L’ultima revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), annunciata dopo otto anni di attesa e una lunga trafila normativa, segna una svolta per tutti coloro che convivono con patologie croniche, rare o complesse. Dal 2026, chi soffre di disturbi come fibromialgia, anoressia, patologie genetiche rare e altre condizioni rilevanti potrà accedere a cure gratuite e servizi all’avanguardia garantiti dal Servizio sanitario nazionale (SSN). Grazie alle recenti decisioni della Conferenza Stato-Regioni e alle risorse dedicate, cresce l’impegno a ridurre le storiche disparità tra territori e ad ampliare le prestazioni offerte, assicurando una maggiore protezione della salute per tutta la popolazione.
Cosa cambia con i nuovi Lea: novità, fondi e iter di approvazione
L’aggiornamento introdotto prevede oltre 3.000 nuove prestazioni tra visite, terapie, test e servizi specifici. Particolare attenzione viene dedicata a malattie precedentemente poco tutelate e complesse, tra cui tumori, fibromialgia, anoressia e nuove patologie rare.
L’iter di approvazione ha richiesto un lungo confronto tra Ministero, Regioni e Parlamento, con l’obiettivo di uniformare l’erogazione dei servizi su tutto il territorio nazionale. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e i successivi decreti attuativi garantiranno piena operatività già dal prossimo anno. Nel dettaglio, le principali novità interessano:
- Esenzione dal ticket per patologie croniche emergenti, come fibromialgia, idrosadenite cronica suppurativa e malattia polmonare da micobatteri non tubercolari:
- Potenziamento degli screening neonatali a nuove otto patologie genetiche rare con l’inserimento tra gli altri del test per l’atrofia muscolare spinale (Sma) e per le immunodeficienze combinate gravi (Scid);
- Inserimento di nuovi ausili su misura e diagnostica avanzata;
- Nuove prestazioni specialistiche, anche durante la gravidanza;
- Potenziamento degli screening per tumori ereditari del seno e dell’ovaio;
- Nuove sedute individuali e collettive per i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione.
Fibromialgia, idrosadenite suppurativa e malattia polmonare: nuove esenzioni e impatto sui pazienti
L’inserimento di nuove esenzioni per
prestazioni sanitarie dedicate a chi è affetto da fibromialgia, idrosadenite suppurativa e alcune malattie polmonari rappresenta una risposta concreta a richieste storiche dei pazienti. In particolare, la sindrome fibromialgica, caratterizzata da dolore cronico diffuso e sintomi debilitanti, è ora riconosciuta come malattia che dà diritto a cure specifiche senza costi aggiuntivi per gli utenti, con attestazioni di esenzione di durata definita.
Anche per chi affronta l’idrosadenite suppurativa, una condizione infiammatoria cronica della pelle spesso trascurata, l’accesso a terapie innovative e farmaci mirati sarà facilitato. Per le malattie polmonari da micobatteri non tubercolari, che comportano complicanze respiratorie anche gravi, il nuovo Lea semplifica il percorso per visite, follow-up e trattamenti specialistici, senza l’ostacolo del ticket, prevedendo, in ogni caso:
- Miglioramento dell’accesso a terapie e monitoraggio continuo
- Superamento dei ritardi diagnostici dovuti a barriere economiche
- Riduzione dei costi a carico delle famiglie dei pazienti.
Anoressia e altri disturbi dell’alimentazione: percorsi di cura e terapie gratuite
Le novità in tema di assistenza ai disturbi dell’alimentazione, come anoressia, bulimia e binge eating, prevedono percorsi strutturati che includono sedute individuali e di gruppo gestite da equipe multidisciplinari. Il nodo della cronicità e dell’invalidità di queste condizioni viene affrontato tramite l’inserimento formale nell’elenco delle malattie croniche, consentendo l’accesso gratuito fino a 20 sedute terapeutiche annue, coprendo una fascia di utenza che comprende prevalentemente adolescenti e giovani adulti.
