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Riscaldamento casa: i nuovi condizionatori possono sostituire i caloriferi?

di Marcello Tansini pubblicato il
Caloriferi tradizionali vs. condizionato

La casa del futuro si riscalda con tecnologie innovative: i condizionatori a pompa di calore sfidano i caloriferi tradizionali per efficienza, comfort, costi e incentivi. Soluzioni piů adatte nel 2025.

I sistemi di riscaldamento tradizionali, come i caloriferi alimentati da caldaie a gas, sono stati il punto di riferimento per decenni, ma oggi vengono affiancati, e in molti casi messi in discussione, da soluzioni più innovative come le pompe di calore e i moderni condizionatori reversibili. L’obiettivo di ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti, insieme alle rinnovate politiche di incentivazione statale, spinge i proprietari di abitazioni, progettisti e installatori a valutare attentamente alternative ai sistemi convenzionali.

L’avvento delle pompe di calore aria-aria e aria-acqua, capaci di integrare riscaldamento e raffrescamento, offre la possibilità di adottare soluzioni all electric, disaccoppiate dal gas, particolarmente adatte a nuovi edifici ben isolati e a ristrutturazioni profonde. L’interesse verso queste tecnologie è amplificato dalla presenza di incentivi fiscali e bonus, che rendono più accessibile la sostituzione di vecchi impianti. L’ampia varietà di soluzioni impiantistiche disponibili impone una valutazione attenta, che tenga conto della tipologia dell’edificio, della zona climatica, delle abitudini di comfort e dei costi di gestione, in un’ottica di massimo equilibrio tra comfort, consumo ed eco-sostenibilità.

Come funziona il riscaldamento con i moderni condizionatori a pompa di calore

I condizionatori di nuova generazione che operano come pompe di calore presentano una tecnologia avanzata in grado di riscaldare gli ambienti sfruttando l’energia termica presente nell’aria esterna. Questa tipologia di apparecchi, denominata aria-aria, preleva il calore dall’esterno tramite l’unità esterna e lo trasferisce all’unità interna (split), che a sua volta riscalda l’aria nella stanza. Il ciclo si basa sui principi della termodinamica e utilizza un fluido refrigerante che, grazie a compressori inverter e valvole di espansione, può invertire il suo ciclo e agire sia da riscaldatore sia da climatizzatore estivo.

I vantaggi di questi sistemi includono l’alta efficienza, grazie a un coefficiente di prestazione (COP) che spesso supera 3 anche in condizioni invernali miti, e la capacità di fornire rapidamente calore solo dove serve. La regolazione della temperatura ambiente è molto precisa e il consumo energetico si riduce notevolmente rispetto ai sistemi tradizionali, specie se abbinata a fonti rinnovabili come il fotovoltaico. I moderni condizionatori possono essere programmati e gestiti anche da remoto, con funzioni di controllo smart, e sono inoltre caratterizzati da livelli di silenziosità molto contenuti.

Le limitazioni riguardano principalmente la diminuzione delle prestazioni con temperature esterne particolarmente basse, situazione in cui il rendimento può calare significativamente. Tuttavia, la ricerca e lo sviluppo hanno permesso alla nuova generazione di pompe di calore di mantenere buone performance anche con valori inferiori a 0°C, risultando una soluzione competitiva per il comfort domestico sia nelle mezze stagioni che durante l’inverno nelle zone climatiche temperate.

Caloriferi tradizionali vs. condizionatori/pompe di calore: differenze, efficienza, comfort

L’analisi comparativa tra caloriferi e le moderne pompe di calore/condizionatori reversibili mette in luce differenze rilevanti in termini di funzionamento, efficienza e comfort percepito.

