Dalle sfide globali agli indicatori del Global Innovation Index: ecco come si definisce l'innovazione e qual è il ruolo dell'Italia.
Il Global Innovation Index (GII), realizzato dalla World Intellectual Property Organization, rappresenta oggi lo strumento di riferimento per valutare la capacità innovativa di 139 economie a livello mondiale. Attraverso circa 80 indicatori, tra cui istruzione, infrastrutture, ambiente normativo e output tecnologici, il GII fotografa il panorama globale mettendo in evidenza i Paesi più innovativi del mondo, i trend emergenti e i nuovi centri di eccellenza. Questa analisi offre una visione approfondita dei modelli di sviluppo, indicando come l'innovazione sia la leva della competitività internazionale.
La classifica pubblicata nel 2025 conferma la Svizzera al vertice per il quindicesimo anno consecutivo, seguita da Svezia e Stati Uniti. A completare la top ten troviamo Corea del Sud, Singapore, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Danimarca e, per la prima volta, la Cina, che conquista una posizione tra i primi dieci segnando un passaggio significativo nella competizione globale. I migliori piazzamenti riflettono uno scenario in cui le economie avanzate non sono più le uniche detentrici della leadership tecnologica, grazie anche ai veloci progressi di alcune economie emergenti:
Posizione |
Stato |
1 |
Svizzera |
2 |
Svezia |
3 |
Stati Uniti |
4 |
Corea del Sud |
5 |
Singapore |
6-10 |
Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Danimarca, Cina |
Dai dati del Global Innovation Index emerge che i Paesi leader condividono caratteristiche distintive che ne sostengono il primato. I principali fattori includono:
Il panorama europeo resta tra i più dinamici a livello globale, con 15 economie presenti tra le prime 25. Germania, Francia e Regno Unito guidano l'innovazione continentale, mentre il Nord Europa si distingue per politiche stabili e infrastrutture avanzate. Tuttavia, il tasso di crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo in Europa ha sperimentato una flessione fino al 2,9%, il valore più basso dall'ultima crisi globale.
Diverse economie europee hanno migliorato la propria posizione nell'indice, ma si osservano ancora delle differenze rispetto agli Stati Uniti, dove la disponibilità di venture capital resta nettamente superiore. La maggiore concentrazione di poli innovativi negli USA e l'impatto degli investimenti in intelligenza artificiale fanno sì che Oltreoceano si mantengano livelli di leadership nonostante il rafforzamento del blocco europeo.
Nel 2025 l'Italia mantiene il ventottesimo posto tra i Paesi più innovativi secondo il GII. Punti di forza si rilevano nelle infrastrutture digitali (27ª posizione) e nella sofisticazione del mercato, sostenuta da un buon accesso ai servizi ICT e da investimenti crescenti nelle startup. In capitale umano e ricerca la posizione resta positiva, anche se la spesa in ricerca e sviluppo rimane inferiore rispetto agli altri grandi Paesi europei.
Tra i risultati di rilievo spiccano: