Nel 2026 l'obbligo di POS agganciato alla cassa coinvolger piccoli artigiani, benzinai e categorie speciali, ridefinendo regolamenti, sfide pratiche e scenari futuri nei pagamenti e nella gestione fiscale.
A partire dal 2026, le nuove disposizioni normative introdurranno importanti cambiamenti nell’obbligo di collegare il POS direttamente al registratore di cassa. Questa evoluzione oltrepassa la semplice accettazione dei pagamenti elettronici, ponendo l’accento sulla trasparenza e tracciabilità delle operazioni commerciali. Gli artigiani di piccole dimensioni, i gestori di impianti di distribuzione di carburanti e altre categorie con caratteristiche specifiche, dovranno adeguarsi a processi più automatizzati, con l’obiettivo di limitare al massimo qualsiasi possibilità di evasione e di doppia contabilizzazione dei corrispettivi.
La misura nasce per rafforzare la lotta all’evasione fiscale e garantire l’unicità del dato, eliminando ogni residua discrezionalità nella registrazione degli incassi. Non si tratta soltanto di uno strumento di controllo, ma di un passaggio che influisce in modo diretto sull’organizzazione interna delle attività economiche di dimensioni ridotte, imponendo l’adozione di soluzioni tecnologiche integrate e aggiornate.
Questa novità coinvolgerà anche botteghe, laboratori artigiani a conduzione familiare, esercenti delle zone rurali e tutti coloro che fino ad ora avevano potuto usufruire di una certa flessibilità nella scelta delle modalità di incasso. È fondamentale considerare il contesto normativo: il riferimento primario risale all’articolo 2, comma 4, del decreto legislativo n. 127/2015, più volte modificato e integrato da successivi provvedimenti, nonché alle direttive dell’Agenzia delle Entrate che hanno seguito l’evolversi della digitalizzazione dei pagamenti nel commercio al dettaglio.
I nuovi obblighi si inseriscono in un processo di digitalizzazione sempre più strutturato, che coinvolge l’intera filiera produttiva e commerciale. Tra i vantaggi attesi, si evidenziano una diminuzione degli errori amministrativi e una maggiore rapidità nelle operazioni di chiusura giornaliera. Tuttavia, il cambiamento comporta anche l’esigenza di garantire aggiornamenti formativi e supporti tecnici adeguati, affinché nessuna categoria venga penalizzata dalla trasformazione digitale imposta dal regolamento.
Nel dettaglio, la regolamentazione sui sistemi di pagamento integrati nel registratore di cassa coinvolge artigiani, benzinai e soggetti che operano con peculiarità di servizio, modificando la gestione dei flussi di denaro elettronico e la trasmissione telematica dei corrispettivi. La normativa, rafforzata da recenti circolari applicative, prevede che i pagamenti digitali siano registrati contestualmente all’emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale, assicurando la riconciliazione automatica tra l’incasso elettronico e la movimentazione di cassa.
Per i piccoli laboratori artigiani, spesso privi di sistemi informatici avanzati, l’adeguamento alle nuove regole richiede investimenti in tecnologia e una revisione delle proprie procedure contabili. La legge consente comunque alcune deroghe in favore delle microimprese situate in aree con connettività limitata, riconoscendo le difficoltà oggettive che ancora permangono soprattutto nelle zone montane o rurali.
Anche i distributori di carburante affrontano sfide rilevanti: la necessità di integrare terminali POS omologati compatibili con le attuali interfacce di cassa può imporre aggiornamenti hardware e software, specialmente per coloro che gestiscono piccoli impianti o operano in autonomia. Il legislatore ha previsto una finestra temporale di adeguamento e incentivi fiscali parziali, per contenere gli oneri a carico degli operatori di settore.
Infine, deve essere ricordato che la violazione dell’obbligo di collegamento tra POS e cassa comporta sanzioni amministrative progressive, proporzionali alla gravità dell’inadempimento, come regolato dagli articoli 11 e seguenti del decreto legislativo n. 471/1997. La compliance normativa, dunque, diventa non solo un’opportunità di efficientamento, ma un vincolo stringente per la continuità dell’attività.