Uno dei problemi più evidenti della Pac è la burocrazia e la mole di documentazione richiesta agli agricoltori per accedere ai fondi europei.
Per rispondere alle difficoltà segnalate dagli operatori del comparto agricolo, la Commissione europea ha deciso di intervenire con un pacchetto di semplificazioni e nuove regole sulla Politica agricola comune (Pac) che entreranno in vigore nei prossimi mesi.
Le nuove disposizioni snelliscono le procedure amministrative, redistribuiscono i sussidi e garantire condizioni di concorrenza più equilibrate per i produttori europei. Vediamo i dettagli;
Per questo motivo, la Commissione ha deciso di semplificare l'accesso ai sussidi e ridurre gli obblighi di rendicontazione, soprattutto per le piccole e medie imprese agricole. Le nuove regole prevedono nuna riduzione degli oneri amministrativi per gli agricoltori che rispettano già i requisiti previsti per il sostegno finanziario. Quindi l'eliminazione di alcuni vincoli troppo rigidi legati alla gestione dei terreni, con maggiore flessibilità nell'uso delle risorse.
Una revisione del sistema di controlli e sanzioni, per evitare che le aziende agricole subiscano penalizzazioni sproporzionate per errori formali di piccola entità.
Secondo il commissario europeo all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, questa riforma permetterà agli agricoltori di “concentrarsi di più sulla produzione e meno sulla burocrazia”, migliorando la competitività del settore senza compromettere la sostenibilità ambientale.
Uno dei problemi della Pac è che la maggior parte dei finanziamenti europei viene assorbita da poche grandi aziende agricole, con le piccole realtà in una posizione di svantaggio. Il 20% delle aziende agricole riceve l'80% dei sussidi, mentre molti agricoltori di piccole e medie dimensioni faticano ad accedere ai fondi necessari per investire e innovare.
Con le nuove regole, l'Unione europea intende: riequilibrare la distribuzione dei fondi e garantire un maggiore supporto agli agricoltori con minori risorse. Quindi aumentare gli aiuti per i giovani agricoltori e incetivare il ricambio generazionale in un settore che vede un'età media degli imprenditori agricoli superiore ai 55 anni. Infine sostenere le aziende agricole biologiche e a basso impatto ambientale e destinare più risorse alle imprese che adottano pratiche sostenibili.
Il nuovo pacchetto di riforme prevede un rafforzamento delle misure di sostegno per le aziende colpite da eventi climatici estremi, sempre più frequenti negli ultimi anni.
Un altro nodo della riforma riguarda la concorrenza sleale con i prodotti importati da paesi extra-Ue, che non sempre rispettano gli stessi standard ambientali e di sicurezza applicati in Europa.
Per rispondere a questa problematica, la Commissione ha deciso di introdurre nuove regole per l'importazione di prodotti agricoli. I prodotti importati dovranno rispettare gli stessi requisiti ambientali, sanitari e di sicurezza imposti agli agricoltori europei. Verrà intensificato il controllo sulle importazioni di prodotti agricoli e alimentari, per evitare il dumping commerciale da parte di paesi che producono a costi più bassi senza rispettare le normative europee. Saranno introdotte misure di protezione per i settori agricoli più vulnerabili, come il comparto lattiero-caseario e quello della produzione di cereali.