  • Sistema di emissione: I caloriferi diffondono il calore per irraggiamento e convezione, garantendo una distribuzione omogenea del calore e un benessere termico naturale, senza muovere aria. Le pompe di calore aria-aria (split) riscaldano tramite un flusso d’aria forzato, con una distribuzione diretta e localizzata, più rapida ma meno uniforme.
  • Basso consumo energetico: Le pompe di calore vantano efficienze superiori rispetto a caldaie tradizionali, specie se lavorano a basse temperature e in case ben isolate. Nei sistemi a radiatori, la temperatura di mandata è più elevata e l’efficienza globale ne risente.
  • Risposta dinamica: Le unità split rispondono rapidamente ai cambi di temperatura e sono programmabili stanza per stanza, mentre gli impianti a caloriferi (specialmente quelli vecchi) sono più lenti a raggiungere il comfort desiderato.
  • Impatto sulla qualità dell’aria e salute: I condizionatori producono movimenti d’aria che possono seccare l’ambiente e sollevare polveri, a differenza del calore radiante dei termosifoni. Nei casi di allergie o asma questa differenza può essere d’impatto.
  • Rendimenti stagionali: I moderni sistemi in pompa di calore hanno un’efficienza (SCOP) superiore a 4, ma in condizioni di freddo intenso e case scarsamente isolate possono perdere rendimento. I radiatori possono mantenere maggior affidabilità in condizioni climatiche estreme.
Scegliere tra queste soluzioni richiede di bilanciare efficienza, comfort e esigenze di utilizzo, valutando attentamente il contesto abitativo e l’isolamento termico dell’edificio:
Parametro Caloriferi a Caldaia Pompe di Calore Split
Efficienza energetica Media/Alta (se a condensazione) Alta (COP 3-5)
Flessibilità d’uso Bassa Alta (modulabile, zona per zona)
Risposta dinamica Lenta Rapida
Comfort percepito Molto elevato Medio/alto, aria in movimento
Necessità produzione acqua calda Si No (necessita impianto dedicato)

Quando i condizionatori possono realmente sostituire i caloriferi?

L’effettiva sostituzione totale dei radiatori da parte delle pompe di calore aria-aria è possibile solo in condizioni specifiche. Risulta più agevole negli edifici di nuova costruzione o in immobili profondamente ristrutturati dotati di elevato livello di isolamento termico (classe energetica A o B), dove il fabbisogno di calore è basso e la temperatura di riferimento può essere facilmente raggiunta senza grandi carichi di potenza. In queste situazioni, la tecnologia split può essere dimensionata in modo da riscaldare ogni ambiente, con un’unità per ciascuna stanza.

Nei casi di abitazioni più datate, poco isolate e con dispersioni termiche significative, l’utilizzo dei soli split rischia di non assicurare un comfort stabile nei periodi più freddi, in particolare in aree con inverni rigidi. Le moderne pompe di calore, anche quelle ad alta efficienza, riducono le prestazioni quando la temperatura esterna scende abbondantemente sotto lo zero, aumentando i tempi di riscaldamento e il consumo elettrico. In queste condizioni, una sostituzione totale è consigliabile solo se viene contestualmente migliorato l’isolamento dell’edificio, oppure abbinando la pompa di calore a sistemi ibridi con generatore di supporto (ad esempio caldaia a condensazione o stufa).

In presenza di sistemi multisplit di nuova generazione, installati correttamente e ben dimensionati, diventa però possibile riscaldare anche case di media metratura in zone climatiche temperate, coprendo il fabbisogno energetico della maggior parte delle abitazioni italiane. Resta il limite relativo alla produzione di acqua calda sanitaria, per cui serve un impianto dedicato.

Progettazione, scelta e abbinamenti impiantistici: radiatori, fan coil o split?

La selezione del sistema terminale – radiatori, fan coil o split – influisce in modo determinante sulle prestazioni dell’impianto di riscaldamento, nonché sul comfort e sulla gestione dei consumi. La valutazione deve essere effettuata insieme a un tecnico abilitato, in relazione alle specifiche esigenze dell’edificio e alle aspettative del nucleo familiare.

  • Radiatori (termosifoni): Ideali per chi desidera un calore radiante omogeneo, compatibilità immediata con caldaie a condensazione e, se ben dimensionati, anche con pompe di calore aria-acqua. Soluzione robusta e sanitaria, indicata soprattutto in abitazioni dove è prioritario il benessere termico naturale.
  • Fan coil: Flessibili e adatti sia per riscaldamento che raffrescamento, abbinati a pompe di calore aria-acqua. Garantiscono una climatizzazione dinamica, efficace nei locali di grandi dimensioni e negli ambienti adibiti a ufficio, ma muovono molta aria e possono seccare l’ambiente.
  • Split (pompa di calore aria-aria): Permettono una climatizzazione locale efficiente. Le unità split sono spesso la soluzione più conveniente per riscaldare ambienti puntuali, riducendo il costo impiantistico e semplificando la gestione stanza per stanza. Meno adatti nelle case molto grandi o in quelle con isolamento carente.
L’integrazione di sistemi misti (ad esempio, radiatori o riscaldamento a pavimento per la stagione invernale e split per il raffrescamento) costituisce oggi uno scenario molto diffuso e consente di implementare tecnologie innovative senza rinunciare al comfort classico del calore radiante.

L’investimento in una nuova soluzione di riscaldamento comporta un esborso variabile in base alla tecnologia scelta, al dimensionamento, agli interventi edili necessari e alla potenza dell’impianto:

  • Pompe di calore aria-aria (split): I costi partono da circa 1.000-1.500 euro a unità installata (monosplit), cifra che cresce sensibilmente in caso di più unità e potenze elevate. I modelli ad alte prestazioni con inverter smart e funzioni di controllo avanzato possono arrivare a cifre più significative.
  • Sistemi aria-acqua (con radiatori o fan coil): L’investimento varia da 5.000 a oltre 12.000 euro, specie se si interviene anche sull’impianto di distribuzione e sui terminali.
I bonus fiscali previsti per il 2025 sono una leva importante per incentivare la sostituzione di vecchi impianti:
  • Ecobonus: Dà diritto a una detrazione del 50% per l’installazione di pompe di calore in sostituzione integrale degli impianti tradizionali nella prima casa, con aliquote inferiori per altri immobili. La detrazione viene ripartita in dieci anni.
  • Bonus ristrutturazioni: Applicabile anche senza sostituzione integrale dell’impianto, offre una detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per gli altri immobili, su una spesa massima di 96.000 euro.
  • Conto Termico: Alternativamente alle detrazioni, consente un rimborso diretto fino al 65% della spesa per la sostituzione con pompa di calore, variabile secondo prestazioni della macchina e zona climatica.
A queste si aggiungono, in casi specifici, i bonus mobili (per l’acquisto di nuovi arredi ed elettrodomestici) e l’IVA agevolata. Ogni soluzione impiantistica va correlata al quadro normativo vigente e alle possibilità di accesso agli incentivi su base annua. Le detrazioni sono attivabili solo per pagamenti tracciati con "bonifico parlante" e previa trasmissione della pratica agli enti preposti (ENEA e/o GSE).

Installazione, requisiti tecnici e procedure ENEA per le agevolazioni

Il percorso per sostituire un impianto di riscaldamento beneficiando delle agevolazioni prevede requisiti tecnici precisi e una procedura amministrativa obbligatoria. I sistemi a pompa di calore che godono di incentivi devono rispettare soglie minime di efficienza energetica, attestate da certificazione energetica e asseverazione tecnica di un professionista abilitato. Nel caso di Ecobonus e Bonus Casa, è necessario:

  • Pagare le spese con bonifico parlante, riportando i dati richiesti dalla normativa.
  • Trasmettere la pratica all’ENEA (entro 90 giorni dalla fine dei lavori) tramite il portale online detrazionifiscali.enea.it, allegando la documentazione tecnica e amministrativa, compresi i dati catastali, le schede tecniche della macchina installata e le dichiarazioni di conformità.
  • Conservare copia di tutta la documentazione (fatture, bonifici, certificazioni, ricevuta telematica ENEA) per almeno 10 anni, per eventuali controlli fiscali.
Nella comunicazione ENEA vanno inseriti dettagli sulla tipologia dell’impianto sostituito e installato, sulla potenza, sulle prestazioni di efficienza (COP, EER, SCOP), comprese le dichiarazioni del produttore o l’asseverazione del tecnico. Per accedere al conto termico, la procedura viene invece gestita dal portale GSE e richiede l’invio di documentazione analoga, ma ai fini del rimborso diretto.