Negli ultimi mesi, il titolo Juventus Football Club ha registrato una crescita in Borsa, con un aumento di oltre il 49% dai minimi toccati a febbraio.
Mentre i mercati finanziari globali attraversano un periodo di turbolenza, le azioni della Juventus continuano a registrare un rialzo. Questo fenomeno apparentemente controcorrente rispetto all'andamento generale delle borse si spiega con una serie di fattori, tra cui l'ingresso di nuovi azionisti, le speculazioni sul futuro del club e una strategia finanziaria che potrebbe delineare un cambio di rotta per la società bianconera. Approfondiamo insieme:
A rendere ancora più sorprendente questa crescita è il confronto con i volumi di scambio delle azioni: in una sola mattinata, sono stati movimentati oltre 1,3 milioni di titoli, un valore pari alla metà del volume medio giornaliero del club. L'incremento dell'interesse da parte degli investitori ha portato a un'accelerazione delle speculazioni e spinto il valore delle azioni verso livelli che non si vedevano da mesi.
Al centro di questa dinamica c'è l'ingresso di Tether, colosso delle criptovalute, nel capitale azionario della Juventus. La società ha acquisito una quota nel club, fino ad attestarsu attorno all'8,2% delle azioni e si è detta interessata a un coinvolgimento più attivo nella gestione finanziaria della squadra.
L'ingresso di Tether nell'azionariato della Juventus è stato un evento dirompente per il titolo in Borsa. La società, guidata da Paolo Ardoino, ha dichiarato apertamente di voler contribuire al rilancio del club, introducendo nuovi modelli di business e ampliando le possibilità di monetizzazione attraverso strumenti finanziari innovativi.
Il messaggio lanciato da Ardoino su X (ex Twitter), con la sigla MJGA (Make Juventus Great Again) e una foto con Del Piero e Zidane, ha scatenato le speculazioni tra tifosi e analisti finanziari. Se da un lato Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha smentito qualsiasi ipotesi di cessione della società, dall'altro l'interesse di Tether per il club sembra sempre più concreto.
Alcuni analisti ritengono che Tether potrebbe seguire un modello simile a quello adottato da Ineos con il Manchester United, dove la multinazionale chimica di Jim Ratcliffe ha acquisito una quota minoritaria del club, ma ottenendo un ruolo nella gestione sportiva. Questo scenario può replicarsi con Tether, che, pur senza acquisire la maggioranza, può assumere il controllo operativo della Juventus con un piano di investimenti pluriennale per il rafforzamento della squadra e delle infrastrutture.
Tether ha le risorse finanziarie per un'operazione di questa portata: nel solo 2024, la società ha registrato profitti per oltre 13,7 miliardi di dollari, di cui 6,4 miliardi solo nell'ultimo trimestre.
A complicare il quadro ci sono le voci che parlano di un possibile ritorno di Andrea Agnelli ai vertici della Juventus. L'ex presidente, allontanato dopo il terremoto giudiziario che ha coinvolto la società negli ultimi anni, rimane una figura influente nell'ambiente bianconero e viene considerato da alcuni investitori come il profilo giusto per rilanciare il club.
Per Exor non esistono trattative per la cessione della Juventus, ma alcuni osservatori ritengono che la holding possa essere disposta a valutare una riduzione della propria quota, pur mantenendo il controllo della società attraverso una governance rafforzata.