Se c'è qualcosa che non manca in questo 2025 è la varietà di scelta dei Buoni fruttiferi postali. Ecco le novità
I Buoni fruttiferi postali (BFP) rappresentano strumenti finanziari sicuri, garantiti dallo Stato italiano attraverso l'emissione di Cassa depositi e prestiti.
Consentono agli investitori di allocare capitali in modo accessibile, senza sostenere spese di sottoscrizione, gestione e rimborso significative, ad eccezione degli oneri fiscali. Cassa depositi e prestiti (CDP), società per azioni controllata dal Ministero dell'Economia, è responsabile della gestione del risparmio postale e della relativa emissione dei buoni.
Nel dettaglio, la CDP finanzia investimenti pubblici, promuove la cooperazione internazionale e agisce come catalizzatore per lo sviluppo delle infrastrutture nazionali. Sostiene le imprese italiane, favorendo l'innovazione e la crescita, nonché incentivando l'export e l'internazionalizzazione. Analizziamo le opzioni disponibili nel 2025.
I Buoni fruttiferi postali 2025 presentano diverse caratteristiche che li rendono particolarmente apprezzati dai risparmiatori italiani. Innanzitutto, sono titoli di risparmio garantiti dallo Stato, emessi da Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti in esclusiva da Poste Italiane, il che offre un elevato livello di sicurezza per il capitale investito.
La sottoscrizione può avvenire per importi a partire da 50 euro e multipli, con un limite massimo di 1 milione di euro al giorno per singolo buono. Questo rende i BFP accessibili a risparmiatori con diverse disponibilità economiche.
Tra i vantaggi più apprezzati vi è l'assenza di costi di sottoscrizione, gestione e rimborso, caratteristica che li distingue da altri prodotti finanziari che spesso comportano commissioni. L'unico onere è rappresentato dalla fiscalità, con un'aliquota agevolata del 12,5% sugli interessi maturati, significativamente inferiore rispetto ad altri strumenti d'investimento.
I buoni sono inoltre esenti dall'imposta di successione e dall'imposta di bollo se il valore complessivo del portafoglio non supera i 5.000 euro. In caso contrario, si applica un'aliquota dello 0,20% annua sul capitale investito.
Il mercato dei Buoni fruttiferi postali nel 2025 offre diverse soluzioni per soddisfare le esigenze di risparmio e investimento dei cittadini. Tra le principali tipologie disponibili troviamo:
Il BFP Ordinario è concepito per gli investitori che desiderano impegnarsi fino a 20 anni, mantenendo la possibilità di richiedere il rimborso in qualsiasi momento, entro il termine di prescrizione. I rendimenti sono fissi e progressivi, variando dallo 0,5% nel primo anno fino al 2,75% al ventesimo anno.
Questo tipo di buono è particolarmente adatto a chi desidera un investimento a lungo termine con la sicurezza di poter accedere al capitale in caso di necessità. La capitalizzazione degli interessi avviene su base bimestrale, garantendo una crescita costante del capitale investito.
Questa tipologia di buono ha una durata di 4 anni e offre un rendimento annuo lordo standard in scadenza pari all'1,50%. È dedicato a chi desidera creare un piano di accumulo regolare, con versamenti periodici (mensili o bimestrali) di importi a partire da 50 euro fino a un massimo di 10.000 euro al giorno.
Una caratteristica interessante è la possibilità di ottenere un rendimento premiale del 2,50% se vengono rispettati determinati requisiti di regolarità nei versamenti. Gli interessi maturano solo al termine dei quattro anni, incentivando così il mantenimento dell'investimento fino alla scadenza.
I Buoni dedicati ai minori rappresentano una delle soluzioni più vantaggiose nel 2025, con interessi che maturano fino al raggiungimento della maggiore età del beneficiario. Il rendimento può arrivare fino al 5% annuo lordo negli ultimi anni prima della scadenza, che coincide con il compimento dei 18 anni.
La durata del buono varia in base all'età del minore al momento della sottoscrizione: più è giovane il beneficiario, più lungo sarà il periodo di investimento e potenzialmente maggiore il rendimento complessivo. Questi buoni possono essere sottoscritti da genitori, nonni o altri soggetti a favore di bambini e ragazzi fino a 16 anni e mezzo di età.
La struttura dei rendimenti è progressiva:
Una caratteristica particolare di questo buono è che non riconosce interessi in caso di rimborso anticipato prima dei quattro anni. È quindi adatto a chi è sicuro di non aver bisogno della liquidità investita per l'intero periodo.
Il Buono 3x2 è rivolto a chi desidera investire fino a 6 anni con rendimenti fissi crescenti. Offre la possibilità di rimborso dopo 3 anni con il riconoscimento degli interessi maturati nel primo triennio, pari all'1% annuo lordo. Se mantenuto fino alla scadenza dei 6 anni, il rendimento sale all'1,50% annuo lordo.
Questa formula permette di avere un punto intermedio di verifica dell'investimento, dando l'opportunità di decidere se continuare o ritirare il capitale con gli interessi maturati fino a quel momento.
Il Buono 3x4 è progettato per investimenti fino a 12 anni con rendimenti fissi crescenti, suddivisi in quattro trienni. I tassi di rendimento annuo lordo sono:
Il Buono Rinnova Prima è destinato a chi rimborsa uno o più BFP scaduti e intende reinvestire i propri risparmi. Ha una durata di 4 anni e nel 2025 offre un tasso di interesse annuo lordo del 2,50% alla scadenza.
Per sottoscrivere questo buono è necessario essere intestatari di buoni fruttiferi postali dematerializzati in scadenza nei 30 giorni successivi (ad eccezione dei buoni dedicati ai minori e dei Buoni 4 anni RisparmioSemplice). È possibile prenotare il Buono Rinnova Prima presso gli uffici postali, con emissione automatica alla scadenza del buono originario.
Poste Italiane offre inoltre altre tipologie di buoni fruttiferi postali:
La sottoscrizione in forma cartacea può essere effettuata presso tutti gli uffici postali presentando un documento d'identità e il codice fiscale. I buoni cartacei sono soggetti a prescrizione dopo 10 anni dalla data di scadenza, pertanto è importante tenere traccia delle scadenze per non perdere il diritto al rimborso.
La forma dematerializzata offre maggiori vantaggi in termini di gestione e sicurezza. Può essere sottoscritta sia presso gli uffici postali che attraverso i canali digitali:
Un vantaggio significativo dei buoni dematerializzati è la possibilità di rimborso parziale, disponibile per alcuni tipi di buoni come il 3x4, per importi di 50 euro e multipli. Questa opzione non è disponibile per i buoni cartacei, che possono essere rimborsati solo per l'intero importo sottoscritto.
Per facilitare la scelta del buono più adatto alle proprie esigenze, Poste Italiane mette a disposizione un simulatore online sul proprio sito web. Questo strumento permette di calcolare il valore di rimborso del buono in base all'importo investito, alla tipologia di buono e alla durata dell'investimento.
Il simulatore fornisce una stima dettagliata del valore di rimborso lordo e netto alla scadenza, considerando la ritenuta fiscale del 12,5% applicata sugli interessi. È uno strumento utile per confrontare le diverse opzioni e prendere decisioni di investimento informate.
I Buoni fruttiferi postali godono di un trattamento fiscale privilegiato rispetto ad altri strumenti di investimento. Gli interessi maturati sono soggetti a un'imposta sostitutiva del 12,5%, significativamente inferiore rispetto all'aliquota del 26% applicata alla maggior parte degli altri prodotti finanziari.
Un altro importante vantaggio è l'esenzione dall'imposta di successione. In caso di decesso dell'intestatario, gli eredi non dovranno pagare imposte di successione sul valore dei buoni, facilitando così il passaggio generazionale del risparmio.
Per quanto riguarda l'imposta di bollo, i buoni fruttiferi postali ne sono esenti se il valore complessivo del portafoglio non supera i 5.000 euro. Per importi superiori, si applica un'aliquota dello 0,20% annua sul capitale investito.
Da segnalare una novità introdotta nel 2025: i buoni fruttiferi postali fino a 50.000 euro sono ora esclusi dal calcolo dell'ISEE. Questa misura rappresenta un incentivo significativo per i piccoli risparmiatori, poiché consente di investire in buoni senza che questi incidano sulla determinazione delle agevolazioni e dei benefici economici legati alla situazione patrimoniale del nucleo familiare.