Restano tra i più bassi gli stipendi degli italiani a causa di tasse e contributi previdenziali da pagare: ecco come incide realmente il cuneo fiscale
Perché è il cuneo fiscale il problema per cui gli stipendi in Italia sono bassi? Gli stipendi degli italiani continuano ad attestarsi tra i più bassi nell’area Ocse. Il BelPaese è, infatti, solo 23esimo nei redditi dei dipendenti e ultimo per gli aumenti in busta paga.
L’ultimo rapporto Ocse 2025 sulla tassazione dei salari nel 2024 fotografa una situazione critica per il nostro Paese, spiegando che i lavoratori italiani hanno guadagnato meno della media, costando di più alle imprese e che ad essere penalizzati sono soprattutto i single. Il motivo è da ricercare nel cuneo fiscale. Cerchiamo di seguito di spiegarne il perché.
Secondo il rapporto Taxing Wages 2025 dell’Ocse, il sistema fiscale italiano continua a penalizzare i lavoratori.
I numeri riportati evidenziano, infatti, che nel 2024 il salario netto medio in Italia è stato pari a 41.438 dollari (a parità di potere d’acquisto), piazzandosi al 23esimo posto su 38 nell’area Ocse.
Nel frattempo, il costo del lavoro, compresi i contributi a carico del datore, nello stesso anno è stato di 78.312 dollari, ben sopra la media Ocse di 71.277 dollari, posizionando l’Italia al 17esimo posto, ma il reddito netto percepito è molto più basso e questo dipende da un sistema fiscale decisamente poco vantaggioso ed efficiente.
Per fare qualche confronto, il rapporto costo del lavoro-salario netto in Francia è di 91.800/48.500 dollari, in Belgio di 110.000/oltre 52.000, in Germania di 107.000/56.000 dollari.
Tradotto, il sistema fiscale italiano, insieme a quello contributivo, pesano troppo sulle tasche degli italiani, nonostante i tagli approvati con l’ultima Manovra Finanziaria 2025, per cui i redditi netti effettivamente a disposizione dei lavoratori si riducono nettamente rispetto agli importi lordi e restano ben lontani dal mantenere un alto potere di acquisto.
Secondo il rapporto dell’Ocse, ad essere maggiormente penalizzati dal cuneo fiscale, tasse e contributi previdenziali da dover pagare, sono soprattutto i single.
Nel 2024, infatti, il cuneo fiscale italiano per i lavoratori single senza figli ha raggiunto il 47,1%, con un aumento di 1,61 punti percentuali rispetto all’anno precedente. La media si attesta al 34,9%.
Va decisamente meglio per le famiglie monoreddito con due figli, il cui cuneo fiscale medio Ocse è salito di 0,16 punti arrivando al 25,8%, mentre si attesta al 29,5% per le famiglie bireddito con due figli (uno al 100%, l’altro al 67% del salario medio).
Passando, invece, al caso dei genitori single con figli, il cuneo fiscale medio Ocse è decisamente basso, attestandosi al 15,8%, ma anche in tal caso in Italia è più alto.