Il 2025 è un anno importante per l'industria automobilistica, con l'entrata in vigore di normative più severe sulle emissioni.
A partire dal 2025, la direttiva europea sul clima comincerà a impattare il settore automobilistico, introducendo normative più stringenti sulle emissioni di CO2 per le nuove auto. Si tratta di un blocco indiretto per le auto a benzina e diesel, poiché le case automobilistiche dovranno vendere sempre più veicoli a basse o zero emissioni per rispettare i nuovi target imposti dall'Unione europea. Una decisione che sta già vedendo l'opposizione da parte del governo italiano. Facciamo il punto:
Il blocco del 2025 non implica un divieto immediato alla vendita di auto a benzina o diesel, ma l'introduzione di norme più severe sulle emissioni. I produttori che non riusciranno a ridurre le emissioni medie della propria flotta rischiano di incorrere in pesanti multe. Questo spingerà molte case automobilistiche a vendere una maggiore quantità di auto ibride ed elettriche, riducendo gradualmente la presenza di modelli a benzina e diesel.
Le case automobilistiche europee stanno già adeguando le loro strategie. Stellantis, ad esempio, ha annunciato piani per aumentare la produzione di modelli elettrici e ibridi, preparandosi a una futura eliminazione graduale delle auto a combustione interna. Allo stesso modo, marchi come Volkswagen e Renault hanno annunciato una forte accelerazione verso la produzione di veicoli elettrici, con l'obiettivo di rispettare i nuovi target emissivi entro il 2025.
A partire dal 2025, i consumatori inizieranno a vedere un'offerta sempre più orientata verso veicoli elettrici o ibridi, grazie agli incentivi messi in atto dall'Unione Europea e dai governi nazionali. Il passaggio completo a un mercato dominato dalle auto elettriche potrebbe non essere immediato. I modelli a benzina e diesel continueranno a essere disponibili per diversi anni, ma il loro costo potrebbe aumentare a causa delle nuove tasse e delle normative più stringenti.
Il Fit for 55, il pacchetto climatico dell'UE, prevede di ridurre le emissioni di CO2 delle auto del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021. Questo spinge l'industria verso un'accelerazione nell'adozione delle auto elettriche. Le infrastrutture di ricarica, però, rimangono una delle sfide per l'adozione di massa di veicoli elettrici, soprattutto in Paesi come l'Italia, dove la rete di ricarica è ancora insufficiente.
Nonostante le difficoltà, il 2025 segnerà l'inizio di un cambiamento nel mercato automobilistico europeo. Sebbene il blocco formale delle vendite di nuove auto a benzina e diesel sia fissato per il 2035, i cambiamenti che inizieranno nel 2025 segneranno una svolta verso un futuro in cui i veicoli elettrici e ibridi domineranno le strade europee. Ci saranno conseguenze non solo per i produttori, ma anche per i consumatori, le infrastrutture e le politiche energetiche.