La nuova Legge istituisce un Fondo per incentivare il primo insediamento dei giovani nel settore agricolo, nel bilancio del Ministero dell'Agricoltura.
Approvata la proposta di legge volta a promuovere e sviluppare l'imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Queste nuove normative integrano in una Legge dello Stato alcune misure già presenti nei Complementi di Sviluppo Rurale, sebbene con una dotazione finanziaria limitata, ma con alcuni miglioramenti.
Sono introdotte agevolazioni fiscali e privilegi relativi alla prelazione e al riscatto dei fondi agricoli. Questa legge ha ricevuto un consenso unanime dalle organizzazioni agricole, sebbene sia stata evidenziata da diverse parti la limitata disponibilità di fondi per gli strumenti individuati. Ecco i dettagli:
Le azioni finanziabili includono l'acquisto di terreni e strutture necessari per l'avvio dell'attività agricola, l'acquisto di beni strumentali finalizzati all'aumento dell'efficienza aziendale e all'introduzione di innovazioni relative al prodotto, alle pratiche colturali e alla manutenzione naturale dei terreni, nonché all'adozione di tecniche di coltivazione dei prodotti tramite l'utilizzo di tecnologie di precisione. Altre azioni finanziabili comprendono l'ampliamento dell'unità minima produttiva e l'acquisto di complessi aziendali già operativi.
L'articolo 4 della nuova Legge prevede disposizioni relative al regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili nel settore agricolo. In particolare, consente alle imprese giovanili agricole e ai giovani imprenditori agricoli di optare per un regime fiscale agevolato mediante il pagamento di un'imposta sostitutiva sul reddito d'impresa prodotto nel periodo d'imposta, con un'aliquota del 12,5%. Questo regime agevolato si applica solo alle attività agricole diverse da quelle per le quali il reddito è determinato forfettariamente. L'opzione ha effetto per il periodo d'imposta in cui l'attività è iniziata e per i quattro periodi d'imposta successivi.
Il regime agevolato è condizionato al fatto che i beneficiari non abbiano esercitato un'altra attività d'impresa agricola nei tre anni precedenti e che abbiano regolarmente adempiuto agli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi previsti dalla legge. L'agevolazione non si applica ai casi di trasferimento di aziende preesistenti ai giovani imprenditori agricoli o a enti neo-costituiti rispetto a precedenti imprese giovanili agricole. Si prevede una riduzione delle entrate di 35,22 milioni di euro tra il 2025 e il 2029, mentre il costo annuale a regime dovrebbe essere di circa 9,34 milioni di euro per l'erario.
La nuova Legge include anche agevolazioni relative alla compravendita di terreni agricoli e loro pertinenze. Stabilisce che per i contratti di acquisto di terreni agricoli e loro pertinenze il cui valore non supera i 200.000 euro, stipulati da imprese giovanili agricole e giovani imprenditori agricoli.
L'articolo 6 della Legge introduce un credito d'imposta per le spese relative alla partecipazione a corsi di formazione per giovani imprenditori agricoli che hanno avviato la propria attività dal primo gennaio 2021. Questo credito d'imposta, pari all'80% delle spese sostenute e documentate nel 2024, è limitato a un massimo annuale di 2.500 euro per la partecipazione a corsi di formazione riguardanti la gestione aziendale agricola. La spesa prevista per il 2024 è di 2 milioni di euro.
La Legge prevede agevolazioni fiscali per l'ampliamento delle superfici coltivate da giovani imprenditori agricoli a partire dal primo gennaio 2024. In caso di acquisto o permuta di terreni agricoli e loro pertinenze, i giovani imprenditori agricoli qualificati come coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, e iscritti alla gestione previdenziale relativa, sono tenuti a versare le imposte di registro, ipotecaria e catastale al 60% delle aliquote ordinarie o ridotte previste dalla legislazione vigente. La spesa prevista per il bilancio triennale 2023-2025 è leggermente superiore a 7 milioni di euro all'anno.