L'azienda ha istituito nel 2024 una protezione sociale universale e un salario minimo 'decente' per tutti i suoi dipendenti a livello globale, anche in Italia.
Il gruppo Michelin ha comunicato l'implementazione di un salario "decente" per il 2024 e di una base di protezione sociale universale per i suoi 132.000 dipendenti in Francia e nel mondo, Italia compresa.
Questo salario "decente", secondo il rinomato produttore di pneumatici con sede a Clermont-Ferrand, nel cuore della Francia, assicura ai lavoratori una remunerazione equivalente al living wage, definito dal Patto Mondiale delle Nazioni Unite. Non ci resta che entrare nei dettagli:
I dirigenti di Michelin si sono ispirati ai principi dei fondatori, André e Édouard, che già un secolo fa, vicino alla fabbrica di Cataroux a Clermont-Ferrand, avevano istituito case, scuole e cooperative per soddisfare i bisogni essenziali dei dipendenti.
Il concetto di stipendio dignitoso varia a seconda del Paese e della regione e non coincide con il salario minimo. Ad esempio, il salario dignitoso per un dipendente Michelin a Parigi è di 39.638 euro all'anno, mentre a Clermont-Ferrand, dove il costo della vita è inferiore rispetto alla capitale, è di 25.356 euro, rispetto ai 21.203 euro del salario minimo annuo.
Florent Ménégaux, presidente del gruppo Michelin, ha dichiarato: "Il salario minimo in Francia non è ritenuto sufficiente da Michelin per rappresentare uno stipendio dignitoso, in grado di soddisfare le esigenze di una famiglia media composta da due figli e due genitori. Deve anche permettere di coprire le spese per il tempo libero e di risparmiare".
A Pechino, Michelin offre ai suoi dipendenti 69.312 yuan, pari a due volte e mezzo il salario medio locale. Negli Stati Uniti, a Greenville, lo stipendio di un operaio del gruppo (42.235 dollari) è quasi tre volte superiore al salario minimo (14.790 dollari).
L'azienda, a cui potrebbero fare seguito altre realtà lavorative, ha inoltre istituito nel 2024 una protezione sociale universale per tutti i suoi dipendenti a livello globale, che include accesso alle cure mediche, un congedo maternità/adozione di 14 settimane e un'assicurazione che garantisce alla famiglia un capitale pari a almeno un anno di stipendio in caso di morte del dipendente, nonché una pensione per i figli fino al termine dei loro studi superiori.
"Tutti i nostri dipendenti devono ricevere salari che rispettino i parametri stabiliti dal Global Compact delle Nazioni Unite, mirato a promuovere una società sostenibile", afferma il dirigente Michelin. "Abbiamo incaricato l'organizzazione non governativa Fairwage di condurre un'indagine. Abbiamo scoperto che il 95% dei nostri dipendenti soddisfaceva questi criteri, ma il restante 5% si trovava in condizioni di sopravvivenza. Ci sono voluti tre anni per persuadere Michelin a incrementare i salari. In futuro, Fairwage pubblicherà annualmente un rapporto sull'adeguatezza salariale che Michelin si è impegnata a seguire, Paese per Paese".
Queste misure sono allineate ai valori aziendali, continua il dirigente. "Non possiamo pretendere che i nostri dipendenti si impegnino appieno in un progetto aziendale se sono preoccupati per la loro sopravvivenza economica. È essenziale che abbiano un reddito base che consenta loro di pianificare per il futuro".