Ci sono famiglie e imprese che navigano a velocità ridicole mentre altre si trovano nella situazione di avere la fibra sotto casa, ma senza poterla attivarla.
Si parla di una rete fibra ottica capillare e accessibile a tutti, ma la realtà raccontata dai cittadini è diversa. Ci sono famiglie e imprese che ancora navigano a velocità ridicole, mentre altre si trovano nella paradossale situazione di avere la fibra sotto casa, ma senza la possibilità di attivarla. La rubrica Sfibrati di dday.it sta raccogliendo centinaia di segnalazioni da ogni angolo del Paese cone storie che sembrano tratte da un romanzo surreale:
Ancora più incredibile è la situazione di alcune zone rurali, dove la fibra è presente, ma non attivabile per scelta commerciale degli operatori. Alcune aziende di telecomunicazioni scelgono di non investire nell'ultimazione della rete perché il numero di potenziali clienti viene considerato troppo basso.
Secondo i dati ufficiali, la copertura della fibra FTTH (Fiber to the Home) avrebbe ormai raggiunto oltre il 70% delle abitazioni italiane. Ma questi numeri non tengono conto delle difficoltà pratiche riscontrate dagli utenti. Molti si trovano nella situazione in cui il loro quartiere risulta coperto, ma le richieste di attivazione vengono rifiutate per motivi tecnici o burocratici.
Altro problema comune è la qualità del servizio, con molte famiglie che lamentano interruzioni continue, velocità ben inferiori a quelle promesse e un'assistenza clienti spesso inefficace. Alcuni utenti segnalano di aver sottoscritto contratti per la fibra ottica, per poi scoprire che il servizio ricevuto è in realtà una FTTC (Fiber to the Cabinet), con l'ultimo tratto ancora su cavi in rame, riducendo le prestazioni.
Un altro aspetto poco considerato è quello delle connessioni condominiali, dove spesso l'installazione della fibra viene ostacolata da regolamenti interni o dalla mancata autorizzazione dell'amministratore. Alcuni condomini si trovano nell'assurda situazione di avere la fibra disponibile nel proprio palazzo, ma di non poterla installare per il veto di alcuni inquilini.
Se il problema fosse tecnologico, sarebbe sufficiente un piano di investimenti per risolverlo. In realtà, molte delle criticità sono dovute a decisioni burocratiche e commerciali, che possono essere contestate. Tra le soluzioni che i cittadini possono adottare, la più efficace è quella di farsi sentire, sia singolarmente sia attraverso iniziative di gruppo.
Molti utenti hanno ottenuto la connessione alla fibra grazie a petizioni, segnalazioni alle autorità di regolamentazione e campagne sui social media. Se un intero condominio o una strada si uniscono in una richiesta collettiva, gli operatori tendono a dare maggiore priorità all'attivazione del servizio.
In alcuni casi, può essere utile contattare l'operatore della rete per chiedere spiegazioni dettagliate sulla mancata attivazione. Se la risposta non è soddisfacente, ci si può rivolgere ad associazioni dei consumatori, che in diverse occasioni hanno ottenuto interventi risolutivi per i loro associati.
Infine, il Garante per le Comunicazioni mette a disposizione strumenti per segnalare problemi legati alla mancata attivazione della fibra o a disservizi di rete. Più sono le segnalazioni ricevute da una determinata area, maggiore è la possibilità che l'ente intervenga per sbloccare la situazione.