Dall'analisi di 397 aziende, tra cui 211 preselezionate, emerge un quadro di 20 imprese classificate come i migliori posti di lavoro per la diversità e l'equità di genere nel 2024.
Le aziende riconosciute come Best Workplaces for Women per il 2024 da Great Place to Work hanno registrato un incremento quasi decimale nel senso di rispetto, equità e orgoglio dei dipendenti verso le proprie organizzazioni. In un'epoca segnata da frequenti cambiamenti di lavoro e crescente insoddisfazione professionale, queste aziende si sono distinte per aver creato un ambiente lavorativo che favorisce un maggiore coinvolgimento. In questi contesti, le donne non solo avanzano più rapidamente nelle loro carriere, ma si dichiarano anche più soddisfatte.
Questi riconoscimenti evidenziano l'impegno di tali aziende nel promuovere una cultura aziendale inclusiva e supportiva, cruciali per l'avanzamento professionale e la soddisfazione personale:
Il Trust Index valuta la qualità dell'ambiente di lavoro basandosi su cinque aree: credibilità, rispetto ed equità del management, orgoglio per il proprio lavoro e per l'organizzazione, e coesione tra colleghi. Il Parity Index, invece, misura il benessere e la soddisfazione delle lavoratrici attraverso domande su aspetti come l'assenza dal lavoro per motivi personali, la parità salariale e la trasparenza nelle decisioni di carriera.
Nella classifica, Teleperformance, Biogen Italia e American Express si sono distinte salendo sul podio, seguite da altre importanti aziende nei settori dell'istruzione, produzione e servizi. Queste aziende hanno dimostrato standard elevati in termini di rispetto (84%) ed equità (83%), superando la media di altre imprese analizzate.
Le aziende in classifica vantano un elevato livello di coinvolgimento dei loro dipendenti, con l'85% di questi che considera il proprio luogo di lavoro come eccellente, un netto contrasto con la media nazionale del 52%. In particolare, le donne in queste aziende esprimono una maggiore soddisfazione rispetto agli uomini in tutte le aree del modello Great Place to Work, con un indice di fiducia superiore di tre punti percentuali.
In altre aziende non classificate, le donne tendono a essere più critiche rispetto agli uomini, particolarmente nelle aree del rispetto e dell'equità. Questo include aspetti come il bilanciamento tra vita e lavoro e la parità retributiva, dove le differenze si mostrano sostanziali. Le lavoratrici delle aziende migliori per la diversità e l'inclusione ritengono di avere maggiori opportunità di innovazione e sono più inclini a vedere se stesse come ambasciatrici del proprio posto di lavoro, un sentimento meno diffuso tra le colleghe di altre aziende.
Questo divario si riflette anche nei livelli di leadership: nelle aziende Best Workplaces for Women, il 42% dei ruoli manageriali è occupato da donne, rispetto al 25% in altre aziende, mostrando un impatto positivo della presenza femminile a tutti i livelli organizzativi. Questa maggiore inclusione di donne nei ruoli decisionali non solo aumenta la soddisfazione e l'engagement ma promuove anche carriere più equilibrate e meritocratiche.
Nel 2024, la classifica delle 20 migliori aziende per la parità di genere mostra un equilibrio tra piccole, medie e grandi imprese, con la notevole entrata di due piccole aziende (10-49 dipendenti). Oltre alla varietà dimensionale, si nota anche una maggiore diversificazione settoriale tra le aziende premiate, che spaziano dalla biotecnologia e il farmaceutico ai servizi professionali, passando per il settore manifatturiero e l'information technology.
Sara Carnovali, collaboratrice di Great Place to Work e project manager per l'accompagnamento alla certificazione di parità di genere, sottolinea l'importanza di questi dati: "Questi risultati mostrano come le politiche di genere stiano progressivamente influenzando la cultura aziendale anche in settori che tradizionalmente vedevano una scarsa presenza femminile e avevano difficoltà a competere in termini di parità."
La classifica, aggiunge Carnovali, "conferma che molte realtà aziendali italiane sono sulla strada di un cambiamento virtuoso che non solo le migliora internamente, ma genera anche valore e ricchezza sociale." Questo è particolarmente rilevante in Italia, dove, nonostante un incremento nel Gender Equality Index (+14,9 punti in 10 anni), si registrano ancora dati preoccupanti riguardo l'inclusione lavorativa delle donne, che rimane al di sotto della media europea di 8,8 punti.