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Paga le bollette del vicino di casa per 15 anni non sapendolo, ma è tutto legale. Non c'è nessuna truffa

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Errore lettura consumi elettricità

Non si tratta di una truffa, ma solo di un curioso malinteso. Come è stato possibile pagare le bollette del vicino di casa per anni, in tutta legalità

Un cittadino di Vacaville, in California, di nome Ken Wilson, ha vissuto un'esperienza insolita e sconcertante. Per oltre 15 anni, ha pagato inconsapevolmente le bollette elettriche del suo vicino di casa, senza alcun sospetto di un'eventuale irregolarità o truffa. Questa situazione straordinaria si è verificata a causa di un errore nei registri della compagnia elettrica Pacific Gas and Electric Company (PG&E). Un'incompatibilità nel sistema ha portato a un scambio di bolletta, con addebiti errati attribuiti all'utenza sbagliata, evidenziando un caso particolare di disservizio amministrativo.

La scoperta di uno scambio di bollette e di un errore di fatturazione

Wilson ha percepito che le sue bollette erano eccessivamente alte rispetto ai consumi effettivi della sua abitazione e tale discrepanza lo ha spinto a monitorare i suoi consumi tramite un misuratore di energia. Durante le verifiche, ha notato che i suoi consumi apparivano costanti, anche quando tutti gli apparecchi elettrici della sua casa erano spenti, generando il sospetto di un potenziale errore.

Decise allora di approfondire ulteriormente la questione mettendosi in contatto con la sua compagnia elettrica, Pacific Gas and Electric Company (PG&E), richiedendo l'intervento di un tecnico per verificare la correttezza delle letture del contatore e il funzionamento generale del sistema di contabilizzazione. Durante l'ispezione, è emerso che i consumi attribuiti al contatore di Wilson erano in realtà quelli di un appartamento adiacente, indicato chiaramente sui registri come numero 91, mentre la sua residenza era il numero 90. 

PG&E ha confermato lo sbaglio attraverso un comunicato ufficiale, spiegando come l'errore potrebbe risalire al 2009, anche se Wilson, residente nell'appartamento dal 2006, sottolinea la possibilità che il problema fosse iniziato già al suo arrivo. La compagnia ha dovuto dunque affrontare la gestione delle implicazioni legate ai rimborsi per le somme pagate in eccesso.

Ken Wilson ha ricevuto un primo rimborso, seppur parziale, di oltre 600 dollari, che copre in parte le spese sostenute negli ultimi tre anni. Questo caso particolare continua ad attirare l'attenzione non solo per la durata del disservizio, ma anche per le implicazioni morali e legali sulla gestione delle utenze domestiche e sulle responsabilità delle aziende fornitrici nei casi di disguidi amministrativi prolungati.

La reazione della compagnia elettrica

Una volta scoperto lo scambio di bollette dovuto a un errore di fatturazione, la reazione della compagnia elettrica è stata immediata e mirata. Si è prontamente scusata con il cliente coinvolto, sottolineando l'importanza della trasparenza e dell'efficienza nei rapporti con i propri utenti. 

PG&E ha avviato una revisione interna dei propri sistemi di gestione delle utenze per identificare eventuali altre anomalie simili, allo scopo di evitare il ripetersi di tali episodi in futuro. Oltre a questo, ha implementato un piano di rimborso per il signor Ken Wilson, iniziando a restituire le somme pagate ingiustamente a causa dell'errore nei registri. 

La vicenda è stata utilizzata da PG&E come un'opportunità per migliorare i propri servizi e sono stati avviati programmi di formazione per il personale e miglioramenti nei processi di rilevamento e risoluzione delle anomalie. Sono stati introdotti nuovi approcci mirati per garantire che tali errori vengano identificati rapidamente e gestiti in modo efficace, a tutela dei diritti e degli interessi dei clienti.