Rinnovo contratto CCNL autotrasporti locale 2024-2026 approvato. Cosa cambia per stipendi, indennità, orario di lavoro

di Marianna Quatraro pubblicato il 21/03/2025 alle 09:30

C’è l’accordo sul rinnovo del trasporto pubblico locale, dagli aumenti retributivi ad altre modifiche per migliorare le condizioni di lavoro

Cosa prevede il rinnovo ufficiale del Contratto per l’autotrasporto locale 2024-2026? E’ stata finalmente raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale del trasporto locale che interessa oltre 120mila autoferrotranvieri.

L’accordo ha portato alla revoca dello sciopero di bus, metro e tram indetto il 1 aprile da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Vediamo quali sono le novità previste.

Quali sono le modifiche e le novità previste dal rinnovo del Ccnl per l’autotrasporto locale
Da quando sarà ufficialmente in vigore

Quali sono le modifiche e le novità previste dal rinnovo del Ccnl per l’autotrasporto locale

Il nuovo contratto prevede nel dettaglio:

un aumento retributivo medio tra i 220 e i 240 euro mensili;
l’istituzione di un nuovo elemento distinto della retribuzione (Edr) di 40 euro medi lordi mensili, erogato per 14 mensilità;
il pagamento di una tantum di 500 euro per il periodo di vacanza contrattuale dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024, considerando che il contratto nazionale è scaduto alla fine del 2023;
revisione dell’orario di lavoro per meglio conciliare le esigenze di produttività aziendale con quelle dei tempi di vita e di lavoro accompagnate dall’erogazione di 40 euro mensili lordi erogati per 12 mesi.

Senza un’intesa ufficiale in tal senso, a partire dal primo gennaio 2026 saranno erogati 20 euro che le parti a livello aziendale potranno convertire in 2 giornate di permesso retribuito anche nei casi di lavoro part-time.

Da quando sarà ufficialmente in vigore

Il nuovo contratto ha decorrenza 2024-2026 e già nelle buste paga di marzo viene riconosciuto il nuovo EDR 2024 di 40 euro lordi mensili, mentre dal prossimo mese di aprile ci saranno gli aumenti stabiliti.

Le organizzazioni sindacali hanno comunque sottolineato l'importanza di continuare a lavorare su altri obiettivi, come la garanzia della sicurezza per le operatrici e gli operatori di front line, un miglioramento della qualità del servizio e un adeguamento del Fondo nazionale trasporti, con risorse congrue.