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Posso cambiare un regalo di Natale che ho ricevuto doppio o che non mi piace?

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Doppio regalo di Natale o dono poco gradito? Capire quando è possibile cambiarlo, ottenere un rimborso o sfruttare il regifting può fare la differenza. Le regole, diritti, tempi e consigli per gestire al meglio queste situazioni.

Ricevere un regalo natalizio è sempre motivo di gioia, ma può capitare che qualcosa non convinca davvero: che si tratti di un doppione, di una taglia sbagliata o di un oggetto lontano dai propri gusti, molti si chiedono se sia possibile sostituire o restituire il dono ricevuto. Le festività rappresentano uno dei periodi in cui le richieste di cambio merce aumentano, sia nei negozi fisici sia negli shop online. Capire quando e come muoversi, nel rispetto dei propri diritti di consumatore, diventa essenziale per evitare delusioni o imbarazzi. In questa ottica, la conoscenza delle regole su resi, cambi e garanzie consente di affrontare ogni situazione con la giusta sicurezza e serenità.

Quando è possibile cambiare o restituire un regalo di Natale?

La possibilità di sostituire o restituire un regalo dipende da vari fattori: il tipo di merce, dove è stato acquistato e le politiche del venditore. In Italia, la normativa tutela soprattutto gli acquisti effettuati a distanza, come online o via telefono, con il diritto di recesso entro un certo periodo (generalmente 14 giorni dalla ricezione). Per quanto riguarda le compere nei negozi fisici, se il prodotto è privo di difetti il cambio o il rimborso non sono obbligatori, ma spesso i rivenditori li consentono per fidelizzare la clientela, stabilendo condizioni precise (presentazione dello scontrino, imballo integro, tempistiche).

Gli acquisti natalizi godono frequentemente di estensioni sui tempi di reso, offerte per agevolare chi riceve doni non adatti. Tuttavia, non è scontato che questo sia sempre applicato: ogni punto vendita o sito e-commerce può attuare regole differenti. È responsabilità del destinatario informarsi sulle condizioni offerte, che solitamente sono scritte chiaramente sugli scontrini di cortesia o nei regolamenti pubblicati online.

In generale, le casistiche che permettono il reso o il cambio sono:

  • Prodotto non conforme alla descrizione
  • Dono ricevuto in taglia errata o colori non graditi
  • Articolo già posseduto o doppione
  • Difetto di fabbricazione o problema di funzionamento
Per esercitare questi diritti, occorre generalmente conservare la prova d’acquisto (scontrino o ricevuta). Senza questo documento, difficilmente negozianti o piattaforme online accetteranno cambi o rimborsi. Alcuni articoli, come prodotti personalizzati, presenti nella categoria di igiene personale o alimenti freschi, sono invece esclusi da ogni possibilità di restituzione per motivi igienico-sanitari.

Resi e cambi di regali acquistati online: regole e tempistiche

Quando si riceve un dono tramite acquisto online, la normativa italiana prevede un diritto di recesso di 14 giorni lavorativi dal ricevimento della merce, senza obbligo di motivazione. Molti e-commerce, in occasione del Natale, estendono tale finestra fino a fine gennaio per agevolare i clienti.

Le principali regole da conoscere riguardano:

  • Comunicazione di recesso da inviare al venditore, seguendo le modalità indicate dal sito (form online, email, PEC).
  • Restituzione dell’oggetto, che deve essere in condizioni pari al nuovo, completo di confezione originale e accessori.
  • In alcuni casi, le spese di spedizione del reso restano a carico del consumatore.
  • I rimborsi vengono emessi entro 14-30 giorni dal ricevimento e verifica della merce da parte del negozio.
Attenzione alle eccezioni: prodotti personalizzati, articoli deperibili, cosmetici aperti, prodotti per l’igiene non possono essere resi salvo difetti. Alcuni marketplace come Amazon o grandi catene offrono anche opzioni di rimborso immediato o restituzioni in punti di raccolta fisici. Nell’acquisto online, la trasparenza delle condizioni è obbligatoria per legge: eventuali limitazioni devono essere comunicate al momento della vendita.

Resi e cambi di regali acquistati in negozio fisico: cosa sapere

Gli acquisti effettuati in un punto vendita fisico sono regolamentati diversamente rispetto a quelli online. Non esiste un diritto di recesso “universale” per le vendite tradizionali, se non nei casi di difetto o non conformità. Tuttavia, molte catene e boutique prevedono politiche di cambio, spesso pubblicizzate in vetrina o sugli scontrini.

