Il regime de minimis rappresenta uno strumento negli aiuti di Stato per le imprese, definendone limiti, procedure, criteri di accesso e novità normative. Benefici, casi pratici e strategie operative.
Nel contesto europeo, le imprese italiane si trovano a interfacciarsi con norme che regolano la concessione degli aiuti pubblici per evitare distorsioni della concorrenza. Il regime de minimis si distingue poiché permette l'ottenimento di agevolazioni di modesto importo attraverso una procedura semplificata.
Questa particolare disciplina consente agli enti pubblici di supportare l'attività imprenditoriale, mantenendo al contempo l'equilibrio competitivo tra le realtà economiche attive nel mercato interno.
I cosiddetti aiuti di Stato, in base alla normativa europea, sono tutte le forme di sostegno pubblico concesse ad aziende che potrebbero alterare la competizione nel mercato unico. L'Unione Europea, per tutelare la concorrenza, stabilisce regole stringenti e prevede, in linea generale, che le sovvenzioni superiori a determinate soglie necessitino di autorizzazione preventiva da parte della Commissione Europea (art. 107(1) TFUE). Tuttavia, il regime de minimis costituisce una deroga: aiuti di piccola entità che, date le loro dimensioni, vengono considerati ininfluenti rispetto alla libera concorrenza e quindi esentati da obblighi di notifica.
Sul piano storico, l'istituzione di tale disciplina risponde all'esigenza di conciliare la necessità di sostegno pubblico, in particolare verso le PMI e i settori innovativi, con l'imperativo di evitare squilibri nel sistema competitivo europeo. Il termine de minimis deriva dal latino e indica ciò che è di minima importanza. Dal 1° gennaio 2024, il Regolamento (UE) 2023/2831 ridisegna la materia, sottolineando l'importanza di un accesso agevolato agli incentivi pubblici volti a stimolare innovazione, occupazione e sviluppo locale, senza appesantire la burocrazia o compromettere la trasparenza delle procedure:
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Settore |
Massimale triennale |
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Settore generale |
300.000 euro |
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Servizi di interesse economico generale (SIEG) |
750.000 euro |
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Pesca e acquacoltura |
40.000 euro |
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Agricoltura |
50.000 euro (dal 16 dicembre 2024) |
A partire dal 2024, il settore del trasporto merci su strada non presenta più un massimale specifico e si applica il limite generale:
La gestione della soglia massima è fondata sul criterio del triennio mobile, calcolato per l'impresa unica. Quest'ultima comprende tutte le aziende fra le quali sussistono rapporti di controllo, partecipazione o collegamento (sia di diritto sia di fatto, anche tramite persone fisiche). La normativa si rifà ai criteri UE, onde evitare somme di aiuti plurimi a gruppi aziendali.
Il monitoraggio avviene su base mobile: si tiene conto degli aiuti ricevuti nei tre anni precedenti la data di concessione di un nuovo contributo, considerando esclusivamente la data di diritto all'aiuto e non quella di erogazione. In questo modo, ogni impresa o gruppo è responsabilizzato a controllare il plafond residuo disponibile prima di presentare ulteriori domande di agevolazione:
Per richiedere un contributo, ogni soggetto deve fornire una dichiarazione degli aiuti de minimis ottenuti nei tre anni precedenti, consentendo così alle amministrazioni di verificare il rispetto della soglia. Dal 2024, la procedura si svolge tramite:
L'ultimo aggiornamento regolamentare recepisce l'adeguamento dei massimali per contrastare l'inflazione e incrementare le risorse disponibili per investimenti e progetti di sviluppo. La novità centrale è l'elevazione del massimale generale a 300.000 euro e del limite SIEG a 750.000 euro. I settori pesca, acquacoltura e agricoltura hanno soglie dedicate. Gli incentivi sotto queste soglie restano svincolati dall'obbligo di notifica UE e seguono una gestione amministrativa notevolmente semplificata.
Un ulteriore aggiornamento nella nuova regolamentazione è l'inclusione esplicita delle imprese connesse tramite controllo di persone fisiche nella definizione di impresa unica. Cambia quindi la struttura dei controlli e aumenta il numero di imprese chiamate a monitorare con precisione i propri dati anagrafici e societari.
Questo strumento si caratterizza per rapidità di accesso e iter amministrativi semplificati. I benefici includono: