Quali modelli auto diventano storici nel 2025 e le agevolazioni previste nazionali, oltre alla possibilit di esenzioni o riduzioni sul bollo regionali
Numerose vetture immesse sul mercato 30 anni fa acquisiscono nel 2025 il prestigioso status di "auto storiche", aprendo le porte a importanti esenzioni fiscali e agevolazioni. La normativa vigente riconosce benefici significativi ai veicoli immatricolati da oltre trent'anni, consentendo l'esenzione dal pagamento del bollo automobilistico, a condizione che non vengano utilizzati per finalità professionali o commerciali.
Secondo le disposizioni legislative attualmente in vigore, i veicoli storici si suddividono in due categorie principali:
Nel 2025, numerose autovetture immatricolate nel 1995 raggiungeranno il traguardo dei 30 anni, acquisendo così lo status di veicolo storico. Tra i modelli più significativi che entrano in questa categoria troviamo:
Il regime fiscale applicato alle auto storiche prevede diversi livelli di agevolazione, in base all'età del veicolo:
Le automobili e i motoveicoli immatricolati da più di 30 anni godono di una esenzione totale dal bollo auto. Questi veicoli vengono considerati storici a tutti gli effetti della normativa fiscale. Tuttavia, se continuano a circolare regolarmente su strada, si applica una tassa di circolazione forfettaria simbolica, con importi che variano generalmente tra i 28,40 euro per le autovetture (11,36 euro per i motocicli), in base alle specifiche regolamentazioni regionali.
Per i veicoli con un'età compresa tra i 20 e i 29 anni, la situazione presenta alcune differenze. Queste autovetture, munite dell'indispensabile Certificato di Rilevanza Storica (CRS), possono beneficiare di uno sconto del 50% sull'importo del bollo, a condizione che tale certificazione sia correttamente registrata sul libretto di circolazione del veicolo presso la Motorizzazione Civile.
È fondamentale sottolineare che l'ottenimento del CRS richiede specifici requisiti di originalità e conservazione che attestino l'effettivo valore storico del veicolo.
Le differenze tra le regioni italiane non riguardano esclusivamente gli importi delle tasse automobilistiche, ma anche le condizioni necessarie per l'applicazione delle riduzioni o esenzioni. Questo deriva dall'autonomia fiscale concessa alle Regioni in materia di tasse automobilistiche.
Ad esempio, in Lombardia, i veicoli con età compresa tra 20 e 29 anni iscritti nel registro ACI Storico possono ottenere agevolazioni equiparabili a quelle previste per i veicoli ultratrentennali. La Regione ha infatti implementato politiche specifiche a favore del patrimonio automobilistico storico.
In Piemonte e Veneto esistono convenzioni particolari per i veicoli storici, mentre altre regioni come Emilia-Romagna e Toscana possono presentare variazioni nelle modalità di applicazione delle agevolazioni.
È sempre consigliabile verificare direttamente presso gli uffici tributari della propria regione di residenza le specifiche disposizioni in vigore, poiché possono subire modifiche annuali in base alle decisioni delle amministrazioni locali.
Un significativo vantaggio aggiuntivo per i possessori di auto storiche è la reintroduzione delle targhe originali. Questa opportunità, introdotta dalla legge di Bilancio 2025, consente di ripristinare le targhe storiche per veicoli d'epoca e di interesse collezionistico, consolidando ulteriormente il valore storico e l'autenticità del veicolo.
Il ripristino della targa originale rappresenta un elemento di particolare importanza per i collezionisti, poiché contribuisce a mantenere l'integrità storica del veicolo e ne aumenta potenzialmente il valore sul mercato del collezionismo.
Per beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per i veicoli storici, è necessario seguire una procedura specifica:
L'acquisizione dello status di veicolo storico comporta diversi vantaggi economici oltre all'esenzione o riduzione del bollo auto:
Nonostante i vantaggi fiscali, i proprietari di auto storiche devono essere consapevoli delle potenziali limitazioni alla circolazione, specialmente nei centri urbani. Molte città italiane hanno implementato restrizioni al traffico per i veicoli più inquinanti, che possono includere anche le auto storiche in base alle loro emissioni.
Alcune amministrazioni locali hanno previsto deroghe specifiche per i veicoli di interesse storico e collezionistico, riconoscendone il valore culturale. È consigliabile informarsi sulle normative vigenti nel proprio comune di residenza e nelle località frequentemente visitate.