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Ritornano le micro-norme in Manovra Finanziaria 2026: chi è coinvolto e cosa cambia

di Marianna Quatraro pubblicato il
Ritornano micro norme Manovra 2026

Ritornano anche quest'anno le micro norme in Manovra Finanziaria 2026, dal rafforzamento del contrasto del granchio blu, alla protezione della filiera bufalina, al rifinanziamento del fondo per l’Erasmus italiano per gli studenti universitari a basso reddito

La Manovra Finanziaria una serie di micro-norme, piccoli interventi settoriali e territoriali intesi a rispondere a esigenze specifiche, spesso di nicchia. Dopo un periodo di apparente riduzione, queste disposizioni riacquistano centralità e trovano nuovamente spazio nei percorsi di approvazione parlamentare, affiancando le decisioni più di rilievo sugli equilibri macroeconomici.

In questo contesto, la manovra conferma una forte attenzione alle istanze locali, alla tutela delle filiere strategiche e al supporto a iniziative educative e culturali. Fra le novità emergono azioni come il rafforzamento del commissario straordinario per la protezione ambientale, l’istituzione di nuovi poli museali di valenza nazionale e il rifinanziamento di fondi già attivi a favore di studenti e comparti produttivi.

Le novità della Manovra 2026: contributi bancari, fiscalità e coperture

Il provvedimento prevede importanti misure su contributi bancari e politiche fiscali che mirano a garantire la tenuta dei conti pubblici senza sacrificare gli obiettivi di sostegno sociale ed economico. Uno dei punti centrali riguarda l’istituzione di un nuovo contributo a carico di banche e assicurazioni: l’aliquota dell’IRAP per gli istituti di credito viene rivista, con un possibile aumento selettivo fino al 2% finalizzato a generare circa 200-250 milioni di euro.

La ricerca di risorse aggiuntive si concretizza anche tramite il meccanismo degli anticipi di liquidità, replicando il modello già sperimentato nella precedente manovra, e attraverso nuovi prelievi sulle polizze assicurative e norme sulla tassazione dei piccoli pacchi extra Unione Europea. Altri strumenti di copertura coinvolgono la rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni, l’incremento della tassa di soggiorno la cui destinazione viene lasciata interamente ai Comuni, e l’avvio della Transizione 5.0 per favorire la digitalizzazione produttiva dal 1° gennaio.

La struttura della manovra rispecchia l’impegno di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese pur in un contesto di rigida disciplina sui saldi di bilancio. In termini di fiscalità generale, si confermano la proroga del credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali, la sterilizzazione temporanea di plastic e sugar tax e il rifinanziamento delle principali misure di agevolazione per le PMI, in particolare la Nuova Sabatini.

Micro-norme e misure settoriali: dagli incentivi alle filiere strategiche alle iniziative locali

La Manovra dà spazio a una serie di interventi settoriali e territoriali che ampliano la portata della manovra oltre i grandi temi del bilancio. Tornano infatti micro-norme finalizzate a promuovere iniziative specifiche o a colmare criticità locali irrisolte.

  • Rafforzamento della struttura del commissario straordinario per il contrasto alla proliferazione del granchio blu, un’emergenza ambientale che minaccia l’ecosistema e le attività economiche di alcune regioni costiere;
  • Istituzione del museo nazionale del vino, a valorizzazione della filiera vitivinicola italiana e delle sue eccellenze produttive, inclusa la promozione turistica e culturale dei territori coinvolti;
  • Tutele rafforzate per la filiera bufalina grazie a nuove disposizioni per la protezione sanitaria e il rilancio delle produzioni certificate;
  • Realizzazione di un laboratorio didattico in occasione del cinquantesimo anniversario del terremoto in Friuli per incentivare la memoria storica e la formazione delle generazioni più giovani sugli eventi sismici e le strategie di resilienza;
  • Trasferimento al patrimonio del Comune di Caorle dell’area Falconera-Palangon con l’obiettivo di valorizzare e riqualificare un’area strategica per la città;
  • Aumento dello stanziamento al Fondo per il movimento sportivo italiano (+5 milioni di euro) e ulteriore rifinanziamento del fondo per l’Erasmus italiano (3 milioni di euro) con borse di studio specifiche per universitari a basso reddito impegnati in mobilità nazionale;
  • Potenziamento del fondo per l’università della Valle d’Aosta e proroghe riguardanti fondi di microcredito destinati a realtà territoriali e a iniziative sociali locali.
Accanto a questi micro-interventi, la manovra prevede misure per la resilienza delle filiere produttive, lo sviluppo delle infrastrutture urbane e il sostegno a progetti culturali commemorativi. 

Il confronto politico, le critiche e le prospettive per l’iter parlamentare

La discussione sulla Manovra si svolge, come di consueto, in un clima acceso tra maggioranza, opposizioni e corpi intermedi. Da una parte, la compagine governativa rivendica la sostenibilità e l’equilibrio dei provvedimenti adottati, incluse le micro-norme, presentate come risposta pragmatica a molteplici emergenze settoriali.

Dal fronte sindacale, la CGIL ha indetto una serie di manifestazioni nazionali, lamentando la scarsa attenzione ai salari e alle politiche di inclusione, mentre Confindustria chiede un rafforzamento degli investimenti specie sul fronte Industria 4.0, mettendo in discussione la sufficienza delle risorse stanziate per l’innovazione.

Dibattito acceso anche sui tagli IRPEF e sulle regole di accesso ai benefici sociali, accusati da più parti di non essere equi nella redistribuzione dei vantaggi e di favorire segmenti limitati della popolazione, oltreché di essere sostenuti da coperture considerate troppo frammentarie.

L’iter parlamentare si preannuncia complesso, con un ampio ventaglio di emendamenti e richieste di modifiche da parte dei gruppi politici.