Le obbligazioni reverse floater offrono rendimenti crescenti nei contesti di taglio dei tassi. Dalla loro struttura e calcolo delle cedole, ai vantaggi e rischi, fino alle differenze tra euro e dollaro ed esempi attuali e cosa succedere quando i tassi scendono,
Le obbligazioni reverse floater sono strumenti finanziari innovativi e sofisticati, il cui rendimento si muove in senso inverso rispetto all'andamento dei tassi di interesse di riferimento. Questi titoli sono noti anche come "inverse floater" e si distinguno sul mercato per la loro peculiare struttura: il valore delle loro cedole aumenta se i tassi di interesse scendono, mentre diminuisce in caso di rialzo dei tassi. Questo meccanismo contrasta con quanto avviene nelle tradizionali obbligazioni a tasso variabile, dove i pagamenti cedolari crescono seguendo l'aumento dei tassi di mercato.
L'interesse verso questi asset si è rafforzato in periodi di prevista riduzione del costo del denaro da parte delle Banche Centrali, come la BCE o la Federal Reserve. Gli investitori istituzionali e sofisticati utilizzano i reverse floater per diversificare il portafoglio, in particolare se le aspettative di mercato prevedono una fase di allentamento monetario prolungato. Sul mercato italiano, questi strumenti sono una nicchia ma rivestono un interesse crescente anche tra il pubblico retail, soprattutto in seguito ai più recenti tagli dei tassi di interesse sull'area euro e dollaro.
Il principio di funzionamento delle obbligazioni reverse floater si basa su una relazione inversa tra la cedola da corrispondere e il valore di un tasso di interesse di riferimento, come l'Euribor per l'euro o il Libor per il dollaro. In genere, durante il periodo iniziale-che può variare da uno a due anni dall'emissione-la cedola è fissa e più elevata rispetto ad altre obbligazioni, con l'obiettivo di attirare l'investitore.
Successivamente, l'importo delle cedole diventa variabile, calcolato tramite una formula che può essere, ad esempio:
C |
= R - r*n |
Sono inoltre frequenti dei limiti (cap e floor) che stabiliscono un valore massimo e minimo per la cedola: nella maggioranza dei casi, il floor è lo 0%, evitando così che il rendimento vada in negativo anche se i tassi dovessero salire in modo sostanziale. Il cap, determinato dall'emittente, impedisce che l'importo cedolare superi una soglia prestabilita, anche qualora i tassi scendano molto.
La principale attrattiva dei reverse floater emerge in contesti di politica monetaria accomodante, quando si prevede che le autorità centrali-come la BCE o la Fed-intervengano riducendo il costo del denaro. In tali scenari, questi strumenti possono ottenere rendimenti crescenti rispetto ai più diffusi titoli a tasso fisso:
Nonostante l'attrattiva nei periodi di taglio dei tassi, i reverse floater presentano rischi sostanziali che richiedono valutazioni attente prima dell'investimento. Il rischio principale è il movimento inatteso dei tassi, scenario in cui le cedole possono ridursi drasticamente fino ad azzerarsi se il tasso di riferimento supera la soglia calcolata dal floor della cedola. C'è da sapere che:
La valuta di emissione è un elemento chiave nella selezione di una obbligazione reverse floater. Da una parte, i titoli emessi in euro beneficiano della trasparenza delle politiche monetarie e dell'assenza di rischio cambio per gli investitori della zona euro. Dall'altra, i bond in dollari offrono spesso premi maggiori ma sono soggetti alle fluttuazioni del cambio EUR/USD, che possono attenuare o ridurre il rendimento finale:
Reverse floater in euro |
Reverse floater in dollari |
Maggior prevedibilità delle cedole |
Premi potenzialmente più alti nei periodi di forte taglio dei tassi Fed |
La scelta dipende sia dalle aspettative sui tassi delle rispettive aree, sia dalla personale propensione al rischio valutario. In presenza di attese di riduzioni dei tassi più celere o ampia in un'area valutaria piuttosto che nell'altra, la selezione della valuta può fare la differenza in termini di ritorno atteso. Va tenuto presente che, se la svalutazione della valuta di riferimento è consistente, può erodere i benefici di un aumento delle cedole.
Sul panorama italiano, i reverse floater destinati al segmento retail vengono proposti con orizzonti temporali di medio-lungo periodo, spesso comprese tra 10 e 15 anni. Questa caratteristica richiede un'attenta valutazione delle aspettative sui tassi e della propria tolleranza al rischio: più lunga è la scadenza, maggiore sarà la sensibilità alle variazioni dei tassi e più impegnativo potrà essere il mantenimento fino a scadenza.
Dal punto di vista della liquidità, questi strumenti risultano meno facilmente negoziabili rispetto ai bond convenzionali, sia per la struttura complessa sia per il mercato di riferimento tendenzialmente di nicchia. Per riassumere:
Sul mercato regolamentato italiano è possibile individuare emissioni di reverse floater interessanti anche per investitori privati. Un esempio recente è costituito dall'obbligazione Barclaysbank Mc 05/05/2037 Call Eur (ISIN XS2998271436), che prevede:
Le prospettive future per il comparto sono legate alle decisioni delle Banche Centrali: le ultime previsioni indicano altri interventi sui tassi da parte della BCE nel 2025 e interventi simili dalla Federal Reserve negli Stati Uniti. Eventuali tagli più aggressivi potrebbero favorire le performance di questi strumenti, mentre in caso di improvvisi rialzi dei tassi, l'appeal sarebbe penalizzato.