Per poter beneficiare di un cambio:

  • Il prodotto deve essere intatto, mai usato e con etichetta/cartellino originale
  • Lo scontrino (o ricevuta regalo) deve essere presentato dal destinatario
  • I tempi per il cambio variano tra i 7 e i 30 giorni dall’acquisto, con possibili eccezioni nel periodo natalizio
Alcuni negozi consentono il cambio anche in filiali diverse rispetto a quella dove è stato effettuato l’acquisto. Merce in saldo, promozione o outlet può essere esclusa dal reso, a meno che non sia indicato diversamente. Eventuali crediti residui vengono rilasciati sotto forma di buoni spendibili entro un certo termine su nuovi acquisti.

Regali comprati in saldo o promozione: diritti e vincoli

Gli acquisti effettuati durante i saldi o promozioni speciali hanno tutele specifiche, ma con alcune differenze rispetto alle vendite a prezzo pieno. Secondo il Codice del Consumo (articoli 128-135), la garanzia legale di 2 anni si applica anche sugli articoli scontati; tuttavia, per quanto riguarda i cambi e i resi, la scelta resta spesso a discrezione del venditore.

Le consuetudini commerciali prevedono:

  • I prodotti in saldo possono essere cambiati solo se difettosi, salvo condizioni più favorevoli offerte dal negoziante
  • In caso di sostituzione, spesso il cambio avviene solo con articoli della stessa fascia di prezzo (prezzo pieno con prezzo pieno, saldo con saldo)
  • Il diritto alla riparazione gratuita, alla riduzione del prezzo o alla sostituzione con buono, se il prodotto presenta un difetto di conformità
Alcuni negozi o shop online informano chiaramente prima dell’acquisto se il reso su articolo scontato non è consentito, nel rispetto della normativa. Sono frequenti i buoni spesa o voucher anziché il rimborso monetario, soprattutto per i cambi di merce stagionale.

Sostituzione di regali difettosi o non conformi: la garanzia legale

In presenza di un difetto di conformità (artt. 128-135 Codice del Consumo), la legge garantisce la tutela di chi riceve un dono non funzionante o diverso da quanto concordato. Questa protezione vale sia sugli acquisti online che in negozio e dura due anni dal momento della consegna.

Il consumatore che riscontra il difetto deve:

  • Segnalare il problema entro due mesi dalla sua scoperta
  • Presentare la prova d’acquisto (scontrino, ricevuta, o estratto conto)
  • Richiedere la riparazione, sostituzione, riduzione di prezzo o il rimborso
Se la riparazione o la sostituzione sono impossibili o eccessivamente onerose, si può optare per le altre soluzioni indicate dalla norma. L’esclusione dal diritto di recesso, in caso di articolo difettoso, non è legittima.

Come ottenere un rimborso: procedure e tempi

Le tempistiche e le modalità di rimborso variano a seconda del canale di acquisto. Nei casi di reso entro i termini previsti e con la merce in buone condizioni, i principali step sono:

  • Compilazione della richiesta di reso secondo le istruzioni del venditore
  • Invio o consegna della merce presso il punto vendita o al corriere designato
  • Attesa della verifica dell’integrità degli articoli restituiti
  • Emissione del rimborso tramite lo stesso mezzo di pagamento utilizzato all’acquisto, con accredito solitamente entro 14-30 giorni lavorativi
Nel caso di acquisti effettuati tramite bonifico o contrassegno, può essere richiesta l’indicazione delle coordinate bancarie per il riaccredito. In presenza di gift card, normalmente il rimborso viene riaccreditato su quella stessa carta. Se si riscontrano ritardi, la normativa italiana prevede la possibilità di segnalare eventuali disservizi alle associazioni consumatori o di attivare procedure di risoluzione alternativa delle controversie.

Il regifting: alternative etiche per un regalo doppio o non gradito

Non sempre cambiare o restituire un regalo è l’unica strada: il regifting – ovvero la pratica di donare a terzi un presente non gradito o già posseduto – sta diventando un’usanza etica e sostenibile. Oggi il regifting è visto come una scelta consapevole legata all’economia circolare e alla riduzione degli sprechi.

Qualche consiglio per “riciclare” con stile:

  • Scegliere doni non personalizzati e in perfette condizioni, mai utilizzati, con confezione intatta
  • Evita di riciclare regali tra persone legate da strette relazioni per non creare imbarazzi
  • Curare la nuova confezione e, se possibile, aggiungere un biglietto personalizzato
  • Valutare piattaforme online, swap party e community locali per lo scambio di oggetti nuovi
Numerosi studi hanno dimostrato che il valore di un dono non risiede solo nella sua novità, ma nella sua utilità e nell’attenzione verso chi lo riceve. Il regifting favorisce una visione più sostenibile e senza colpevolezze del consumo durante le festività.