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Le azioni della Borsa italiana che sono salite di più negli ultimi 5 anni e che hanno ancora possibilità di crescere

di Marcello Tansini pubblicato il
Possibilità di crescere azioni

Negli ultimi 5 anni la Borsa italiana ha visto titoli protagonisti di rialzi notevoli. Un'analisi tra settori, rendimenti, strategie e valutazioni per capire quali azioni potrebbero mantenere il passo del successo.

Negli ultimi anni, Piazza Affari ha visto emergere numerose azioni campioni che hanno registrato performance sorprendenti, spesso distanti dai picchi storici ma comunque capaci di suscitare un ritrovato interesse tra gli investitori istituzionali e privati. Il listino milanese si è distinto non solo per i ritorni, che in alcuni casi hanno raggiunto cifre a tre o quattro zeri, ma anche per la resistenza dei titoli più solidi e innovativi in fasi di alta volatilità e di transizione economica. Storie aziendali di successo, ristrutturazioni strategiche e un contesto internazionale in costante evoluzione hanno favorito risultati straordinari in diversi comparti.

Le opportunità di crescita futura continuano a essere parte integrante del discorso attorno all'azionario italiano: diversi titoli, pur avendo già corso molto, mostrano potenziale di sviluppo e rivalutazione, specie in presenza di multipli contenuti e politiche di dividendo attrattive. Questo scenario impone un'analisi accurata della qualità delle singole società e del contesto macroeconomico per individuare le vere azioni campioni di Piazza Affari che potrebbero ancora portare valore nel medio-lungo periodo.

Le migliori performance in Borsa negli ultimi 5 anni: i titoli protagonisti

Analizzando i dati dei principali indici di Piazza Affari emerge una fotografia dinamica, dove alcune società hanno registrato veri e propri rally pur mantenendo valutazioni inferiori ai rispettivi massimi storici. Il comparto bancario si conferma trainante, con nomi come BPER Banca, Unicredit e Banco BPM, che hanno beneficiato di fusioni, acquisizioni e un progressivo processo di concentrazione settoriale. BPER, ad esempio, ha messo a segno aumenti superiori al +500% sul quinquennio, dimostrando l'impatto determinante delle strategie di crescita per linee esterne.

Non meno rilevante è stata la marcia di Leonardo, protagonista nel settore della difesa e aerospazio, che ha offerto un rendimento vicino al 600% grazie all'aumento della spesa militare a livello continentale e ai progetti internazionali che pongono il gruppo al centro della cooperazione industriale europea. Maire Tecnimont ha brillato tra le medie capitalizzazioni, così come OVS e titoli del settore medicale come SOL, evidenziando il ruolo dei business specializzati e reattivi al cambiamento:

  • Leonardo: rally superiore al 590%
  • BPER Banca: +535%
  • Unicredit e Banco BPM: rialzi consistenti, forte espansione sulla scia del risiko bancario
  • Maire, OVS, SOL: evoluzioni brillanti nel segmento small e mid cap
Alcuni di questi titoli, nonostante abbiano archiviato performance straordinarie, restano quotati sotto i massimi assoluti raggiunti in passato - un segnale interpretato dagli analisti come margine di potenziale ulteriore rivalutazione, viste le solide basi industriali e il miglioramento degli indicatori di redditività.

Banche, difesa e retail: analisi settoriale delle azioni top e prospettive di crescita

La stratificazione dei rendimenti su Piazza Affari si mostra in modo chiaro esaminando l'evoluzione dei singoli comparti. Il settore bancario ha beneficiato dell'innalzamento dei tassi d'interesse e del consolidamento, ma molti analisti intravedono un rallentamento della spinta in seguito alle recenti dinamiche della BCE e al calo dei margini di interesse. Alcune banche, pur mantenendo una solidità operativa evidente, potrebbero vedere compressa la crescita futura, specialmente laddove il rischio di deterioramento dei crediti dovesse tornare a crescere:

