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Manovra finanziaria, quali emendamenti hanno più probabilità di passare? Oggi prime eliminazion

di Marcello Tansini pubblicato il
manovra finanziaria 2026 ed emendamenti

La manovra finanziaria entra nel vivo: tra prime esclusioni ed emendamenti segnalati, emergono proposte su fisco, cripto, affitti brevi e novità curiose come bonus tombe e tasse su pacchi extra UE. Un quadro dinamico di trattative politiche.

La legge di bilancio 2026 si trova a un bivio decisivo: nella giornata di oggi si avvia la riduzione delle oltre 5.700 proposte emendative a circa 400 selezionate, note come emendamenti "segnalati". Questa sistematica selezione è il frutto delle intense trattative tra maggioranza e opposizione avviate nelle ultime settimane, con l’obiettivo di concentrare il confronto parlamentare sulle modifiche considerate realmente rilevanti e prioritarie.
In questo ambito, i diversi partiti hanno lavorato per promuovere i propri interessi e temi di bandiera, puntando ad incidere sulle principali direttrici della manovra: dal fisco al welfare, dalla sanità agli incentivi economici.

Il processo di selezione e le trattative sugli emendamenti alla manovra 2026

La fase di selezione degli emendamenti alla manovra di bilancio costituisce uno dei momenti più intensi e delicati dell’iter parlamentare. Dopo la presentazione di migliaia di proposte da parte dei gruppi politici, maggioranza e opposizione sono state chiamate a una corsa contro il tempo per individuare e segnalare quelle che riflettono le priorità strategiche del proprio schieramento.

Il meccanismo della segnalazione richiede un accordo all’interno delle singole forze politiche, ma comporta inevitabilmente anche un confronto interpartitico sulle coperture e sulla fattibilità di alcune proposte. La maggioranza di governo, quest’anno rappresentata dal centrodestra, si è riunita più volte per dirimere le divergenze e definire gli equilibri tra esigenze differenti, con particolare attenzione alle risorse da destinare alle nuove misure per il 2026.
Le consultazioni si sono svolte su due livelli:

  • Incontri tecnici tra portavoce economici e responsabili di Commissione
  • Vertice politico per il definitivo via libera prima del Consiglio dei ministri
Fra le questioni più discusse troviamo la fiscalità, la lotta all’evasione, le politiche abitative e i correttivi sulle modalità di tassazione di oro e cripto-attività.

La pressione del tempo – con la scadenza odierna per la presentazione degli emendamenti “segnalati” – ha reso le trattative frenetiche, con tentativi di mediazione per salvaguardare l’unità della maggioranza e, nel contempo, rispondere alle aperture richieste dall’opposizione. Solo le proposte ritenute prioritarie, coerenti con gli equilibri di bilancio e le normative vigenti, otterranno l’ammissione alla discussione in Commissione Bilancio.

Gli emendamenti con maggiori probabilità di approvazione: panoramica delle principali proposte

La forza degli emendamenti segnalati non è solo nella loro quantità, ma nella qualità politica e tecnica delle proposte che riescono a emergere dalla selezione serrata. Quest’anno si distinguono alcune linee di intervento che potrebbero incidere in modo significativo sulla fisionomia della prossima legge di bilancio.

Particolare attenzione è rivolta alla fiscalità e al rilancio dell’economia reale: molte delle proposte puntano a favorire la ripresa di settori strategici, come l’edilizia, la sanità, il comparto energetico e l’innovazione. I correttivi considerati più solidi sono quelli sostenuti da solide fonti di copertura finanziaria e da un impianto normativo già sperimentato in passato, fattore che aumenta la loro credibilità agli occhi della Commissione Bilancio.
Tra gli interventi con le maggiori chance di essere inseriti nella versione definitiva della manovra 2026, vanno segnalati:

  • L’introduzione di una aliquota agevolata per la rivalutazione fiscale dell’oro da investimento
  • La conferma della tassazione sulle plusvalenze da cripto-attività al 26%, evitando l’aumento al 33%
  • I correttivi per la tutela dei proprietari con affitti brevi contro l’inasprimento fiscale
  • L’estensione della rottamazione delle cartelle esattoriali e nuove condizioni per la compensazione dei crediti
  • Innovazioni quali il bonus per la ristrutturazione di tombe e cappelle, il titolo di Stato “Btp Sanità” e la tassa sui piccoli pacchi importati da Paesi extra UE
L’alta probabilità di approvazione di queste misure dipende dal consenso trasversale ottenuto in Parlamento e dalla loro capacità di bilanciare esigenze sociali, equilibri politici e sostenibilità finanziaria, come richiesto dagli standard UE e dalle direttive MEF.

La rivalutazione fiscale dell'oro e la tassazione delle cripto-attività

Nel contesto della legge di bilancio, la trattativa sull’oro da investimento ha assunto una rilevanza particolare. L’ipotesi in esame prevede la possibilità, per chi detiene lingotti o monete senza chiara documentazione d’acquisto, di avvalersi di una aliquota ridotta al 12,5% – ben distante dal 26% ordinario – se si effettua la rivalutazione fiscale entro il 30 giugno 2026.
Così, in caso di vendita, la tassazione sarà applicata solo sulla plusvalenza maturata.

