Verso il rinnovo del Ccnl Telecomunicazioni: quali sono le richieste per le trattative di revisione e miglioramento del contratto
Quali sono richieste e aspettative per rinnovo Ccnl Telecomunicazioni 2024? Il contratto nazionale Ccnl Telecomunicazioni è scaduto ormai da un anno e si va verso trattative di rinnovo che si preannunciano lunghe e complesse. Diverse le richieste da parte delle organizzazioni sindacali Fistel, Slc e Uilcom per un miglioramento dell’impianto del Ccnl oltre che di aumenti retributivi. Vediamo quali sono nel dettaglio.
I sindacati hanno intenzione anche di intervenire su orari di lavoro sullo smart-working, da rendere strutturale per la definizione di un nuovo modello organizzativo a lavoro che in questi anni si è mostrato abbastanza positivo e capace di conciliare meglio tempi di vita e tempi di lavoro e far emergere l’autonomia dei lavoratori, e sulla riduzione dell’orario, a parità di salario.
Tra le altre richieste per il rinnovo del Ccnl Telecomunicazioni c’è quella di una sempre più profonda e importante formazione per garantire a lavoratori e lavoratrici inseriti in un ambito in recente costante crescita e trasformazione un aggiornamento professionale continuo. E contestualmente deve essere rivisto il sistema delle professionalità contrattuali.
Secondo i sindacati, per esempio, il livello 5S deve diventare un livello inquadramentale con incidenze sul salario e dovrebbe essere previsto il passaggio da Terzo a Quarto Livello per gli operatori dei call center outsourcing e per chi ha 36 mesi di anzianità al Terzo livello.
Servono anche modifiche in tema di welfare, per migliorare sia la conciliazione vita lavoro, e sanità integrativa.
Punto centrale delle richieste per il rinnovo del Ccnl Telecomunicazioni riguarda, chiaramente, gli aumenti retributivi. La richiesta è di un aumento di 260 euro, per il livello medio, (5 full time), e si accompagna alla non assorbibilità degli aumenti contrattuali e al passaggio dell’elemento garanzia retributiva (Egr), cioiè l’elemento sostitutivo per le aziende che non hanno contrattazione di premio di risultato, da 250 a 300 euro, anch’esso non assorbibile, anche nel caso di erogazione welfare o fringe benefit.
La richiesta riguarda anche l’introduzione del Premio di risultato nelle aziende del settore che non lo prevedono e l’introduzione obbligatoria delle Commissioni pari opportunità in tutte le aziende per evitare disparità socio economiche tra mondo maschile e femminile, ma sono anche diverse altre le tematiche in discussione, come introduzione del congedo mestruale, rafforzamento dei permessi di paternità e permessi per i figli dei lavoratori con bisogni educativi speciali, come la Dsa.