  • Banche: rotazione dei portafogli verso business meno esposti ai tassi, con attenzione a commissioni e risparmio gestito.
  • Difesa: Leonardo rappresenta il caso emblematico di re-rating sulle aspettative di spesa militare europea. Tuttavia, possibili riduzioni dei budget pubblici e cambiamenti geopolitici suggeriscono cautela sulle stime di crescita extrapolate dagli ultimi due anni.
  • Retail e medicale: OVS e SOL mostrano potenziale interessante, grazie all'aumento del potere d'acquisto, efficienza nell'omnicanalità e costi delle materie prime più bassi rispetto al picco inflazionistico.
Sul fronte retail, il calo dell'inflazione e la ripresa del turismo favoriscono i brand più resilienti, mentre il settore della sanità e dei medical device cavalca megatrend di lungo periodo come l'invecchiamento della popolazione europea:

Settore

Titoli di punta

Outlook

Bancario

BPER, Unicredit, Banco BPM

Solido ma con potenziali rallentamenti

Difesa

Leonardo

Rialzi meno ripetibili, attenzione a scenario geopolitico

Retail/Medicale

OVS, SOL

Spazi di crescita, multipli ancora attraenti

Il comparto bancario resta centrale nel panorama delle azioni campioni di Piazza Affari, ma l'apparente convergenza verso il fair value invita a una selettività maggiore nelle scelte di portafoglio.

Il ruolo dei dividendi e dei multipli di valutazione nel valutare nuove opportunità

Un aspetto decisivo nella scelta di azioni italiane riguarda la politica di distribuzione dei dividendi e i multipli di valutazione. Il mercato domestico si distingue da anni per forward dividend yield competitivi, spesso superiori al 6% nelle large cap bancarie e nei settori energetici. Tali cedole rappresentano uno dei principali attrattori per investitori orientati al medio-lungo periodo:

  • Monte dei Paschi di Siena, Mediobanca, Banco BPM, Intesa Sanpaolo tra le banche più generose in termini di dividendi.
  • Titoli come ENI e Saipem rafforzano l'appeal del listino con payout costanti e resilienza nei prezzi del petrolio.
I multipli prezzo/utili (P/E) continuano a offrire margini di sconto rispetto a omologhi europei, con l'indice MSCI delle azioni italiane scambiato a livelli inferiori alla media storica. Questo contesto permette, soprattutto per investitori pazienti, di puntare su società solide che possano combinare dividendi sostenibili e apprezzamento delle quotazioni.

Società

Forward Dividend Yield

Mediobanca

13,67%

Intesa Sanpaolo

8,86%

Banco BPM

oltre 7%

ENI

7,45%

La combinazione di dividendi elevati e multipli a sconto resta uno dei punti di forza principali che distinguono le azioni campioni di Piazza Affari rispetto ad altri mercati europei.

Strategie e opinioni degli esperti: quali azioni possono continuare a correre?

Secondo le analisi più recenti degli esperti di mercato, il ciclo brillante di alcuni titoli italiani potrebbe proseguire a determinate condizioni. Gli analisti raccomandano oggi un approccio selettivo incentrato su solidità dei fondamentali, crescita degli utili e strategia dei dividendi. Secondo gli strategist, gli istituti bancari più efficienti, come Intesa Sanpaolo e Mediobanca, potrebbero mantenere interessanti livelli di redditività grazie a modelli di business diversificati e capacità di contenere i costi operativi:

  • Banche: il serbatoio di ulteriore crescita si riduce, ma i leader di settore mantengono posizioni solide e continuano a generare utili consistenti e payout elevati. Viene sottolineato come Intesa e Banco BPM restino sotto attenta osservazione per il loro potenziale di ristrutturazione e razionalizzazione.
  • Difesa: su Leonardo si mantiene una visione costruttiva ma più prudente. Il titolo, pur avendo corso molto, potrebbe beneficiare a medio termine della nascita di joint venture strategiche (es. Project Bromo) nell'aerospazio, anche se lo scenario è legato agli indirizzi di spesa dei governi UE.
  • Retail e Mid Cap: OVS e Maire sono considerate storie di rilancio industriale con potenzialità di crescita grazie al mix tra brand, margini operativi e nuove frontiere digitali.
  • Energia e infrastrutture: ENI e utility come A2A vengono citate dagli analisti come settori dove sostenibilità dei flussi di cassa e transizione energetica si uniscono a rendimenti generosi.
Tra le opinioni raccolte dai portfolio manager emerge, inoltre, l'indicazione di considerare società che trattano a multipli di valutazione inferiori alla media storica e che non hanno risentito eccessivamente delle recenti turbolenze di mercato. L'attenzione si sposta sempre più sulla qualità della governance aziendale e sulla capacità di innovazione.