Questa misura risponde all’esigenza di emersione fiscale su asset liquidi, e mira a recuperare base imponibile in linea con le indicazioni della normativa fiscale italiana (D.Lgs. 461/1997 e successive modifiche) affiancando la lotta all’evasione con incentivi per la regolarizzazione spontanea.

Parallelamente, la tassazione delle cripto-attività resta tema centrale della manovra. Diverse proposte coordinate da FdI, FI e Lega intendono impedire l’innalzamento al 33% dell’imposta sulle plusvalenze. La richiesta condivisa è di mantenere nelle annualità future l’imposta sostitutiva al 26% per garantire stabilità e attrattività agli investitori, evitando fughe verso giurisdizioni più favorevoli.
I principali emendamenti presentati in Commissione propongono infatti la soppressione del comma che, secondo la precedente legge, avrebbe portato l’aliquota a innalzarsi dal 2026, recependo le istanze sia dei contribuenti privati sia degli operatori istituzionali.

Affitti brevi, rottamazione e compensazione crediti: focus sulle proposte della Lega

Un pacchetto di emendamenti fortemente voluto dal Carroccio accompagna la selezione odierna nel tentativo di incidere su fisco, casa e sistema credito. Il primo aspetto riguarda l’ampliamento della cosiddetta “rottamazione quater”: si punta ad estendere la platea, dimezzando gli interessi dal 4% al 2% per i pagamenti rateizzati, e ampliando la tolleranza in caso di mancati versamenti per facilitare la regolarizzazione.

Sui canoni degli affitti brevi, la Lega si oppone all’aumento della cedolare secca al 26% proposto dal testo originario, mirando invece alla soppressione della norma restrittiva per gli affitti via piattaforma. Secondo la proposta:

  • Si manterrebbe la tassazione agevolata al 21%
  • Come copertura si prevede un aumento dell’Irap per banche e assicurazioni dal 2% al 2,5%
Un altro snodo centrale riguarda l’eliminazione del divieto di compensazione tra crediti fiscali e debiti su contributi previdenziali/Inail: una proposta che incontra consenso anche tra le opposizioni e che mira a dare respiro a imprese e professionisti.

Le posizioni dei principali partiti sugli emendamenti strategici

Lo scenario politico mostra la presenza di linee di frattura e punti di contatto su varie tematiche essenziali. All’interno della maggioranza, ogni partito ha difeso i propri temi-cardine, negoziando sia sugli emendamenti ritenuti prioritari che sulle coperture economiche.

Fratelli d’Italia si concentra sulla riapertura dei termini per la sanatoria edilizia e su misure di riqualificazione urbanistica, ribadendo un approccio orientato alla definizione degli abusi edilizi e alla tutela delle aree demaniali con interventi incentivanti ma nel rispetto della legalità.
La Lega insiste sul rafforzamento della rottamazione cartelle e sul bonus affitti, contrapposta a Forza Italia nello scontro sull’aumento della cedolare secca. Il partito propone inoltre un inasprimento dell’Irap sulle banche per garantire coperture sulle misure fiscali rivolte ai cittadini.

Forza Italia avanza proposte innovative come il bonus tombe e il titolo di Stato per la sanità (“Btp Sanità”). Sul fronte affitti, difende la cedolare secca al 21% solo per i piccoli proprietari, introducendo una soglia per tutelare chi possiede una sola unità abitativa.

L’opposizione, pur in minoranza numerica, ha comunque segnalato una lista di priorità su welfare, sanità ed equità fiscale, mantenendo sotto osservazione tutte le proposte che potrebbero determinare cambiamenti strutturali nel sistema fiscale e nella distribuzione delle risorse pubbliche.

Emendamenti innovativi: dal bonus tombe al Btp Sanità e la tassa sui piccoli pacchi extra UE

L’attuale sessione emendativa si distingue per alcune proposte di carattere originale e impatto mirato. Un esempio significativo è la detrazione al 36% per le spese sostenute in interventi di restauro e manutenzione di tombe, cappelle e manufatti su aree cimiteriali, proposta che fornisce un incentivo fiscale specifico e delimitato. Il corrispondente emendamento Forza Italia prevede la suddivisione della detrazione in dieci quote annuali, con un tetto di 32.000 euro a unità sepolcrale.

Il “Btp Sanità” emerge come strumento innovativo di finanziamento del Sistema sanitario nazionale. L’idea, promossa in Senato, è quella di emettere un titolo obbligazionario dedicato, con destinazione vincolata alle assunzioni e stabilizzazioni del personale sanitario e al rafforzamento dei servizi territoriali, senza generare nuovo indebitamento netto ma sostituendo emissioni ordinarie.

Sul fronte dei commerci globali, Fratelli d’Italia suggerisce l’introduzione di un contributo di 2 euro applicato a ogni spedizione di modico valore (sotto i 150 euro) proveniente da Paesi extra UE. Questa misura mira a coprire i costi amministrativi relativi agli adempimenti doganali, in piena sintonia con le recenti direttive europee, e si inscrive tra le novità pensate per aumentare le entrate in modo selettivo senza incidere sulle famiglie.