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Tributo Unico, la nuova tassa che sostituisce tante mini-imposte in manovra finanziaria 2023 (non solo Irpef)

di Marianna Quatraro pubblicato il
tributo unico manovra

Cosa prevede e per chi il pagamento del nuovo tributo unico al posto di tante mini imposte: anticipazioni e chiarimenti per nuova Manovra

Cosa prevede il nuovo tributo Unico, tassa che sostituisce tante mini-imposte in manovra finanziaria? Tra revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi, riordino di detrazioni e deduzioni ma anche modifiche di bonus e agevolazioni fiscali, con la nuova Manovra Finanziaria potrebbe arrivare anche una nuova tassa per tutti. Vediamo di cosa si tratta.

  • Nuovo tributo unico per riunire tante mini imposte in nuova Manovra
  • Non solo modifica Irpef in nuova Manovra

Nuovo tributo unico per riunire tante mini imposte in nuova Manovra

Secondo quanto riportano le ultime notizie, il nuovo tributo unico che potrebbe rientrare nella nuova Manovra Finanziaria dovrebbe sostituire tanti mini imposte sulla casa.

Il nuovo Tributo Unico dovrebbe, infatti, riunire imposta di bollo, imposta ipotecaria e imposta catastale, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie e dovrebbe essere determinato in misura fissa.

Il governo vorrebbe, dunque, riunire in un’unica tassa il pagamento di imposte di bollo, registro, catastali (volture catastali) e le tasse ipotecarie, relative a trascrizione, iscrizione, rinnovazione e annotazione eseguite nei pubblici registri immobiliari e la nuova tassa unica sarebbe da versare per l’acquisto di case nuove. 

Ma non solo: per semplificare le modalità di pagamento dei tributi e rendere più efficienti i sistemi di riscossione, è previsto anche il nuovo impiego dei sistemi elettronici di pagamento.
 
Non solo modifica Irpef in nuova Manovra

La scarsa disponibilità di risorse economiche emersa chiaramente dalla presentazione ufficiale della Nadef, nota di aggiornamento al Def di aprile sulle previsioni di crescita dell’Italia, non permetterà di realizzare nella prossima Manovra Finanziaria l’intera revisione dell’Irpef che il governo aveva anticipazione.

Le intenzioni sono, infatti, quelle di ridurre le attuali quattro aliquote Irpef portandole a tre. Non si potrà raggiungere questo obiettivo ma nella nuova Manovra ci sarà solo una prima iniziale revisione dell’Irpef che dovrebbe interessare estensione della no tax area, da fissare per tutti a 8.500 euro, mentre oggi è stabilita su tale cifra per i pensionati mentre per i lavoratori dipendenti è fissata sugli 8.174 euro, e primo scaglione Irpef.

Le quattro attuali aliquote Irpef in base agli scaglioni di reddito sono le seguenti: 

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
Per la prossima Manovra, il governo si dovrebbe limitare ad accorpare primo e secondo scaglione di reddito, che sono quello con aliquota al 23% per redditi fino a 15.000 euro e quello con aliquota al 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro, prevedendo l’aliquota al 23% per redditi fino a 28mila euro e non più fino a 15mila, garantendo a chi percepisce determinati redditi annui risparmi sulle tasse anche di qualche centinaia di euro all’anno. 
 
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