. I soggetti interessati dovranno inviare la domanda esclusivamente attraverso il Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo), nella sezione Incentivi Decreto Coesione - Articolo 21:
L'accesso agli sgravi comporta alcune limitazioni di compatibilità con altre misure. L'esonero contributivo non si somma ad altri analoghi sgravi o riduzioni delle aliquote, ma può essere fruito insieme alla maxi-deduzione relativa al costo del lavoro e ad altri benefit come i programmi per la parità di genere. Resta vietato il cumulo con altri interventi di decontribuzione, compresi i rapporti di lavoro domestico e apprendistato.
I limiti di spesa sono fissati annualmente dal Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027 e ammontano a:
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2024 |
6,8 milioni di euro |
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2025 |
53,6 milioni di euro |
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2026 |
79,8 milioni di euro |
Le misure di promozione sono disponibili per attività e assunzioni avviate dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025. Il diritto ai benefici si estende fino a tre anni, non oltre il 31 dicembre 2028, entro i limiti delle risorse stanziate annualmente. Il finanziamento degli incentivi è assicurato dai fondi europei e nazionali destinati al programma tematico occupazione giovanile.
L'INPS svolge controlli per la verifica dei requisiti e dei vincoli di legge sia in fase di istruttoria sia nel periodo di fruizione del beneficio, con possibilità di revoca se emergono irregolarità, cessazione del rapporto o perdita dei requisiti.