Il panorama normativo delle professioni legate alla cura della persona in Italia sta affrontando una trasformazione determinante. Dal 2025, con la proposta di disegno di legge presentata dal senatore Renato Ancorotti (Fratelli d’Italia), vengono introdotte importanti novità per le attività di estetista e parrucchiere. Il principale elemento di discontinuità è l’introduzione dell’esame di abilitazione obbligatorio, requisito essenziale per accedere legalmente alla professione. Ulteriori cambiamenti coinvolgono la definizione dettagliata delle mansioni consentite, il riconoscimento di nuove figure specializzate e una revisione approfondita dell’offerta formativa. Sullo sfondo, la riforma intende rispondere sia alle esigenze di tutela dei consumatori che a quelle di regolazione di un settore
Motivazioni e obiettivi della riforma: contrasto all’abusivismo e modernizzazione del settore
Punto focale del provvedimento è il rafforzamento dei presidi contro l’esercizio abusivo della professione. Storicamente, gli ambiti di estetica e acconciatura risultavano regolati da normative risalenti rispettivamente al 1990 e al 2005. Tuttavia, l’evoluzione dei servizi offerti e la crescente presenza di operatori privi di qualifiche aggiornata hanno sollevato ampie preoccupazioni sul piano della sicurezza e della legalità. Il disegno di legge intende aggiornare e modernizzare il quadro normativo per:
- Contrastare l’abusivismo professionale, elevando standard di preparazione e tracciabilità degli operatori.
- Rendere più sicuro il ricorso a trattamenti estetici e acconciature avanzate per i clienti, garantendo il rispetto di procedure corrette e la conoscenza dei rischi associati.
- Innescare un processo di qualificazione e certificazione formale delle nuove mansioni sorte nell’ambito del beauty care, riducendo le zone grigie del mercato.
- Allineare la formazione a livello nazionale e favorire la professionalizzazione dell’intero comparto.
Grazie a questa impostazione, la riforma si pone come soluzione per la tutela sia degli operatori regolari sia dei consumatori finali, con un approccio sistemico alla lotta allo sfruttamento e all’irregolarità.
Ridefinizione delle attività professionali e introduzione di nuove figure specializzate
L’aggiornamento delle normative coinvolge direttamente la definizione delle attività lecite all’interno dei centri estetici e dei saloni di acconciatura. Tra le prestazioni ora chiaramente normate rientrano non solo i trattamenti classici (taglio, colorazione, epilazione), ma anche le pratiche di dermopigmentazione (come trucco permanente e camouflage di cicatrici) e l’uso di apparecchiature elettromeccaniche per finalità esclusivamente estetiche.
Due nuove figure professionali vedono il pieno riconoscimento:
- Onicotecnico: esperto in trattamenti estetici e ricostruzione di unghie naturali o artificiali.
- Truccatore tecnico: specialista di make-up, extension e laminazione di ciglia e sopracciglia.
Entrambi i profili potranno operare solo dopo avere conseguito un apposito attestato regionale, a seguito di
corsi teorico-pratici di almeno 600 ore. Questa ridefinizione consente di:
- Stabilire percorsi chiari e controllati per accedere a specifiche mansioni.
- Tutelare la salute e il benessere, riducendo il rischio di pratiche non sicure.
- Valorizzare la specializzazione, spingendo verso l’eccellenza professionale e il rispetto della normativa.
Percorsi formativi e modalità di accesso all’esame di abilitazione
La nuova disciplina prevede che il titolo professionale venga riconosciuto solo al termine di un rigoroso percorso formativo abilitante e del superamento del relativo esame. Sono delineate più modalità per accedere:
- Conclusione di un corso di formazione biennale o triennale di almeno 900 ore, tenuto presso enti accreditati od organismi regionali.
- Un anno di esperienza di lavoro qualificata a tempo pieno presso un’impresa del settore.
- Tre anni come dipendente, collaboratore familiare, socio lavoratore o titolare di un’attività di estetista/acconciatore.
- Un anno di attività successivo al termine di un contratto di apprendistato.
Tutti i candidati, indipendentemente dal percorso seguito, saranno sottoposti all’
esame abilitazione che garantisce una
standardizzazione nazionale delle competenze e una selezione più rigorosa degli operatori abilitati a svolgere trattamenti sui clienti. Il riconoscimento delle
competenze acquisite sul campo consente di garantire inclusività ma solo a condizione di un effettivo livello di preparazione, azzerando il rischio di accesso abusivo tramite pratiche equivalenti.
L’accesso alla specializzazione in estetica oncologica (SEO), pensata per il supporto a persone in trattamento oncologico, è riservato solo a chi abbia già maturato almeno tre anni di esperienza documentata nel settore, a garanzia di una formazione qualificata anche nei casi più delicati.
Nuovi indirizzi per la formazione: materie, corsi regionali e specializzazioni
I programmi di studio sono oggetto di una revisione avanzata e allineata con lo sviluppo delle competenze richieste dal mercato. Alle Regioni è demandato il compito di organizzare e aggiornare i corsi, armonizzando i curricula su scala nazionale. Le materie annoverano ora:
- Cosmetologia e chimica
- Fisiologia e anatomia dell’apparato locomotore e circolatorio
- Utilizzo e manutenzione di apparecchi elettromeccanici per uso estetico
- Marketing e gestione dell’attività professionale
Particolare rilievo viene assegnato alle specializzazioni: dai corsi per onicotecnico e truccatore (600 ore) fino alle nuove opportunità nell’ambito dell’
estetica oncologica. Questo impianto didattico rafforza le garanzie per gli utenti finali e incentiva lo sviluppo di nuove professionalità qualificate.
Sanzioni amministrative e penali per esercizio abusivo o irregolare
Il nuovo provvedimento interviene in maniera decisa su chi dovesse esercitare senza il possesso dei requisiti legali. È previsto un sensibile inasprimento delle sanzioni amministrative:
Violazione |
Importo Sanzione |
Esercizio abusivo delle professioni di estetista, acconciatore, onicotecnico o truccatore |
da 5.000 a 50.000 euro |
Mancanza di uno o più requisiti obbligatori (titolo, abilitazione, iscrizione ai registri) |
da 3.000 a 10.000 euro |
- In caso di reiterazione delle violazioni o di particolare gravità, è disposta la sospensione dell’attività da 1 a 2 anni.
- Restano ferme le responsabilità penali previste dall’art. 348 c.p., con pene fino a sei mesi di reclusione e multe fino a 50.000 euro per esercizio abusivo della professione.
Nuove opportunità professionali, diritto di poltrona e flessibilità imprenditoriale
Una novità di rilievo riguarda il cosiddetto
"diritto di poltrona": i proprietari di saloni di acconciatura e centri estetici potranno stipulare contratti di affitto di poltrona o cabina, permettendo a professionisti abilitati di operare in spazi concessi dietro corrispettivo. Questo modello, già in uso in diversi Paesi europei, offre:
- Maggiore flessibilità imprenditoriale e possibilità di avvio dell’attività per i nuovi operatori senza i costi di una struttura propria.
- Opportunità di collaborazione e riduzione delle barriere di ingresso nel settore.
- Incentivi all’autoimpiego e alla crescita di professionisti qualificati.
Il sistema, regolamentato e subordinato al possesso dell’esame abilitativo, tutela sia il titolare degli spazi sia i clienti finali, favorendo una sana concorrenza e un’occupazione più stabile.