Quali sono i diritti riconosciuti ai lavoratori che fanno volontariato e cosa cambia tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi: cosa prevedono leggi in vigore
Quali sono i diritti e le agevolazioni per i lavoratori che fanno volontariato? Fare volontariato è un diritto che ogni persona, lavoratori già impegnati compresi, possono esercitare e che permette di sostenere chi in particolari momenti di ritrova in condizioni di bisogno così come al volontario stesso di acquisire specifiche competenze umane, oltre che fare curriculum.
Le esperienze di volontariato dimostrano, infatti, competenze umane importanti, come capacità di gestione, capacità di lavorare in squadra, spirito di impegno e sacrificio, considerando anche che per tale impiego non si riceve alcuno stipendio.
Fare il volontario è un’attività che proviene soprattutto dal ‘cuore’, considerando che non è un’attività obbligatoria ma per chi si ‘sente’ di aiutare gli altri in condizioni di particolari difficoltà ed emergenze. E si tratta di un impegno che prevede il riconoscimento di una serie di diritti. Vediamo quali sono.
Il lavoratore dipendente che fa volontariato ha, in particolare, diritto ad assentarsi dal lavoro fino a:
Diverse sono le leggi 2024 relative a diritti e norme che regolano il lavoro volontario per lavoratori autonomi. In questo caso, infatti, i volontari appartenenti a organizzazioni di volontariato e impiegati in attività di protezione civile o altra assistenza volontaria hanno diritto a ricevere un rimborso per il mancato guadagno giornaliero.
Il rimborso da riconoscere viene calcolato sulla dichiarazione dei redditi (modello Unico) presentata l’anno precedente a quello durante il quale è stata prestata l’attività di volontariato ed è pari a 103,29 euro giornalieri lordi.