Per chi vuole intraprendere una carriera nelle professioni sanitarie, la scelta dell'università è fondamentale: classifiche e valutazioni.
Le università italiane continuano a distinguersi per la qualità dell’offerta formativa nelle professioni sanitarie, secondo le ultime classifiche 2024. In particolare, le classifiche Censis valutano gli atenei in base a vari criteri, tra cui le strutture, l'internazionalizzazione e l'occupabilità. Cosa c'è da sapere:
Anche l’Università di Foggia si posiziona molto bene (quarto posto) ed è una delle poche eccellenze del Sud Italia. Il dato interessante è che le prime 15 posizioni sono dominate da atenei del Centro-Nord, confermando la tendenza storica di un’offerta formativa più robusta in queste regioni.
Tra le università private, spicca l'Università San Raffaele di Milano, leader tra gli atenei privati, con corsi eccellenti in infermieristica, fisioterapia e altre professioni sanitari. Il San Raffaele è rinomato per l’eccellenza accademica e le collaborazioni con il settore sanitario. L'Università di Bolzano si distingue per il focus sulla qualità dell’insegnamento e l’internazionalizzazione. Il Campus Bio-Medico di Roma è al terzo posto, con un'offerta completa e ben strutturata che include percorsi di studio orientati al mondo del lavoro e alla ricerca.
Le classifiche Censis, in cui sono esaminate anche le facoltà di ingegneria e economia e commercio, sono molto rispettate nel panorama accademico italiano e valutano le università secondo una serie di criteri, tra cui:
A livello internazionale, le classifiche come il QS World University Rankings e il Times Higher Education considerano anche la ricerca e le pubblicazioni scientifiche, che sono fondamentali nel campo della sanità.
Tra gli atenei italiani che si distinguono in questi ranking troviamo il Politecnico di Milano, l’Università di Bologna e la Sapienza di Roma, tutte con eccellenti risultati nella qualità della ricerca e nelle prospettive occupazionali dei laureati.