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Pago Pa diventa di Poste Italiane e della Zecca di Stato: come può cambiare il servizio e vantaggi

di Marcello Tansini pubblicato il
pago pa passa a poste italiane e zecca

L'acquisizione di PagoPa da parte di Poste Italiane e della Zecca dello Stato ridefinisce il panorama dei pagamenti digitali: i dettagli societari, impatti sulla digitalizzazione e possibili vantaggi per i cittadini italiani

L’acquisizione della totalità delle quote di PagoPa da parte di Poste Italiane e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs) rappresenta uno degli sviluppi più rilevanti nello scenario italiano dei servizi digitali al cittadino. PagoPa, nata nel 2019 come società a partecipazione pubblica, gestisce alcune delle piattaforme digitali di pagamento e accesso alla Pubblica Amministrazione più diffuse nel Paese, tra cui la ben nota App IO. Questo cambiamento proprietario, compiuto attraverso il pieno esercizio del diritto di opzione concesso dal Ministero dell’Economia, avviene nel contesto della più ampia strategia nazionale di trasformazione digitale e innovazione dei servizi pubblici.

L’attuale scenario normativo e le recenti direttive di politica digitale hanno guidato la decisione di cedere il 100% del capitale sociale di PagoPa, nella logica di rafforzare l’efficienza, la sicurezza e la capillarità dei sistemi digitali pubblici. In un momento in cui la digitalizzazione dei servizi pubblici è al centro delle agende istituzionali, il passaggio di controllo a due player di comprovato valore come Poste Italiane e la Zecca di Stato è stato accolto come una naturale evoluzione per sostenere una crescita coerente e funzionale alle esigenze del Paese. Questa operazione è inoltre coerente con quanto previsto dalle strategie di utilizzo dei fondi PNRR, indirizzate al rilancio e al rafforzamento delle infrastrutture IT nazionali.

Questo nuovo assetto societario promette di integrare le competenze industriali, tecnologiche e strategiche dei due acquirenti per imprimere un ulteriore slancio alle piattaforme digitali, garantendo a cittadini e imprese servizi sempre più efficienti, sicuri e facilmente accessibili.

Dettagli dell'operazione: valore, normativa e suddivisione delle quote societarie

Il percorso che ha portato al trasferimento delle quote di PagoPa si è sviluppato nel rispetto della legge 56/24, introdotta con il decreto PNRR di marzo 2024. Questa normativa stabiliva la cessione di almeno il 51% delle quote a Ipzs e fino al 49% a Poste Italiane, al fine di assicurare la partecipazione diretta ed equilibrata di due tra le più rilevanti realtà pubbliche italiane al controllo delle infrastrutture digitali nazionali.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, nella seduta del 12 novembre 2025, ha deliberato l’esercizio del diritto di opzione e ha perfezionato ufficialmente, il 19 dicembre, l’acquisizione della partecipazione. Contestualmente, anche Ipzs ha esercitato il proprio diritto, acquisendo la quota di maggioranza. L’operazione prevede il trasferimento del capitale sociale di PagoPa secondo la seguente ripartizione:

  • 49% a Poste Italiane Spa
  • 51% all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa
Il valore complessivo dell’acquisizione si aggira intorno ai 500 milioni di euro, una cifra che riflette il rilievo strategico assunto dalla società nell’ambito dell’ecosistema digitale pubblico. Come riportato nelle fonti, tale valutazione conferma l’intenso lavoro di sviluppo e consolidamento condotto da PagoPa dal 2019 a oggi, considerando le sue performance economiche e il ruolo centrale assunto nella gestione delle principali piattaforme digitali della Pubblica Amministrazione.

Secondo quanto espresso nella documentazione pubblica, “l’acquisizione di PagoPa rappresenta per Ipzs un investimento di natura strategica con l’obiettivo di efficientare e semplificare la gestione dei servizi digitali pubblici, dall’identità ai pagamenti, e sviluppare il Sistema IT-Wallet coordinato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale”. IT-Wallet rappresenta la soluzione nazionale per la conservazione digitale sicura di documenti, certificati e attestazioni sullo smartphone, in linea con l’architettura europea del portafoglio digitale comunitario.

L’operazione è attualmente soggetta all’autorizzazione delle autorità di vigilanza sulla concorrenza, un passaggio essenziale per garantire l’equilibrio competitivo nel settore e il rispetto delle regole di trasparenza.

Impatto e prospettive per PagoPa: digitalizzazione, strategia e benefici per i cittadini

L’integrazione societaria che vede Poste Italiane e l’Ipzs al timone di PagoPa apre una nuova fase per il settore dei servizi digitali alla cittadinanza. Le sinergie sviluppate in questa operazione mirano a rafforzare la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e a innalzare ulteriormente la qualità, la sicurezza e la diffusione dei pagamenti e dei servizi digitali accessibili ai cittadini.

Le prospettive concrete che si delineano sono molteplici:

  • Miglioramento dell’interoperabilità tra le banche dati pubbliche grazie all'integrazione delle piattaforme tecnologiche di Poste Italiane, Ipzs e PagoPa.
  • Potenziamento dell’accesso ai servizi tramite piattaforme digitali nazionali, con particolare attenzione al progetto IT-Wallet, che offrirà agli utenti una modalità sicura e legale per conservare e utilizzare documenti digitali.
  • Generazione di valore aggiunto per cittadini, imprese e amministrazioni grazie a soluzioni innovative nell’ambito del pagamento digitale e della digitalizzazione dei servizi pubblici.
  • Riduzione del digital divide attraverso una maggiore capillarità dei servizi e un rafforzamento dell’usabilità delle piattaforme per tutti, anche per le fasce di popolazione meno esperte dal punto di vista digitale.
Sul piano operativo, PagoPa nel 2024 ha raggiunto risultati di rilievo, con 380 dipendenti e transazioni per 93,5 miliardi di euro. L’utile realizzato, pari a 9 milioni, rappresenta la solidità di un modello di business che integra efficienza, continuità e impegno sociale, fornendo un accesso facilitato ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, come dimostrato dall’adozione diffusa dell’app IO.

Le strategie future, come evidenziato dai vertici delle due realtà acquirenti, guardano a uno sviluppo sistemico della piattaforma digitale nazionale. L’interconnessione con i progetti europei, la capacità di attrarre investimenti pubblici e la creazione di nuove soluzioni di identità digitale coerenti con gli standard continentali posizionano PagoPa come attore chiave nell’evoluzione digitale del Paese.

Efficienza, trasparenza e apertura all’innovazione sono quindi i pilastri su cui si fonderanno i nuovi servizi. L’impatto dell’operazione non si limiterà alla sfera economica o tecnologica: per i cittadini si tradurrà in una semplificazione pratica dell’accesso ai servizi, più tempestiva, sicura e personalizzabile. Le imprese potranno beneficiare di una maggiore integrazione tra servizi pubblici e privati, mentre la Pubblica Amministrazione godrà di strumenti avanzati per il monitoraggio e la gestione digitale delle interazioni con gli utenti.

Il quadro futuro che emerge è quello di un sistema più robusto, inclusivo e orientato alla qualità, con PagoPa pronta a confermare la sua centralità nel processo di digitalizzazione nazionale. La fiducia nelle istituzioni coinvolte, unite alla solidità delle basi normative e strategiche su cui poggia l’acquisizione, costituiscono un’ulteriore garanzia di affidabilità ed efficacia per la realizzazione degli obiettivi connessi a questa trasformazione.