Dalle armi consentite, al trattamento dei cinghiali, ai luoghi dove praticare l’attivitŕ venatoria: cosa cambia per la caccia con il nuovo disegno di legge del governo
Quali sono le nuove regole sulla caccia contenute nel disegno di legge del Governo Meloni? Il nuovo disegno di legge del governo Meloni rivede le regole sulla pratica della caccia, con modifiche che interessano l'uso delle armi, i giorni in cui sarà possibile cacciare, la facoltà di trattenere i cinghiali ormai uccisi, le aree dove praticare l’attività venatoria.
E sono già diverse le polemiche e le proteste da parte di Legambiente e dei partiti d’opposizione. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il provvedimento.
Secondo quanto stabilito, si potranno usare:
Cambiano poi i tempi per cacciare: l’esercizio venatorio non può essere consentito per un numero settimanale di giornate superiore a tre e le regioni possono consentire la libera scelta al cacciatore. Nei giorni di martedì e di venerdì, la caccia è in ogni caso sospesa.
Gli imprenditori agricoli, i proprietari e i conduttori dei fondi per l’esercizio della caccia devono aver ottenuto la licenza per l’esercizio venatorio, aver frequentato i corsi di formazione autorizzati dagli organi competenti e ottenere l’autorizzazione dalla regione o dalla provincia autonoma a svolgere le attività di controllo di cinghiali.
Possono, inoltre, trattenere gli animali abbattuti a condizione di sottoporli ad analisi igienico-sanitarie e che non presentino rischi per la salute.
Il disegno di legge riduce, inoltre, il numero delle aree protette in cui la caccia non può essere esercitata. Per esempio, si potrà esercitare nelle aree demaniali dello Stato e delle regioni, come le spiagge.
Le novità contenute del decreto di legge non sono ancora ufficiali.
Il provvedimento deve essere prima definitivamente approvato in Consiglio dei Ministri, poi deve essere emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Entra ufficialmente in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione.