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Quali auto diventano storiche nel 2025? E agevolazioni ed esenzione bollo nazionale e regionale

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Auto storiche 2024

Quali modelli auto diventano storici nel 2025 e le agevolazioni previste nazionali, oltre alla possibilit di esenzioni o riduzioni sul bollo regionali

Numerose vetture immesse sul mercato 30 anni fa acquisiscono nel 2025 il prestigioso status di "auto storiche", aprendo le porte a importanti esenzioni fiscali e agevolazioni. La normativa vigente riconosce benefici significativi ai veicoli immatricolati da oltre trent'anni, consentendo l'esenzione dal pagamento del bollo automobilistico, a condizione che non vengano utilizzati per finalità professionali o commerciali.

Come si classificano le auto storiche secondo la normativa italiana

Secondo le disposizioni legislative attualmente in vigore, i veicoli storici si suddividono in due categorie principali:

  • Auto d'epoca: vetture cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), la cui circolazione è consentita esclusivamente durante manifestazioni ufficiali e raduni autorizzati.
  • Auto di interesse storico e collezionistico: veicoli che mantengono l'iscrizione al PRA e possono circolare quotidianamente sulle strade pubbliche, rispettando specifici requisiti.
L'identificazione come veicolo storico avviene attraverso l'iscrizione a registri specifici, tra cui l'ASI (Automotoclub Storico Italiano), il Registro Italiano FIAT, Lancia, Alfa Romeo e altri enti certificatori riconosciuti.

Modelli iconici che diventano storici nel 2025

Nel 2025, numerose autovetture immatricolate nel 1995 raggiungeranno il traguardo dei 30 anni, acquisendo così lo status di veicolo storico. Tra i modelli più significativi che entrano in questa categoria troviamo:

  • Fiat Barchetta: la celebre roadster italiana che ha segnato il ritorno di Fiat nel segmento delle sportive a cielo aperto
  • Alfa Romeo GTV (seconda serie): coupé sportiva dal design inconfondibile firmato Pininfarina
  • BMW Serie 7 E38: ammiraglia tedesca entrata nell'immaginario collettivo anche grazie alla sua presenza in film di successo
  • Volkswagen Sharan: uno dei primi monovolume di successo sul mercato europeo
  • Ford Galaxy: il monovolume dell'Ovale Blu che ha rivoluzionato il concetto di auto familiare
  • Mercedes-Benz Classe E (W210): berlina di lusso che ha introdotto il caratteristico frontale a quattro fari
Questi modelli rappresentano non solo un pezzo di storia dell'automobilismo, ma anche un potenziale investimento per appassionati e collezionisti.

Esenzioni e riduzioni del bollo auto per i veicoli storici

Il regime fiscale applicato alle auto storiche prevede diversi livelli di agevolazione, in base all'età del veicolo:

Veicoli con più di 30 anni: esenzione totale

Le automobili e i motoveicoli immatricolati da più di 30 anni godono di una esenzione totale dal bollo auto. Questi veicoli vengono considerati storici a tutti gli effetti della normativa fiscale. Tuttavia, se continuano a circolare regolarmente su strada, si applica una tassa di circolazione forfettaria simbolica, con importi che variano generalmente tra i 28,40 euro per le autovetture (11,36 euro per i motocicli), in base alle specifiche regolamentazioni regionali.

Veicoli tra 20 e 29 anni: riduzioni parziali

Per i veicoli con un'età compresa tra i 20 e i 29 anni, la situazione presenta alcune differenze. Queste autovetture, munite dell'indispensabile Certificato di Rilevanza Storica (CRS), possono beneficiare di uno sconto del 50% sull'importo del bollo, a condizione che tale certificazione sia correttamente registrata sul libretto di circolazione del veicolo presso la Motorizzazione Civile.

È fondamentale sottolineare che l'ottenimento del CRS richiede specifici requisiti di originalità e conservazione che attestino l'effettivo valore storico del veicolo.

Differenze regionali nelle agevolazioni per auto storiche

Le differenze tra le regioni italiane non riguardano esclusivamente gli importi delle tasse automobilistiche, ma anche le condizioni necessarie per l'applicazione delle riduzioni o esenzioni. Questo deriva dall'autonomia fiscale concessa alle Regioni in materia di tasse automobilistiche.

Peculiarità della Lombardia

Ad esempio, in Lombardia, i veicoli con età compresa tra 20 e 29 anni iscritti nel registro ACI Storico possono ottenere agevolazioni equiparabili a quelle previste per i veicoli ultratrentennali. La Regione ha infatti implementato politiche specifiche a favore del patrimonio automobilistico storico.

Situazione in altre regioni italiane

In Piemonte e Veneto esistono convenzioni particolari per i veicoli storici, mentre altre regioni come Emilia-Romagna e Toscana possono presentare variazioni nelle modalità di applicazione delle agevolazioni.

È sempre consigliabile verificare direttamente presso gli uffici tributari della propria regione di residenza le specifiche disposizioni in vigore, poiché possono subire modifiche annuali in base alle decisioni delle amministrazioni locali.

Il ripristino delle targhe originali, una novità e vantaggio importante al via nel 2025

Un significativo vantaggio aggiuntivo per i possessori di auto storiche è la reintroduzione delle targhe originali. Questa opportunità, introdotta dalla legge di Bilancio 2025, consente di ripristinare le targhe storiche per veicoli d'epoca e di interesse collezionistico, consolidando ulteriormente il valore storico e l'autenticità del veicolo.

Il ripristino della targa originale rappresenta un elemento di particolare importanza per i collezionisti, poiché contribuisce a mantenere l'integrità storica del veicolo e ne aumenta potenzialmente il valore sul mercato del collezionismo.

Procedura per ottenere lo status di auto storica e le relative agevolazioni

Per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per i veicoli storici, è necessario seguire una procedura specifica:

  1. Per i veicoli con più di 30 anni, presentare domanda di esenzione presso l'ufficio tributi della propria regione o tramite ACI, allegando la documentazione che attesti l'anno di immatricolazione
  2. Per i veicoli tra 20 e 29 anni, ottenere il Certificato di Rilevanza Storica da un ente certificatore riconosciuto (ASI, registri storici di marca, ecc.)
  3. Registrare il CRS sulla carta di circolazione tramite pratica presso la Motorizzazione Civile
  4. Presentare domanda per la riduzione del bollo presso gli uffici regionali competenti
È importante considerare che la procedura può richiedere tempistiche variabili e comportare costi per l'iscrizione ai registri storici e per il rilascio della certificazione.

L'acquisizione dello status di veicolo storico comporta diversi vantaggi economici oltre all'esenzione o riduzione del bollo auto:

  • Possibilità di sottoscrivere polizze assicurative specifiche per auto storiche, generalmente più economiche
  • Esenzione dal pagamento delle ZTL in alcune città (verificare i regolamenti locali)
  • Potenziale apprezzamento del valore del veicolo, soprattutto per modelli particolarmente ricercati
  • Possibilità di partecipare a manifestazioni e raduni dedicati
Tuttavia, è necessario considerare anche i costi di manutenzione, che possono essere significativi per mantenere il veicolo nelle condizioni originali richieste per conservare la certificazione storica.

Ma ci sono anche limitazioni alla circolazione dei veicoli storici

Nonostante i vantaggi fiscali, i proprietari di auto storiche devono essere consapevoli delle potenziali limitazioni alla circolazione, specialmente nei centri urbani. Molte città italiane hanno implementato restrizioni al traffico per i veicoli più inquinanti, che possono includere anche le auto storiche in base alle loro emissioni.

Alcune amministrazioni locali hanno previsto deroghe specifiche per i veicoli di interesse storico e collezionistico, riconoscendone il valore culturale. È consigliabile informarsi sulle normative vigenti nel proprio comune di residenza e nelle località frequentemente visitate.