Nel 2025, l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione un'importante novità per i titolari di partita IVA: la dichiarazione dei redditi precompilata Modello Redditi Persone Fisiche potrà essere utilizzata anche da lavoratori autonomi, professionisti e imprenditori individuali. Questa innovazione, prevista dalla riforma fiscale, amplia la platea dei contribuenti che possono accedere a procedure semplificate per la dichiarazione dei redditi, favorendo chiarezza, velocità e una maggiore tracciabilità dei dati.
Che cos’è il modello Redditi precompilato
Il Modello Redditi precompilato è un documento predisposto dall’Agenzia delle Entrate grazie alle informazioni già in suo possesso o inviate da terzi. Tra queste rientrano:
- Dati anagrafici e dei familiari a carico
- Redditi derivanti da Certificazioni Uniche (CU)
- Dati su detrazioni, deduzioni, e oneri comunicati da medici, banche, assicurazioni, università
- Spese sanitarie, veterinarie, assicurative, universitarie, contributi previdenziali
- Dati catastali ricavati dal catasto e atti del registro
- Bonifici per lavori di ristrutturazione, arredi, riqualificazioni energetiche
- Dati delle fatture elettroniche e corrispettivi telematici per le partite IVA
- Nuove informazioni, tra cui dal 2025, i proventi della cessione di energia prodotta da impianti rinnovabili e i redditi di frontalieri da rapporti di lavoro in Svizzera
Tali dati sono visualizzabili nella propria area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, autenticandosi tramite SPID, CIE o CNS.
Chi può presentare il Modello Redditi precompilato con partita IVA
Dal 30 aprile 2025 la dichiarazione precompilata è disponibile anche per chi produce redditi di lavoro autonomo, redditi d'impresa, o altri redditi che fino allo scorso anno imponevano l’uso esclusivo del modello ordinario. In questa platea rientrano:
- Lavoratori autonomi titolari di partita IVA
- Liberi professionisti
- Imprenditori individuali
- Partite IVA in regime forfettario o di vantaggio
L’estensione interessa anche coloro che operano con il regime forfettario: per questo segmento, il modello Redditi precompilato attinge direttamente ai dati delle fatture elettroniche e ai corrispettivi telematici, vista l’abolizione dell’obbligo di Certificazione Unica da parte dei sostituti d’imposta dal 2024.
Come accedere e cosa cambia nel 2025 per le partite IVA
A partire dal 2025, la consultazione e l’invio del modello Redditi precompilato non è più riservata solo ai contribuenti: l’accesso può essere richiesto anche dagli intermediari fiscali (CAF, dottori commercialisti, consulenti del lavoro), purché delegati, grazie a una specifica autorizzazione assegnabile anche online.
Dal 15 maggio è possibile modificare il modello, inserendo eventuali dati mancanti o rettificare quelli caricati dall’Agenzia delle Entrate. In caso di accettazione senza modifiche, i controlli documentali sulle spese comunicate da terzi vengono ridotti o eliminati; modificando voci rilevanti per il calcolo dell’imposta, questi controlli si applicheranno solo alle parti soggette a variazione.
Non vi è alcun obbligo di utilizzo della precompilata: le partite IVA possono continuare a presentare la dichiarazione con il modello ordinario, soprattutto in caso di necessità particolari o gestione di quadri reddituali complessi.
Oneri, detrazioni e dati automaticamente inseriti
La sezione relativa agli oneri deducibili e detraibili è centrale nella precompilata:
- Spese sanitarie, farmaceutiche e veterinarie
- Interessi passivi sui mutui
- Premi assicurativi
- Spese per istruzione, universitarie, asili nido
- Contributi previdenziali obbligatori e complementari
- Spese per ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica
- Erogazioni liberali a enti, fondazioni o scuole
- Dati relativi a bonus fiscali, quali il Superbonus
Per chi aderisce al regime forfettario, alcune di queste voci, come le detrazioni su spese d’attività, non sono utilizzabili, mentre resta la deducibilità dei contributi previdenziali versati alle casse professionali.
Le principali novità 2025 per le partite IVA
- Introduzione dei dati delle fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri per la determinazione del reddito di autonomi e professionisti in regime ordinario e forfettario
- Nuove semplificazioni per il controllo fiscale: accettando la precompilata così come proposta, senza modifiche, si beneficia dell’esonero dai controlli documentali sugli oneri comunicati da terzi
- Possibilità di delegare l’accesso alla precompilata a tutti gli intermediari abilitati, ampliando la gestione tramite CAF, consulenti, commercialisti e persone di fiducia
- Inserimento dei dati del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per chi vende energia da impianti domestici
Scadenze e modalità di invio
La dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA:
- Si può visualizzare in sola lettura dal 30 aprile 2025
- Dal 15 maggio 2025 è consentita la modifica e l’invio telematico
- La scadenza per l’invio online è fissata al 31 ottobre 2025
Chi preferisce può optare per la presentazione in formato cartaceo tramite uffici postali (casistiche ristrette, ad esempio dichiarazione per contribuenti deceduti).
Vantaggi e controllo fiscale sulla dichiarazione precompilata
Per i titolari di partita IVA, la nuova disciplina prevede:
- Compilazione semplificata, con caricamento automatico di molti dati altrimenti da ricercare manualmente
- Sgravi nei controlli preventivi: se si accetta la dichiarazione senza modificare informazioni fiscali rilevanti, la documentazione per oneri e detrazioni già comunicati non sarà oggetto di verifica
- Maggiore trasparenza sulle voci inserite, consultazione di fogli riepilogativi e dati di dettaglio delle fonti informative
Per chi invece necessita di modificare dati della precompilata, i controlli documentali da parte dell’Agenzia si concentreranno solo sulle parti variate e non sull’intero spettro degli oneri comunicati.
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