Sono previsti:
- Protocollo integrato tra servizi psichiatrici, nutrizionisti e psicologi
- Supporto alle famiglie con counseling e mediazione
- Terapie innovative per la gestione di sintomi fisici e psicologici.
Screening neonatali e nuove patologie genetiche rare incluse nei Lea
L’ampliamento dello screening neonatale a otto nuove patologie genetiche rare offre maggiori opportunità di diagnosi precoce e tempestività negli interventi terapeutici. Tra le principali condizioni introdotte figurano l’atrofia muscolare spinale (SMA) e immunodeficienze gravi (Scid), oltre a malattie metaboliche come la sindrome di Fabry e Gaucher.
Le prestazioni garantite si articolano in:
- Test biochimici e genetici di ultima generazione
- Monitoraggio specialistico dei neonati positivi
- Supporto multidisciplinare alle famiglie
Ogni anno circa 400.000 neonati potranno beneficiare di questi screening potenziati, migliorando significativamente la prognosi e la qualità di vita dei piccoli pazienti affetti da patologie spesso diagnosticabili solo in fase avanzata.
Oncologia e test genetici: prevenzione e trattamenti innovativi per i tumori ereditari
Nel campo oncologico, la revisione dei Lea prevede l’accesso gratuito a test genetici per la ricerca di varianti nei geni BRCA1 e BRCA2, particolarmente rilevanti per la prevenzione dei tumori al seno e all’ovaio in soggetti con familiarità oncologica. Sono previsti 45 pannelli di test molecolari su 22 tumori solidi ed ematologici per individuare le mutazioni che indirizzano verso cure personalizzate e farmaci a bersaglio molecolare già approvati e rimborsati.
L’offerta di prestazioni include:
- Screening e sorveglianza attiva annuale per le categorie a rischio
- Accesso a test genomici nei tumori mammari ormono-responsivi in stadio precoce
- Eliminazione della chemioterapia laddove non necessaria.
Endometriosi, celiachia e altre nuove prestazioni: dalla diagnosi ai trattamenti personalizzati
Una delle principali innovazioni contenute nell’aggiornamento dei Lea riguarda
il riconoscimento di condizioni complesse come l’endometriosi e la celiachia. Per la prima volta, i relativi trattamenti diagnostici e terapeutici entrano formalmente nella lista delle prestazioni erogate dal SSN senza oneri aggiuntivi per la paziente. Grazie a questo riconoscimento, le donne affette da dolore cronico e difficoltà riproduttive potranno accedere a percorsi diagnostici avanzati con strumenti di imaging e consulenze dedicate.
Nel dettaglio, per la celiachia:
- Accesso facilitato a diagnosi differenziale e follow-up specialistico
- Monitoraggio costante per evitare complicanze alimentari
Si amplia, inoltre, il ventaglio delle
prestazioni di procreazione medicalmente assistita, della diagnostica molecolare e di ausili digitali per la disabilità grave, garantendo una risposta più personalizzata e inclusiva rispetto alle esigenze eterogenee della cittadinanza.
L’adeguamento delle tariffe e l’equità di accesso: criticità e prospettive tra le Regioni italiane
Il nuovo tariffario associato ai Lea, già previsto nei recenti decreti ministeriali e Dpcm, mira a superare le diseguaglianze storiche nell’accesso ai servizi tra le diverse Regioni d’Italia. Le differenze nell’applicazione dei Lea nelle annualità precedenti hanno spesso generato ritardi e discriminazioni: il recente adeguamento delle tariffe è stato predisposto per offrire prestazioni uniformi, aggiornando “prezziari” e compensando eventuali maggiori costi derivanti dall’adozione di nuove tecnologie e farmaci innovativi.
| Regione |
Status di recepimento nuovi Lea |
| Lombardia |
Recepiti pienamente |
| Calabria |
Parzialmente attuati |
| Sicilia |
Iter in corso |
Il coordinamento continuo tra Ministero e Regioni costituirà il cardine per il superamento definitivo delle disparità in tema di equità di accesso e qualità delle cure.
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