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Quanto si paga di costi e tassa di successione se si ricevono tra 50-200mila euro di soldi e una casa in eredità

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quali e quanti costi si devono pagare se si riceve una eredità tra 50mila e 200mila euro e anche una casa di proprietà: le norme in vigore e i chiarimenti

Quando e quanto si paga di successione se si ricevono in eredità tra i 50mila e i 200mila euro e una casa di proprietà? La trasmissione di una eredità implica sempre regole specifiche da rispettare previste dal nostro ordinamento, sia per quanto riguarda la successione dei beni, sia per gli adempimenti fiscali e burocratici obbligatori. 

Esistono, per legge, tre tipi di successione, che sono testamentaria, quando il defunto dispone con il testamento l’assegnazione del proprio patrimonio agli eredi; legittima, che si verifica quando, in mancanza di un testamento, è la legge che assegna agli eredi i beni dell’asse ereditario tramite le quote legittime; e necessaria, quando il testatore dispone la successione dei propri beni, ma senza rispettare le quote spettanti ai congiunti più stretti, sempre previste dalla legge.
In ogni caso, si pagano tasse e altri costi. Vediamo quali e di quanto. 

  • La tassa di successione su una eredità da 50-200mila euro e una casa 
  • Ma ci sono altri costi da pagare 

La tassa di successione su una eredità da 50-200mila euro e una casa 

La tassa di successione non si paga obbligatoriamente su tutte le eredità che si ricevono, ma solo in casi specifici previsti dalla legge e per determinati importi. In questi casi, la tassa non è neppur uguale per tutti ma varia base a chi riceve l’eredità.

Entrando più nel dettaglio, le aliquote di tassazione sulle successioni sui diversi patrimoni sono del:

  • 4% per coniuge e parenti in linea retta, per una franchigia di 1 milione di euro per ciascun beneficiario, per cui l’imposta solo se la donazione di denaro supera un milione di euro o il valore dell’immobile o degli immobili donati supera un milione di euro;
  • 6% per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, e affini in linea collaterale fino al terzo grado, per una franchigia di 100 mila euro per ciascun fratello o sorella;
  • 8% nei confronti degli altri soggetti, per esempio nel caso di eredità del valore complessivo di 70mila euro lasciata alla domestica estranea si deve pagare una imposta di successione dell’8% su 70mila euro.
Se il figlio destinatario della donazione è un soggetto portatore di handicap grave, la franchigia si alza a 1,5 milioni di euro.

Si è, dunque, esenti dal pagamento dell’imposta di successione se il valore dell'eredità è trasmessa ai parenti in linea retta e non supera i 500mila-200mila euro.

A prescindere dai casi in cui non si deve pagare l’imposta di successione, in base all’eredità, ci sono anche dei beni su cui l’imposta di successione non si paga mai perché, per legge, non concorrono all’eredità complessiva e sono nel dettaglio:

  • i trattamenti di fine rapporto e indennità da lavoro non ancora percepite al momento del decesso;
  • le indennità previste dalle assicurazioni previdenziali del defunto;
  • i titoli emessi dallo stato;
  • i beni immobili iscritti nel Pubblico registro automobilistico;
  • i crediti vantati nei confronti dello Stato e non ancora riconosciuti;
  • i crediti rivendicati in sede giudiziaria quando ancora non si è giunti a sentenza;
  • beni culturali assoggettati ai veicoli di pregio architettonico, storico o culturale;
  • passaggio di aziende o di rami di aziende;
  • quote sociali;
  • azioni ereditate dal coniuge e dagli eredi in linea retta.

Ma ci sono altri costi da pagare

Se su una eredità tra genitori e figli, per esempio, di soldi tra 50mila e 200mila euro e una casa di proprietà del valore tra 300-400mila euro non si paga alcuna imposta di successione, perché non si arriva alla soglia del milione di euro, ci sono da considerare tutti gli altri costi previsti. 

Si parte dall'atto di successione dal notaio, il cui costo varia in base al valore dell’eredità da trasferire dal deceduto agli eredi e che può oscillare dai 300 euro per i valori molto bassi fino anche a oltre mille, 2mila, 3mila euro ma anche molto di più per patrimoni di elevato valore.

Si devono poi pagare le marche da bollo e i diritti catastali. Inoltre, dal primo gennaio 2025 sono aumentati gli importi della tassa ipotecaria, da 35 euro a 65 euro, per la presentazione della Dichiarazione di Successione tramite Modello F24.